I tassisti vogliono l’aumento 12 ottobre 2008| Vincenzo Galiano Seimila chiamate in meno alla centrale della cooperativa “Radio taxi” nei primi tre giorni del Nautico 2008 rispetto allo stesso periodo dell’edizione precedente. Il dato conferma (e amplifica) le difficoltà economiche in cui si dibattono i tassisti genovesi pronti, non a caso, a un sensibile rialzo delle tariffe. L’aumento, anzi, si può dire ormai deciso. Restano da definire l’entità e le modalità del ritocco tariffario nell’ambito della trattativa che sarà aperta, a breve, col Comune. La scorsa estate Tursi aveva dato via libera a un aumento sperimentale delle tariffe: 1 euro e 60 centesimi “secchi” a corsa. Il rincaro, scattato il 1° agosto scorso, decade alla fine del mese e, come detto, sarà accantonato ma subito riproposto in altra forma: non più una maggiorazione su ogni “chiamata”, indipendentemente dalla distanza percorsa dal taxi, bensì - probabilmente - un ritocco percentuale che inciderà soprattutto sulle corse brevi senza sfiorare quelle più lunghe. Questa, almeno, è l’ipotesi avanzata da Valerio Giacopinelli, presidente provinciale della Fita-Cna e coordinatore di “Taxi italiano”, l’organismo che raccoglie le principali sigle sindacali. «Il 31 ottobre - dice - non ci sarà più l’aumento di 1,60 euro a corsa, ma abbiamo già chiesto all’assessore Scidone di riaprire un confronto sui livelli tariffari. Ormai le imprese non riescono più a sostenere i crescenti costi d’esercizio». Proprio per fronteggiare il caro-gasolio, esploso la scorsa estate e poi parzialmente rientrato, il Comune aveva autorizzato il “sovraprezzo” di un euro e 60 centesimi a corsa. «Ora - dice Valter Centanaro, presidente della cooperativa “Radio taxi” e capogruppo della Lista Biasotti in consiglio comunale - il prezzo del carburante è sì diminuito sensibilmente, ma la categoria è alle prese con una crisi molto pesante. Il Nautico ne è la cartina di tornasole: sinora abbiamo registrato un calo di circa il trenta per cento negli incassi legati alla manifestazione, che è sempre stata un momento di ottimi introiti per la nostra categoria». Non è solo un’impressione. «Basta pensare - aggiunge Giacopinelli - che da sabato a lunedì scorso, cioè nei primi tre giorni di Nautico che sono tradizionalmente i più redditizi, la nostra centrale operativa ha ricevuto 6 mila chiamate in meno rispetto al corrispondente periodo del Nautico 2007». Diminuiscono i clienti, non solo in occasione dei grandi eventi, e lievitano le spese di gestione: «Inevitabile, con questi chiari di luna - conclude Centanaro - recuperare almeno gli adeguamenti Istat nelle tariffe, che erano ferme da tre anni». A quanto ammonterà l’aumento? «Attorno al dieci per cento», azzarda Centanaro. «Da questo punto di vista non c’è nulla di definito - frena Giacopinelli - Certo è che, anche da parte nostra, dovremo fare dei sacrifici e contenere le richieste». «Cercheremo - aggiunge il portavoce di “Taxi italiano” - di non penalizzare i clienti sugli spostamenti più lunghi: ad esempio, dal centro all’aeroporto. Piuttosto andremo ad incidere sulle corse brevi, quelle nel raggio di due-tre chilometri che comportano notevoli tempi morti anche per la scarsa fluidità del traffico. Il discorso sarebbe diverso se le corsie gialle funzionassero come si deve in ogni parte della città». «Comunque - puntualizza Attilio Dondero, vicepresidente nazionale e presidente provinciale dell’Unione tassisti d’Italia - gli aumenti saranno accompagnati da una serie di servizi aggiuntivi e vari benefici per l’utenza. Penso al progetto del taxi rosa, in fase di studio, alla riedizione del taxi collettivo, alle tariffe fisse dall’aeroporto all’ospedale Gaslini, ai collegamenti collinari».
13 gennaio 2012 Taxi in rivolta, città paralizzate Roma - Con «assemblee spontanee» scattate già dalla notte in numerose città, i conducenti di taxi protestano contro l’annunciata liberalizzazione del settore, anche se il trasporto viene assicurato ai disabili e ad altre fasce protette. A Roma, un messaggio registrato al centralino del 3570 - una cooperativa che conta migliaia di taxi ed è considerata una delle più grandi d’Europa - dice che «a seguito di un’assemblea spontanea non siamo in grado di assicurare il servizio», e rimanda a un altro numero, dove possono chiedere assistenza disabili e persone che devono recarsi in ospedale. Per le vie della Capitale e nelle zone di parcheggio riservate si vedono pochissime auto bianche. Nello scalo romano di Fiumicino, la protesta dei tassisti sta provocando forti disagi ai passeggeri. Anche a Milano è in corso la protesta dei tassisti, e un’operatrice di Autoradio Taxi Milano ha detto che anche se il centralino è aperto e si raccolgono prenotazioni è difficile assicurare il servizio. A Torino il Radio Taxi 5730 assicura il servizio solo ai disabili e al trasporto di sangue, mentre a Napoli, dice Radio Taxi Napoli, si assicura il trasporto di persone con handicap, donne incinta e persone che devono andare in ospedale. Intanto le organizzazioni dei tassisti hanno confermato la manifestazione nazionale di Roma di lunedì 16 gennaio, con il concentramento al Circo Massimo dei conducenti. Mentre il 23 si terrà lo sciopero della categoria, anche se l’Autorità di garanzia ha stabilito ieri che l’astensione dal lavoro sarebbe illegittima, se dovesse provocare un blocco totale del servizio. La scorsa settimana l’Antitrust ha proposto l’aumento del numero delle licenze dei taxi, prevedendo meccanismi di «compensazione» per i titolari attuali, come per esempio la possibilità di vedersi assegnare un’altra licenza gratuitamente. La nuova licenza potrebbe essere venduta recuperando così la perdita di valore del titolo originario. Nel 2007, quando il governo di centrosinistra - con l’allora ministro delle Attività produttive Pier Luigi Bersani, oggi leader del Pd - provò a varare la liberalizzazione del settore, i tassisti paralizzarono il traffico nella Capitale per alcuni giorni. Il Consiglio dei ministri esamina oggi in via preliminare il decreto legge sulle liberalizzazioni, ha detto stamani il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo. Le liberalizzazioni annunciate dal governo Monti dovrebbero riguardare le farmacie, il settore dell’energia e dei servizi pubblici, ma anche gli ordini professionali, dopo i primi provvedimenti che hanno riguardato gli orari di apertura dei negozi, e che stanno provocando comunque polemiche nelle varie città tra negozianti e consumatori.
Genova - Non si ferma la protesta dei tassisti contro il piano di liberalizzazioni del governo Monti. Da ieri centinaia di auto bianche stanno occupando il centro di Genova, creando notevoli disagi alla circolazione stradale. I tassisti, che ieri si sono riuniti in assemblea sindacale, chiedono maggiori garanzie dal governo. Questa mattina una parte di loro si è spostata a piedi in piazza Corvetto bloccando per quasi un’ora la circolazione in via Roma con deviazioni degli autobus e disagi per gli automobilisti. Successivamente i lavoratori hanno liberato piazza Corvetto e si sono diretti in via XII Ottobre per raggiungere gli altri colleghi in piazza De Ferrari, dove da ieri continua il concentramento delle auto bianche.
GENOVA Taxi, continua la protesta a Genova. Ancora bloccato il centro 19/01/2012 07:38 "Non ci muoveremo fino a che da Roma non arriveranno segnali positivi". Parole del coordinatore sindacale genovese dei tassisti Valerio Giacopinelli che danno il senso di una protesta che continua ad oltranza nel capoluogo ligure. Anche questa mattina i taxisti genovesi proseguono la protesta contro il piano di liberalizzazioni prospettato per la categoria. Ancora disagi dunque nel centro cittadino. Al momento piazza De Ferrari, via Dante, via Petrarca e la parte alta di via XX Settembre risultano occupati dalla vetture bianche.
Taxi, bloccato il centro Notte in piazza Da ieri la piazza è invasa da taxi. I sindacati: "Siamo disponibili al confronto ma ci opporremo alla deregolamentazione. Già oggi, con 869 taxi a Genova e circa 1.300 in Liguria, siamo in difficoltà" La protesta dei tassisti in piazza De Ferrari Circolazione bloccata anche oggi per la protesta degli oltre 800 tassisti che da ieri sera sono riuniti in assemblea permanente in piazza De Ferrari per contestare le liberalizzazioni annunciate dal governo. La piazza e via XX Settembre sono occupate da centinaia di auto bianche, che i tassisti hanno posteggiato al centro della carreggiata, costringendo la polizia municipale a chiudere al traffico tutta la zona. "Trascorreremo un'altra notte in piazza", annunciano a tarda sera i tassisti. "Non ci spaventa: è un giorno che siamo fermi. Ci statremo ancora finché il governo non ci darà delle risposte". Al confronto, dichiara Paolo Spanu, responsabile regionale Taxi Confartigianato Liguria, la categoria è disponibile purché "troviamo insieme regole nuove. Serve studiare una diversa regolamentazione del settore ma ci opporremo alla deregolamentazione e alla doppia licenza, che raddoppierebbe il contigente. Già oggi, con 869 taxi a Genova e circa 1.300 in Liguria, siamo in difficoltà". "Elemento basilare per affrontare i problemi del settore è la regionalizzazione. Non si possono regolare realtà molto diverse con una legge nazionale, regole e attività di controllo devono essere su base regionale".
Genova - Il presidio dei taxi in piazza De Ferrari prosegue. «Non ce ne andiamo fino a che non avremo una risposta chiara ed inequivocabile», ha spiegato a Radio19 Simone Gambaro, della sigla Ciis Taxi Genova. «E’ in gioco tutto quello che riguarda la nostra categoria, non possiamo permetterci di fare nessun passo indietro». La proposta avanzata dal governo della “doppia guida” non dà alcuna soddisfazione ai tassisti genovesi. «Siamo in esubero di 250 macchine, metà di noi deve riposare un giorno in più perché tutti possano lavorare. Con il doppio dei taxi che cosa succederebbe? Il tassista in Spagna paga meno tasse, assicurazione, benzina. Abbiamo i costi più alti d’Europa, anche le tariffe sono alte ma è una conseguenza. Sono quattro anni che le tariffe sono le stesse, nonostante sia aumentato tutto. Facciamo il possibile, ma se dall’alto invece che una mano ci arrivano bastonate diventa difficile». Ma ci sarà un blocco dello stadio Ferraris domani? «No, spero di no. Noi conosciamo benissimo i disagi e cerchiamo di gestire la protesta nel modo più tranquillo possibile. E’ ovvio che la tensione è alta, facciamo quello che possiamo per calmare gli animi». Alle 12, l’incontro a Palazzo Chigi a cui dovrebbe partecipare lo stesso presidente del consiglio Mario Monti.
GENOVA Taxi, trovato l'accordo a Roma:si ritorna a lavorare 19/01/2012 17:05 Prevista a breve la ripresa del regolare servizio taxi,in protesta questa mattina in Piazza De Ferrari, Via XX Settembre alta e Via Dante. Le auto bianche torneranno al lavoro, dopo un positivo incontro dei loro rappresentanti con il governo a palazzo Chigi. "Il segretario generale ha assicurato che le proposte dei sindacati saranno attentamente valutate dal Consiglio dei Ministri" hanno commentato le sigle sindacali presenti a Roma.
Genova - L’incontro con il governo è stato positivo. È il giudizio dei sindacati dei tassisti, presenti a Roma, dopo l’incontro a palazzo Chigi in cui, come riportano le sigle sindacali,«il segretario generale ha assicurato che le proposte avanzate dai sindacati (alcune delle quali indubbiamente ragionevoli) saranno valutate collegialmente dal Cdm». Intanto a Genova la categoria ha indetto una conferenza stampa in cui diranno se si fermeranno o se andranno avanti con il presidio che da due giorni sta bloccando la città. Le associazioni hanno comunicato che nel capoluogo il blocco delle auto bianche verrà tolto alle 17 e a seguire resterà solo un presidio.
GENOVA Trasporti, altra giornata di disagi. Taxi fermi dalle 10 alle 16 23/01/2012 07:00 Ancora disagi oggi a Genova per il trasporto pubblico. Come annunciato va in scena lo sciopero dei taxi. Nel capoluogo ligure le auto bianche si fermano dalle 10 alle 16 con concentramento in piazzale Kennedy alla Foce. Nella fascia dello sciopero saranno garantite soltanto le urgenze. Contestualmente anche a Genova va in scena la protesta degli autotrasportatori della sigla Trasporto Unito con possibili disagi ai varchi portuali.
Multitaxi dal 2 aprile a Genova: si può risparmiare dal 25 al 70% martedì 20 marzo 2012 ore 12.21 Genova - Dal 2 aprile, grazie ad un progetto realizzato da Amt e finanziato dal Ministero dell'Ambiente, sarà possibile muoversi a Genova con con i multitaxi, nuovo servizio di trasporto collettivo voluto dal Comune di Genova. Ad annunciarlo è l'assessore comunale al Traffico Simone Farello. Degli 800 tassisti genovesi, saranno circa 150 quelli coinvolti nell'iniziativa. Il servizio potrà essere immediato o su prenotazione via telefono. "Maggiore sarà il numero di clienti lungo lo stesso percorso - spiega Farello - e maggiore sarà il risparmio rispetto alla tariffa ordinaria". I multitaxi saranno riconoscibili grazie al display luminoso sul tetto e all'adesivo posto sulle fiancate. Sconti variabili dal 25% (se a bordo ci sono almeno due clienti) al 70% (se i clienti a bordo sono otto).
CRONACA Funziona il servizio multitaxi a Genova lunedì 16 luglio 2012 Genova - Sono positivi i dati del servizio sperimentale di multitaxi a Genova dopo i primi tre mesi di sperimentazione. Il Comune ha rilevato che nei primi 90 giorni dall'entrata in vigore del servizio di Amt sono state registrate 1.218 chiamate che in maggioranza riguardavano il servizio 'multitaxi immediato'. Il 75% delle chiamate sono state nelle ore diurne mentre il 10% invece ha riguardato il servizio 'multitaxi a prenotazione'. Il 26% delle chiamate hanno riguardato trasferimenti per l'aeroporto