Mumble mumble.... ho alcuni dubbi da sottoporti, Livio...
Prima però brevissimo riassunto di ciò che ha detto Mandrioli: (almeno fin dove ho potuto seguire, e limitatamente alla mia preparazione biologica)
In sintesi:
A livello mondiale sono stati avviati diversi programmi di mappatura di alcune sequenza geniche dei vari gruppi di organismi, tra cui ovviamente gli insetti. Nello specifico, per gli exapoda, sono stati preparati protocolli semidistruttivi per estrarre il Dna in Coleotteri e Lepidotteri (quelli più collezionati...). Il gene scelto per il sequenziamento è la CO1 citocromo ossidasi 1, presente praticamente in ogni organismo, e che presenta 2 sequenze conservate intervallate da una sequenza altamente variabile da specie a specie. I programmi in atto hanno lo scopo di sequenziare la CO1 e assegnarla ad un codice alfanumerico che corrisponda al nome della specie; L'utilità immediata è quella di poter ampliare il concetto odierno di specie, portandolo ad una definizione
anche genetica oltre che morfologica. Si definiscono delle soglie di similarità, al di sotto delle quali le sequenze analizzate differiscono tanto da non poterle assegnare alla stessa specie ma a specie diverse (ad es il limite in Lepidotteri è fissato al 3% con 92% di confidenza, per i Coleotteri sempre il 3% con il 97% di confidenza).
Ora:
1) come hai sottolineato Livio in Entobs, come ci si comporta per "casi particolari" come gli ibridi?
2) esiste un limite di similarità anche per le sottospecie?? (lasciando fuori varianti, cultivar o altro che non hanno valore tassonomico). E per le categorie superiori??
3) Dire che 2 bestie sono probabilmente 2 cose diverse al 92%, significa che all'8% sono la stessa cosa?? Ma allora che vantaggio ci può essere rispetto all'errore dello specialista che vede un edeago al binoculare????
In generale sono favorevole a questo nuovo approccio nella sistematica degli organismi viventi. E come sottolinea nell'ultima slide il signor Mandrioli, il ruolo dello specialista morfologo non viene mai messo in discussione. Se si ha un nuovo "strumento" per analizzare la realtà che ci circonda, perchè non usarlo? Tuttavia ciò che mi spaventa è un possibile scenario di frenesia da schedatura (alimentata da finanziamenti e incentivi)che porti a catalogare sequenze su sequenze, perdendo però alla fine di vista lo scopo pratico per il quale tutto ciò viene fatto: la Conoscenza.
Chiunque voglia replicare si faccia avanti che è il benvenuto
Ciao a tutti
(spero di non essere andato troppo "fuori-forum"...)