Luce sulla morte di Tenco Riesumata la salma Non c'è il proiettile

E' terminata la riesumazione, nel cimitero di Ricaldone (Alessadria), della salma di Luigi Tenco. Il cantautore si uccise il 27 gennaio del 1967, deluso dall'esclusione dal Festival della sua canzone 'Ciao amore, ciao'. Non è stato trovato il proiettile nella testa
La riesumazione della salma di Luigi Tenco è avvenuta stamani nel piccolo cimitero di Ricaldone e nel pomeriggio i resti del cantautore, morto il 27 gennaio del 1967, saranno sottoposti ad autopsia nell'ospedale di Acqui Terme (Al). Le attività di ricognizione autoptica sulla salma sono state disposte dalla procura di San Remo e saranno effettuate dalla dottoressa Vincenza Liviero dell'Ert (Esperti Ricerca Tracce) della polizia scientifica che sarà assistita dal professor Luca Taviana, dell'Università di Pavia.

"Cerchiamo di lavorare per capire meglio e di più" ha detto stamani il procuratore della 'città dei fiori', Mariano Gagliano che ha riaperto tempo fa l'inchiesta sulla morte di Tenco, aggiungendo che quasi sicuramente dovrebbe venir riconfermata l'ipotesi del suicidio anche che "occorre mettere dei punti fermi" alla prima indagine del 1967 che, secondo il magistrato, fu quantomeno frettolosa.

Il cantautore fu trovato morto, per un colpo di pistola Walter Pkk alla testa, in una camera di un hotel durante il Festival di San Remo da cui era stato escluso dopo una sola esibizione. Alla riesumazione hanno assistito anche alcuni famigliari di Tenco e il loro legale, Silvio Romanelli. Le indagini riguarderanno anche il biglietto lasciato da Tenco e l'arma del suicidio che sarebbe stata custodita, in questi anni, dai parenti.

NON C'E' IL PROIETTILE
Nessun proiettile nella testa di Luigi Tenco. È l'esito della prima lastra eseguita sulla salma riesumata oggi e peraltro trovata intatta. A riferirlo è l'avvocato della famiglia dell'artista Silvio Romanelli, che spiega anche che dalla perizia è emerso che il foro di entrata del proiettile è a destra e quello di uscita a sinistra.

A quanto ha raccontato il legale, Tenco, il cui corpo era intatto e solo «prosciugato», era vestito in completo grigio scuro quattro bottoni e indossava una camicia bianca senza cravatta. Intorno alla testa una benda bianca.

Niente pace anche da morto...sono passati talmente tanti anni e si svegliano che vogliono sapere la verità.mettiamo il caso che fosse stato ucciso..il suo assassino ormai sarà vecchio, che senso avrebbe metterlo in prigione?? considerando che forse il reato è già caduto in prescrizione...per cui è solo un supplizio, una mancanza di rispetto nei confronti dei morti.
almeno qst è quello che penso io, giusto o sbaglaito che sia...

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Scritto da: Giulemani 16/02/2006 10.24
Niente pace anche da morto...sono passati talmente tanti anni e si svegliano che vogliono sapere la verità.mettiamo il caso che fosse stato ucciso..il suo assassino ormai sarà vecchio, che senso avrebbe metterlo in prigione?? considerando che forse il reato è già caduto in prescrizione...per cui è solo un supplizio, una mancanza di rispetto nei confronti dei morti.
almeno qst è quello che penso io, giusto o sbaglaito che sia...

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quoto

ma piu che altro... come han fatto a non accorgersi che non è morto per un proiettile? c'è qualcosa sotto forse?

avendo un buco dauna parte all'altra della testa, possibile che il proiettile sia direttamente uscito...

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Scritto da: Giulemani 16/02/2006 12.07
avendo un buco dauna parte all'altra della testa, possibile che il proiettile sia direttamente uscito...

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il fatto è che il proiettile non è stato mai trovato....

Magari gli sarà sfuggito...chi lascerebbe la pistola e si porterebbe via il proiettile?? altri oggetti/armi che provochino buchi come un proiettile non me ne vengono in mente...cmq sia è uno di quei casi che sarebbe giusto non ricordare...le persone si devono ricordare per cio' che hanno fatto da vivi non per come sono morte...senza considerare che cmq sn passati 30 anni minimo