00 13/10/2005 13:51
Gunthar era li... il fronte bagnato di sudore del mezz'orco ora brillava di riflessi rossi... la pelle ormai arrossata dal calore era contratta e pronta ad ogni movimento... i muscoli del barbaro era no pronti a brandire l'ascia... il mezz'orco era pronto piùche mai alla lotta... una lotta che forse avrebbe chiesto in sacrificio l sua stessa vita per il compimento e la finalizzazione... ma non era questo di cui gunthar aveva paura... il mezz'orco avrebbe dato la vita pur di scappare a gambe levate come invece avrebbe fatto un altro guerriero alla vista di quell'enorme lucertolone di fuoco che man mano si ergeva dal fiume di lava che scorreva avanti a lui...
difatti gli amici erano gia scappati... ora erano solo lui contro il drago... la tensione era alle stelle, per un attimo di lucidità anke gunthar pensò alla fuga ma subito si diede uno schiaffo e si disse "GUNTHAR NO EZZERE CODADDO! GUNTHAR NO ZCAPPA"... poi pensò °°°MA ZE GUNTHAR NO ZCAPPA GUNTHAR MUORE E NO TA PIù PIKKIA°°° una seconda personalità uscì fuori e gridò nuovamente a voce alta "ZE GUNTHAR MUORE GUNTHAR MUORE TANTO PIKKIA!!! COZì IN MONTO DI ORKI DOFE ME FINICE ATTRI ORCHI ME PUò DIRE GUNTHAR CRANTE EBETE! Cozì me muore tanto pikkia e me no zcappa."portò l'altra mano sull'elsa dell'ascia bipenne... caricò questa sulla spalla destra pronto a menar colpi.. ora era in posizione di combattimento...
di fronte alui un enorme lucertoloide usciva da un mare di melma rossa che altri poko prima avevano chiamato lava incandescente... gunthar non sapeva cosa fosse... ma pensava che potesse far mele... il drago menava forti sferzate con la coda e con le ali battendole in quell'acqua rossa... come per stiracchiarsi dopo un lungo sonno...
seguirono quei rapidi movimenti veloci e fulminanti sguardi arcigni da quei sapienti occhi rossi lavici... fumo dalle sue narici, bagliore dai suoi artigli affilati... e... fuoco dalle sue fauci ossee... piccole vampate che annunciavano un imminente soffio bollente.
Gli sguardi dei due si incrociarono... il drago lo vide dritto negli occhi... il mezzosangue non aveva paura...si levò dalla stanza vulcanica un urlo inumano... il drago levò in alto il capo emettendo un urlo spaventosamente assordante.... un ruggito...
i compagni di gunthar nascosti nelle gallerie buttarono a terra le armi e urlando come folli si allontanarono velocissimi verso l'ìuscita di quell'inferno di fuoco... ma gunthar no... gunthar restò... affrontando il suo destino...
che steejenz gli avesse insegnato onore... o stupidità?
seguì l'urlo una vampata di fiamme direzionata verso gunthar...
il barbaro era pronto all'occasione... sapeva come agissero i draghi... giocavano con le prede perloppiù... poteva sfruttare la cosa... un rapido scatto laterale consentì al mezzosangue di evitare in parte il raggio di magma fuso e fiamme... era come un vulcano che esplodeva... DEVASTANTE... nel mentre del soffio il drago si avvicinò al bordo del lago rosso per uscirvi e finire sulla terra ferma. Gunthar approfittò della situazione. il braccio sinistro era ustionato e gli doleva. mille pensieri offuscavano la sua mente... come due persone diverse si affollavano nel suo piccolo cervello mandandolo in un'ira soprannaturale....
°°°-SCAPPA NON CE LA PUOI FARE!!!!
NO me no zcappa... me fuole far vedere a pa ke me fotte cozì lui no da più tante pikkia a me.
- SCAPPA LUI NON TI VEDRà MAI...
NO. lui mi fede da monto ti orchi dofe me fa quanto me e motto... e lui tice me BRAFO GUNTHAR TU EZZERE FOTTE EBETE
- SCAPPA è L'UNICA SOLUZIONE!!!°°°
"NOOOOOOOOOO" il gridò segno il definitivo inizio dell'incontro... e l'inizio della carica verso il collo proteso in avanti del lucertoloide.ad una buona distanza un saltò permise alla grande ascia di toccare le scaglie del drago... che tuttavia non sortirono alcvun effetto del colpo. il barbaro cominciò a sudare ancor di più... no... non era il caldo... lui era molto resistente al caldo... ma.. cos'era allora???
PAURA!
°°°cosa c'è gunthar??? paura di morire???hai capito che è meglio scappare??? se resti ancora è la tua fine...°°°
Gunthar aveva le lacrime agli occhi... non era il calore e ifumi tossici... lui sapeva che la cosa giusta era quella.. andare per vivere... ma non voleva... ciò che di lui era orco era ormai inclinato verso l'onore... ma la sua metà umana voleva scappare a tutti i costi...
un primo artigliò interruppè i suoi pensieri quando sibilante sfiorò l'orecchio del barbaro l'altro fu abilmente schivato.
Quanti anni aveva passato nell'esercito??? 10??? 20??? 30??? bhè erano serviti... e gunthar ringraziò in quel momento steejen che tanto gli insegnò.
Il contrattacco del mezz'orco fu immediato, la sua furia, violenta. e con forte spietatezza e con grandissima rabbia l'ascia tentò di colpire la zampa del mostro che poco prima aveva attentato alla vita del padrone...
SI!!! la lama toccò l'artiglio del mostro mozzandoglielo di nettò.. il barbaro incalzò contro il bersaglio con altri due attacchi... il primo portato con maestria sul tendine dell'avambraccio il secondo andò a vuoto... dove la lama colpì si formò un taglio... oh... ma cos'era quello ke usciva??? sangue??? forse il mezz'uomo poteva veramente fare qualcosa???
OH NO!!!! UNA MOSSA INASPETTATA!!!!! il drago restò immobile ma con la coda sferzante portò rapidi colpi come se un abile guerriero usasse una frusta...
il primo attacco di coda fu portato fuori bersaglio dall'ascia che era li pronta a parare, ma al secondo attacco gunthar non potè evitare che essa si attorci gliasse al suo corpo per poi sollevarlo da terra e portarlo proprio avanti alle mostruose fauci del mostro...
Gunthar tentò di liberarsi... ma invano...
ogni colpo che dava alla poderosa coda non serviva a far mollare la presa... ecco... la sua fine... la potè vedere nella bocca del drago quando un bagliore rosso pnetrava le sue mascelle...
gunthar potè chiaramente distinguere il formarsi di una sfera infuocata...
Era pronto al suo destino... sapeva che forse quella era la fine...nei suoi occhi si potevano leggere tracce del suo infame passato...e la cosa a gunthar non piakkue... gunthar dimenticava il passato... non voleva avere niente a che farci... quei fatti lo facevano soffrire...
nuove lacrime agli occhi ma non di paura... lacrime come di un babino apena picchiato e sgridato dai genitori...
"ma pà, pekkè tu ta tante pikkia me??? Mà, pekkè tu no fa niente??? no fedi che pà ta me tante pikkia???"
il drago vide il mezz'orco delirare... in molti lo facevano in quella situazione...
"Zi pà me promette ke me difenta fotte cuerriero ma tu no pikkia più me ti preco tu me fa tanto male" le urla del mezz'orco erano le stesse di un piagnucolante bambino..
"zi pa me fuole metaglione di mio fra e me pikkia te ze lui e tu no ta me!!!"
ancora in pianto...
"tu difentare mia tonna zennò me ta tante pikkia a te!!!" ora con singhiozzanti risatine frenetiche...
"ME NO ANIMALE ME..."
il getto di fiamme partì dalla bocca del drago investendo in pieno il mezz'orco che intanto gridava tra gli spasmi del dolore, tra le lacrime e la pazzia che ormai si era impossessata di lui "...ME GUNTHAAAAAAAAAAAAR!!!!!!!!!!!"
del mezz'orco restava bollente e ustionata pelle nera e molliccia... i muscoli ormai scoppiate e dilatati e sformati dal calore... capelli ormai bruciacchiati e vestiti ridotti in cenere... il rago che ancora lo teneva sollevato da terra con la sua coda lo osservò... incredibile... stringeva ancora l'ascia...
si, poprio così... il mezz'orco sollevò il capo... i suoi occhi non avevano pupille... erano solo due globi rossi pieni di lacrime di sangue. le labbra e i denti stretti e serrate in un ringhiare folle. il braccio(l'unico utilizzabile)sollevò l'ascia e la scagliò verso il drago... questi preso dalla sorpresa non riuscì a evitare la roteante ascia... questa trovò uno spiraglio nel suo occhio. li si conficcò.. la sorpresa, mista al dolore squilibrò il drago che cadde nel fiume di lava... nel vano tentativo di mantenere l'equilibrio mollò la presa della coda liberando il mezzosangue che caddè pesantemente a terra...

°°°Gunthar... dovevi scappare... non dovevi farlo...°°°
"no, me no zcappa mai... me ezzere crante cuerriero"
lo sguardo del mezz'orco era perso nel vuoto... apparentemente guardava una stalattite li vicina... la sua faccia era poggiata al nudo pavimento così come il suo petto e stomaco... le braccia erano aperte e rilassate... no, non avevano forze... il mezz'orco non poteva neanke alzarsi in piedi... di certo era duro amorire ma non immortale... un ultima frase.
"pa me atezzo ezzere crante ebete... atezzo tu no tare più me tante pikkia..." i suoi occhi tornarono normali veloci respiri affannati seguirono quel cambiamento... un primo colpo di tosse... poi il secondo... e da qui sputò sangue... poi il respiro si calmò...

...poi cessò del tutto.