Buonasera.
Innanzitutto si tratta di un cannone da 76/40 Regia Marina, in postazione contro aerei su installazione a candeliere.
La sua collocazione sul Monte Baldo può essere solo quella della 169a batteria, posizionata nell'estate del 1918 a Punta di Vò, a una quota di circa 1.500m, batteria su due pezzi (matricole 7135 e 7136) al comando del capitano Guido Terilli.
La postazione è sul versante occidentale del Monte Baldo, con una bellissima vista sul lago di Garda, sopra Casera di Vò e sotto la dorsale pianeggiante della Colma di Malcesine (quest'ultima facilmente raggiungibile dalla stazione di arrivo della funivia). La postazione è sul percorso del sentiero del Ventrar (EE).
Oggi sono ancora visibili i basamenti in cemento della postazione, con le chiavarde per il fissaggio degli affusti a candeliere.
Quindi solo un po' di esagerazione sulla quota (i 2.200m il Baldo li supera solo con le sue cime più alte e lì non furono mai postati pezzi d'artiglieria), ma tutto il resto torna.
La fotografia è stata scattata con i militari in posa: data la direzione delle ombre, il pezzo è postato circa in direzione sud, mentre le incursioni degli aerei austro-ungarici provenivano da nord. Se quello che si vede a destra del pezzo non è un'ombra della spiegazzatura della fotografia, ma un monte, potrebbe trattarsi dell'Altissimo di Nago, con la propaggine meridionale dei Lasté di Tolghe.
Infine, ovviamente, tutte le uniformi degli artiglieri sono quelle della Regia Marina.
A questo punto, sarebbe interessante provare a ottenere il foglio matricolare di Domenico Dell'Agnola, per avere ulteriori informazioni.
Nella prima foto, il basamento in cemento della postazione con le chiavarde (foto verso sud)
Nella seconda foto, la Colma di Malcesine in alato a sinistra con il crinale che digrada verso Punta di Vò (foto dai Lasté di Tolghe verso sud).