proselitismo

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dadiepiombo
00mercoledì 9 settembre 2009 18:01
passata l'estate ecco un post per riflettere e discutere: il proselitismo in Italia.

La questione può essere affrontata da 3 angolazioni
1) Proselitismo: in Italia si fa abbastanza?
2) Esperienze di chi ha fatto e sta facendo proselitismo
3) come siamo stati "reclutati"? Ovvero il proselitosmo visto dalla parte di chi inizia.

Sul punto 1 parto con una bella provocazione (altrimenti che discussione sarebbe? [SM=g8166] ).
Secondo voi è vero che alla maggior parte dei giocatori italiani non interessi minimamente non solo fare proselitismo, ma addirittura condividere l'hobby fuori dal piccolo giro di amici? A volte vi confesso che ho questa impressione. Credo che in parte dipenda dalla struttura dei club italiani, piccoli gruppi di amici che si trivano a casa di uno o dell'altro e quindi non solo "chiusi", ma poco interessati a coinvolgere "estranei". Vero?

che la discussione abbia inizio [SM=g8204]

FABQ
00mercoledì 9 settembre 2009 19:34
Re:
dadiepiombo, 09/09/2009 18.01:


...piccoli gruppi di amici che si trivano a casa di uno o dell'altro e quindi non solo "chiusi", ma poco interessati a coinvolgere "estranei". Vero?




noi siamo un piccolo gruppo di amici...ma siamo sempre aperti ad avere confronti con altri club/gruppi...è per questo che i nostri interventi ai tornei sono sempre di massa e portiamo almeno il 40% dei partecipanti...mentre club ben più blasonati disertano in toto eventi o snobbano platealmente certi tipi di regolamenti (volendo è anche legittimo...ma non aiuta la causa)


bls62
00mercoledì 9 settembre 2009 20:14
pochi, snob , e diffidenti
Ciao Lorenzo, putroppo confermo che dal poco che hoi visto, molti giocano solo nel loro piccolo, solo con poch regolamenti e non hanno voglòia di aprirsi agli altri.

Noi siamo un giovane club, solo 3/4 persone, ma stiamo cercando di creare un evento a Como che possa fare da "Faro" per la comunità dei giocatori di Como e zone limitrofe, se il torneo di ottobre avrà un buon successo, potremo pensare a nuove iniziative per l'anno prossimo.
bls62
00mercoledì 9 settembre 2009 20:14
pochi, snob , e diffidenti
Ciao Lorenzo, putroppo confermo che dal poco che hoi visto, molti giocano solo nel loro piccolo, solo con poch regolamenti e non hanno voglòia di aprirsi agli altri.

Noi siamo un giovane club, solo 3/4 persone, ma stiamo cercando di creare un evento a Como che possa fare da "Faro" per la comunità dei giocatori di Como e zone limitrofe, se il torneo di ottobre avrà un buon successo, potremo pensare a nuove iniziative per l'anno prossimo.
amongrad
00giovedì 10 settembre 2009 00:00
Rispondo a tono alla provocazione:

Triste ma vero; la maggior parte dei club italiani, soffre di dinamiche di gruppo devastanti in base alle quali esistono solo loro in quanto custodi della Vera Fede ossia, dei regolamenti che a loro piacciono.

Hai mai fatto caso ai loro tavoli "dimostrativi"? Servono unicamente a far vedere quanto essi siano fighi ed ottenere il premio per il miglior tavolo (grave errore di marketing presentarlo con tale causale). Essi non dimostrano nulla se non che persone adulte possono muovere soldatini in metallo/plastica con l'ausilio di un metro a nastro rimuovendoli dopo aver lanciato dei dadi. Di spiegare a coloro che passano cosa stiano facendo, nulla glie ne cale anzi, se il curioso si avvicina al tavolo, riceve occhiatacce ed il llinguaggio del corpo dimostra chiaramente come la sua presenza infastidisca i giocatori. E' mia ferma convinzione che se un giocatore, chiaramente incapace di intendere e di volere, dovesse invitare un "esterno" a giocare, verrebbe brocerisso non appena rientrato in sede.
CesareBorgia
00giovedì 10 settembre 2009 07:45
Beh, a questo punto mi inserisco anche io nella discussione, cercando di riprendere in mano il discorso di Lorenzo e trovando in totale accordo con Giacomo.

Personalmente per anni sono stato solo il "visitatore" di convention e fiere, giocando a casa mia con pochissimi amici ma cercando sempre posti e luoghi dove cominciare ad ampliare questa passione, senza prendermi decisamente il lusso di pensare che un regolamento, un approccio o quant'altro fosse quello esatto.

Credo che ciò che serva in Italia forse sia l'umiltà di renderci conto che per il resto della popolazione noi giocatori siamo solo degli adulti "strani" che non sono mai voluti crescere, "malati" di qualcosa che non dovrebbe esistere e per cui non viene considerata molta dignità. Comprendere ciò dovrebbe farci capire che il lavoro da compiere per uscire da una nicchia che alcuni sembrano voler scavare sempre di più, quasi l'essere "ghettizzati" sia bello perchè ti permette di avere un angolino protetto in cui nessuno viene a scassarti i cabasisi e in cui autoreferenziarsi, è davvero lungo e difficile e che impone di aprirsi agli altri, a pensare come coinvolgere chi della nostra passione conosce poco o nulla o peggio pensa di conoscere qualcosa mentre invece è solo velato da ignoranza.

Forse servono più punti di ritrovo per tutti, non solo per gli "addetti del mestiere" dove essere capaci di fermarsi e di fronte a chi non conosce colori di uniformi, tattiche militari, eventi storici, calibri, nomi o quant'altro, non scuotere la testa e guardarlo con commiserazione, ma piuttosto sorridere e insegnare che giocare prima di tutto è divertirsi intelligentemente e socializzare e poi, più tardi, è anche approfondire ed imparare.

Se facessimo ciò di certo non avremmo dall'oggi al domani flotte di nuovi giocatori, ma sono certo, per esperienza, che qualche persona nuova arriverà, si avvicinerà e capirà quanto sia bello giocare.

Sono due anni ormai, che prima per una ludoteca ed ora con una associazione ludica, investo giornate e fine settimana per insegnare il gioco, per prendere per mano ragazzini e anche adulti e guidarli attraverso quella che all'inizio può sembrare una giungla spaventosa. I risultati? Beh, conosco ormai un po' di persone che non sapevano nemmeno cosa significasse giocare e che ora lo fanno, ciascuno nel proprio campo, sia esso un boardgame, un wargame fantasy o storico, o ancora un GDR o quant'altro.

Che importa a cosa si gioca? Prima, l'importante è davvero insegnare la cultura ludica, per il resto, per far imparare l'uno o l'altro regolamento o gioco c'è poi tempo. Cresciamo in numero prima, altrimenti rimarremo sempre i 4 gatti che anno dopo anno invecchiano dinanzi a quei tavoli.

Organizziamo convention ed eventi aperti al gioco, non solo ad un tipo di gioco (ne cito due che ho visitato, "Dadi.com" e "Dadi&Sudore" ma sono certo che ne esistano moltissime altre) dove si possono vedere assieme tantissimi tipi diversi di giochi, dove chi viene, magari per la prima volta, può trovare qualcosa che più gli aggrada e non avere solo una visione ristretta con il rischio di perdere interesse e passione.

E' facile? No... Impegnativo certo, ma non impossibile.

Scusate la pappardella, però ci tenevo a dire queste cose.

VSV

Pierpaolo
Uno al dado
00giovedì 10 settembre 2009 08:34
Re:
amongrad, 10/09/2009 0.00:


Hai mai fatto caso ai loro tavoli "dimostrativi"? Servono unicamente a far vedere quanto essi siano fighi ed ottenere il premio per il miglior tavolo (grave errore di marketing presentarlo con tale causale).



La mia esperienza in merito è completamente diversa. E parlo della mia esperienza nel ruolo di "curioso", non di "wargamer".
Tutte le volte che, ad una convention, mi sono seduto ad un tavolo dimostrativo, ho trovato da parte dei dimostratori disponibilità e cortesia. Che poi queste persone non fossero in grado di spiegare alcunchè per scarsa propensione comunicativa e/o didattica, è tutto un altro discorso, ma la buona volontà ce la mettevano sempre.


)appius(
00giovedì 10 settembre 2009 18:45
Io penso che nel wargame ci sia un po' di tutto (intendo dire come persone), però non mi pare che alle convention ci si risparmi nel far giocare gli altri.
Diciamo che a volte c'è qualche "calo di zuccheri", nel senso che, almeno personalmente, dopo una o due partite io sono bello che andato ....
Specialmente se fai giocare (come spesso accade) persone che non ne sanno assolutamente nulla; spiegare tutto dalle 10 di mattina alle 5 del pomeriggio può diventare abbastanza stressante quindi, come accade a una certa età, dopo la prima o la seconda magari si chiede un po' di pausa ...

Per quanto riguarda i club chiusi nei loro regolamenti e quelli che invece amano provarne sempre di nuovi, io non mi esprimo contro nessuna delle due tendenze.
Anche perchè, in realtà, non conosco wargamers che giochino sempre e solo alla stessa cosa; prima o poi a tutti, anche ai più "unilaterali", viene voglia di provare qualcosa di nuovo (magari per poi tornare al vecchio, ma non importa).
Poi è chiaro che se un club o una persona (come accade a me) scrive un proprio regolamento, trovo del tutto naturale che, tra sviluppo del regolamento, testing e soddisfazione successiva, si tenda in quel caso a diventare per qualche anno "monomaniacali". Ma questo mi pare naturale: ogni "scarrafone" .... ecc. ecc. [SM=g8228]
robpask
00giovedì 10 settembre 2009 19:29
Vorrei potermi lamentare della "chiusura mentale" di un club...credetemi!!!
Qui siamo in 2, giochiamo in un garage strettissimo e oscuro e non ci considera nessuno.
Proselitismo? eh eh eh!!!!!!!

Comunque, fallito il tentativo di coinvolgere altri amici della comitiva storica ("...oh belli i vostri soldatini, ma sono troppo impegnato col lavoro...magari potessi...magari....ma vi vengo a vedere eh....prima o poi....") provo a gettare qualche idea in qualche luogo potenzialmente interessato (tipo neg. di fumetti o simili) ottenendo risposte del tipo: "...sai com'è, fratello, i raga preferiscono le carte tipo Yughi-O e poi, cioè,...lo storico non se lo c**a nessuno!!!!!! figurati!!!!!!.....magari il fantasy ma non mi va di far casino in negozio, capisci, ........bla, bla, bla...."

Così ci accontentiamo di un garage in 2, giocando 7 o 8 volte l'anno...sfido chiunque in queste condizioni a provare regolamenti...
Roby

LucaMarini
00venerdì 11 settembre 2009 10:03
Bè noi a Roma abbiamo altri problemi e cioè:
1) radunare tutti i giocatori solitari, che giocano a casa propria, che abitano dall'altra parte della città, che restano impantanati dal traffico (fare da Roma Nord a Roma Sud può essere più lungo che fare da Torino a Milano...);
2) farsi conoscere ed emergere in una città che di punti di interesse e di attrattive (cinema, teatri, etc.) ne ha pure troppi.

Quindi ogni volta che c'è una manifestazione corriamo a proporre scenari piccoli e giocabili in 30 minuti max, per acchiappare più persone possibile. per fortuna ste manifestazioni da noi non scarseggiano, sia dedicate che generiche (di fatto qualche volta dobbiamo addirittura selezionarle pensando al "target" che le frequenterà anche per evitare giornate perse). Un altro buon sistema è quello di contattare Ludoteche e coinvolgere persone che, in qualche modo, sono già predisposte al gioco.

E' un lavoraccio ma rende: solo con la presenza ai Campionati di Castel S.Angelo, a Luglio, abbiamo raccolto 5-6 aspiranti soci che cominceranno a frequentare la sede.
Credo che comunque avere una sede sia fondamentale sia come immagine per i nuovi che per la disponibilità degli spazi. Perchè fare proselitismo se poi non li puoi far venire a giocare in più di 3 o 4 per volta nel tinello di casa? E in ogni caso, più è grosso il club, più soldini si possono mettere insieme per trovare una sede più grande...quindi fare proselitismo non è solo utile, è indispensabile...
orkokezpakka
00venerdì 11 settembre 2009 19:38
noi viviamo in una piccola città (30000 animelle) ma ti assicuro che i problemi sono gli stessi.....

da un paio di anni non riesco più a giocare, impiego il poco tempo libero (che lavorando 12 ore al giorno per 6 giorni su 7, il giardino, 1 cane, 2 figli piccoli e una moglie e VERAMENTE poco!!) a cercare di tenere in piedi la ns associazione ma non è facile;

le uniche partitelle le faccio per far provare i nuovi possibili adepti....ma alla fine anche chi è interessato finisce con trovare + comodo giocare con un boardgame che con il 3d......colpa dei videogiochi? della tv? o sono tutti dei poltroni??? eppure il 50% dei miei scenari sono in associazione, con il 100% delle plance e il 10% dei soldatini....

anche dicendo alla gente: "non ti preoccupare dai dadi ai soldatini trovi tutto qui....non vuoi leggerti le 5 paginette di basic impetus??? Ok, te lo spieghiamo giocando!!" le defezioni sono all'ordine del giorno!!

ogni tanto mi chiedo se tornare a giocare in cantina con un paio di amici!!!

[SM=g8192] scusate se più che una risposta alla vostra discussione mi sono lanciato in uno sfogo!!!
robpask
00sabato 12 settembre 2009 13:20
Caro ORKOKEZAPPA, pensa che la mia città supera i 100.000 abitanti e neppure l'ombra di un miniclub wargameistico nè la disponibilità a crearne!!! ed è lontanissima da ogni luogo in cui si svolgono convention e quant'altro!!!!!!
Non credo affatto che il tuo sfogo sia fuori luogo.
Mi pare che tutti ci stiamo "sfogando". Probabilmente perchè le modalità in cui il nostro hobby è strutturato in Italia, pochi centri del centro-nord a parte, è del tutto inadeguato.

Difficile evolversi da soli o in 2 in un garage stretto e buio.

Per esempio, essendo costretto a dipingere per 2 sono anche costretto a buttarmi sul 6mm, altrimenti, come farei? Eppure preferisco altre scale..........decisamente!

Forse mi lamento troppo! ma vi assicuro che ho fatto di tutto per cambiare le cose.
VLADMAX74
00martedì 15 settembre 2009 11:19
IMPERIALI COMO, è un neonato club , che non ha fretta di crescere.
siamo perlopiù appassionati di storia e cerchiamo di fondere cio' con l'aspetto ludico.
CONCRETAMENTE :
Abbiamo pensato di lasciare presso i negozi di modellismo una nostra locandina di presentazione.
più avanti abbiamo l'intenzione di stampare degli adesivi CON INDIRIZZO DEL SITO da ..... "disperdere nel territorio".
MAGARI NEI PRESSI DELLE SCUOLE !
Se vi sarà l'occasione e la possibilità in futuro vorremmo essere presenti in qualche renactor , con un bel tavolo all'ombra di un gazebo.
Oppure se vi sarà qualche evento culturale nel territorio , presentarsi con scenari a tema.....
INSOMMA , PER CONCLUDERE ,
TENTEREMO UN PROSELITISMO STRADAIOLO !!!!
[SM=g8168]
orkokezpakka
00martedì 15 settembre 2009 11:41
okkio a disperdere adesivi!!!!

informatevi bene prima.....voci di corridoio mi hanno fatto soprassedere su questo tipo di pubblicità in quanto sembra che si possa incorrere in multe salate.
dadiepiombo
00martedì 15 settembre 2009 15:18
non credo si possano multare adesivi che non hanno finalità commerciali.

Comunque fare proselitismo è suicuramente una cosa difficile e a volte è anche questione di "fertilità" di un territorio. Anche tra Crema e Lodi (dove ci sono due convention, tra cui la piàù grossa nazionale, una ludoreca molti attiva) è durissima tirar su giocatori per lo meno sul versante storico. Però il miracolo può sempre accadere. L'importante è trovare la ricetta giusta e spero che questa discussione possa suggerirne qualcuna.
amongrad
00martedì 15 settembre 2009 17:51
Re:
VLADMAX74, 15/09/2009 11.19:

IMPERIALI COMO, è un neonato club , che non ha fretta di crescere.
siamo perlopiù appassionati di storia e cerchiamo di fondere cio' con l'aspetto ludico.
CONCRETAMENTE :
Abbiamo pensato di lasciare presso i negozi di modellismo una nostra locandina di presentazione.
più avanti abbiamo l'intenzione di stampare degli adesivi CON INDIRIZZO DEL SITO da ..... "disperdere nel territorio".
MAGARI NEI PRESSI DELLE SCUOLE !
Se vi sarà l'occasione e la possibilità in futuro vorremmo essere presenti in qualche renactor , con un bel tavolo all'ombra di un gazebo.
Oppure se vi sarà qualche evento culturale nel territorio , presentarsi con scenari a tema.....
INSOMMA , PER CONCLUDERE ,
TENTEREMO UN PROSELITISMO STRADAIOLO !!!!
[SM=g8168]



Ditemi solo quando avete intenzione di fare degli eventi e vengo su a darvi una mano come dimostratore [SM=g8320]
Talbot52
00mercoledì 16 settembre 2009 00:35
malefici


- Non per scoraggiarti, caro giovine, ma anzi, per prepararti ad incontrare una specie nefasta di proseliti, ti faccio un po' di fenomenologia del proselite della serie " meglio perderlo che trovarlo "

- quello che dopo che tu hai lavorato come un negro per 6 mesi a dipingere, tradurre, preparare un Reg.( di fama mondiale ), alla fine della serata, ti sibila: " e cosa facciamo la prossima volta ? "

- quello che, idem come sopra, ti sussurra che lui, in non so che forum, ha letto che un altro reg., simile a quello per cui tu ti sei fatto il culo, " è moolto meglio "

- quello che viene - in ritardo - per cazzeggiare, parlare di moglie, cane e Viagra, gioca " per perdere " e te lo dice anche: " così sto strazio finisce prima "

- quello che è così felice e a suo agio mentre gioca, che si scaccola diligentemente con una mano; con l'altra tira i dadi.

- quello che di dare un'occhiata al regolamento neanche morto: in compenso ti chiede con aria impegnata: " devo tirare alto o basso ? "

- quello che ti chiede di giocare i suoi regolamenti: peccato solo che non li conosce.

- quello che viene a giocare, inizia, poi si fa raggiungere dalla sua squinzia, e se ne esce lasciandoti con i dadi in mano; e poi ti dice il giorno dopo che lui " si è divertito molto " a giocare. ( forse con la tizia...)

- quello che ti lascerà per sempre il sospetto che non gioca un certo regolamento perché la prima volta che ha giocato con te ha perso.

- quello che, come sopra, non giocherà mai un certo regolamento perché non lo ha scoperto lui...

- e per non dire dei tiratori di pakki, di quelli che " se posso vengo di sicuro...",

- però, non scoraggiarti: vedrai che alla fine un piccolo gruppetto, dopo molti novizi malefici, lo troverai.

- auguri,

- talbot


maupipi
00mercoledì 16 settembre 2009 07:00
Re
Assomiglia molto alla canzone di Jannacci "Quelli che".

Il Giglio
VLADMAX74
00mercoledì 16 settembre 2009 07:59
RE:

1)ma io gli adesivi li regalo....... non li appiccico [SM=g8228] [SM=g8228] [SM=g8228]
sono forse stato io ? dimostralo
E poi , nessun fine commerciale.

2)GRAZIE AMONGRAD per la tua disponibilità, ti terremo presente
VLADMAX74
00mercoledì 16 settembre 2009 09:40
IN RISPOSTA A TALBOT 52 :
RE.
Quello che dici è vero , è la norma di ciò che avviene,
a questo punto per alcune situazioni (non certo tutte quelle elencate) è meglio applicare un po' di rigore e disciplina perchè il vecchio motto POCHI MA BUONI è sempre attuale.
Altrimenti si rischia di Implodere .
Bisogna comunque sempre tentare di prendere visibilità nella società nei modi più svariati possibili . Magari su 5 potenziali futuri appassionati avvicinati in un anno , ne rimarrà 1 .E' sempre un risultato discreto.
Mi viene in mente che anche in qualche libreria storica si potrebbero lasciare dei recapiti della nostra esistenza come club e associazioni.
Bisogna Marcare il territorio , uscire dai covi carbonari,buttarsi nella mischia.
Avanti con le idee....
Talbot52
00venerdì 18 settembre 2009 21:23


-

a questo punto per alcune situazioni (non certo tutte quelle elencate) è meglio applicare un po' di rigore e disciplina perchè il vecchio motto POCHI MA BUONI è sempre attuale.



- no, la strategia è stata un' altra: vederli come amici e non come giocatori; ho resistito così all'IMPLOSIONE finché non ho trovato un gruppo di gente seria.
Tridente.Bologna
00sabato 19 settembre 2009 19:01
Vecchio, mi sento vecchio, e per fare proselitismo è necessaria una persona giovane. Questo non significa che debba essere anagraficamente giovane, ma è necessaria l'energia, le speranze e i sogni di una persona giovane.
Capisco benissimo Talbot52, anche se le situazioni di cui parla le ho riscontrate anche tra giocatori "navigati".

Penso che il tipo di proselitismo con cui posso contribuire io sia quello di non sottrarmi mai nel fare provare alle poche Convention a cui riesco a partecipare gli scenari e i regolamenti che propongo, poi come dice Uno al Dado, l'impegno cerco di mettercelo, sui risultati non so [SM=g8127]

Un altro tipo di proselitismo che cerco di perseguire è quello di tentare di fare "sognare" le persone, ed invogliarle in tal modo ad iniziare o proseguire.

Lo so non è molto, ma ahimè, come ho detto all'inizio comincio a sentirmi un po'.... vecchio [SM=g8151]

)appius(
00sabato 19 settembre 2009 19:15
Fabio, stai iniziando a mettere via soldi per pagarti la retta dell'ospizio? Con quello che costano dovresti iniziare .....
Tridente.Bologna
00sabato 19 settembre 2009 19:22
Ho paura che alla fine della mia carriera lavorativa non mi rimarrà neppure quello [SM=g8161] , ma in compenso avrò montagne di piombo [SM=g8228]

robpask
00sabato 19 settembre 2009 19:22
Re:
)appius(, 19/09/2009 19.15:

Fabio, stai iniziando a mettere via soldi per pagarti la retta dell'ospizio? Con quello che costano dovresti iniziare .....



Beh, nell'eventualità non scordare gli esagoni e qualche miniatura....

Roby




GhiaCCioNoVe
00domenica 20 settembre 2009 00:03
Eccomi, qui da noi (Alessandria) si sono fatti alcuni tentativi, sia al traino di fiere e manifestazioni, ed altre con piccole iniziative indipendenti...
risultato ?
poco, per non dire nulla, davvero difficile coinvolgere qualcuno, so dell'esistenza di diversi giocatori "indipendenti" che appunto rimangono come dire... nelle cantine, eppure noi siamo ben organizzati disponendo di diverse stanze, angolo bar, piccola biblioteca, magazzino scenari, ecc ecc, eppure a far nuovi giocatori è durissima,se qualcuno ha la formula magica si faccia avanti [SM=g8131]
al riguardo del monoregolamento, ammetto che può essere un deterrente, ma e pur vero che troppi a mio giudizio lo sono ancora di più [SM=g8161]
conta anche molto il fatto che come hobby è quasi del tutto sconosciuto, difficile da praticare, molti manuali sono solo in inglese, spesso le miniature sono di difficile reperibilità, i media tradizionali lo ignorano quasi del tutto.. hum e altri motivi che ora non elenco.
Comunque si cerca di non demordere, ancora ora mi stupisco come molte città di medie dimensioni non generino nessun giocatore, insomma il forum di dadi e piombo dovrebbe essere una sorta di riferimento per il WG generalista (passatemi il termine), e invece nulla, possibile?

Disordinatamente

ciao


Beppe
orkokezpakka
00lunedì 21 settembre 2009 10:12
Re:
GhiaCCioNoVe, 20/09/2009 0.03:

Eccomi, qui da noi (Alessandria) si sono fatti alcuni tentativi, sia al traino di fiere e manifestazioni, ed altre con piccole iniziative indipendenti...
risultato ?
poco, per non dire nulla,......


Beppe



[SM=g8185]
se vi lamentate voi di Alessandria allora la situazione è veramente catastrofica!!

Se avessimo noi la vs sede e i vostri soci ci leccheremmo tutte e 20 le dita in triplo salto mortale!!!


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