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Genere: Azione/Avventura
Sviluppatore: Ganbarion
Giocatori: 2
Supporto online: No
E' stato un lungo viaggio
Eccoci nuovamente a parlare di un titolo uscito quasi un anno fa in Giappone che solo ora pare verrà pubblicato nei mercati occidentali. E' notizia recente infatti che One Piece: Unlimited Adventure, sviluppato da Ganbarion e distribuito da Bandai-Namco nel paese del Sol Levante, sia in fase di traduzione e
vedrà l'uscita americana nei primi mesi del 2008 (seguita a ruota, si spera, da quella europea).
Il gioco, ispirato all'ormai celeberrima saga creata da Eiichiro Oda, cerca di miscelare equamente elementi tipici dell'avventura (esplorazione libera dell'area di gioco, ricerca di oggetti) e del beat'em up (grande quantità di nemici, boss di fine livello, battle system di complessità crescente).
In Giappone Unlimited Adventure ha ricevuto un'accoglienza tiepida, complici alcuni difetti nel comparto tecnico che si spera vengano quanto meno attenuati nelle versioni americana ed europea.
C'è qualcuno che non ha intenzione di usare Zoro lungo tutta l'avventura?
La storia che fa da sfondo a quest'avventura di Rufy (Rubber nella traduzione italiana dell'anime) non è legata agli avvenimenti narrati nel manga, e vede la ciurma naufragare su una misteriosa isola dopo essersi imbattuta in una strana sfera. Nei panni di Rufy dovremo prima rintracciare i nostri compagni d'avventura, e poi risolvere il mistero delle sfere, che sembrano essere legate alla manipolazione del tempo.
Durante il corso del gioco potremo cambiare personaggio liberamente, scegliendo fra Rufy, Nami, Sanji, Usopp, Zoro, Chopper, Robin e Franky. La scelta del personaggio influisce sul sistema di combattimento adottato e sulle abilità da sfruttare: ad esempio, usando Rufy si potranno concatenare lunghe combo di attacchi veloci, mentre selezionando Usopp si avrà accesso alla sua fionda e dunque alla possibilità di colpire i nemici a distanza. Nonostante il sistema di combattimento appaia inizialmente spoglio e semplicistico, l'utilizzo di un determinato personaggio porta all'incremento delle combo e degli attacchi da esso effettuabili (le cui combinazioni di tasti sono visualizzate a schermo durante i combattimenti).
Il sistema di controllo del gioco rimane per lo più ancorato ai canoni del genere, sfruttando la configurazione Wiimote + Nunchuck: movimenti con lo stick analogico, attacchi con A, salto con B, scivolata con C. Premendo A e B insieme si evitano i colpi dei nemici, mentre Z è associato al lock-on; infine, ogni tasto della croce direzionale è associato ad uno degli strumenti che troveremo durante il gioco. Questi strumenti sono anche l'unico aspetto del gioco a sfruttare le capacità di motion sensing del Wiimote: per utilizzare il retino, la canna da pesce ed il piccone è sufficiente mimare la relativa azione col controller, senza premere alcun tasto. Un ulteriore strumento è rappresentato da una sfera in grado di modificare lo scorrere del tempo, da utilizzare in particolari aree della mappa (quando ci si trova vicini ad un segreto verrà emesso un effetto sonoro dal Wiimote); un tipico esempio si ha quando si utilizza la sfera per far crescere alcuni alberi, come se fossero passati diversi secoli, e quindi raggiungere una nuova area.
Anche se la storia del gioco non riprende un episodio del manga, gli sviluppatori hanno pensato bene di utilizzare un espediente narrativo al fine di inserire i più famosi nemici affrontati da Rufy e la sua ciurma. In alcuni momenti si incontreranno delle sfere misteriose che faranno rivivere ai protagonisti pezzi del loro passato sottoforma di flash-back; è in questi casi che partiranno le boss battle contro avversari quali Drakul "Occhi di Falco" Mihawk o Rob Lucci.
Difetti da limare
Graficamente One Piece: Unlimited Adventure propone un interessante uso del cel-shading (di certo lo stile più adatto per un gioco ispirato a questa saga), con personaggi dettagliati, fondali vasti ed un sapiente uso degli effetti speciali per dare la sensazione di dinamicità propria del manga originale. Nonostante però la complessità tecnica non si discosti molto dalle produzioni per GameCube, la versione giapponese del gioco soffre ugualmente di vistosi cali del framerate qualora vengano visualizzati numerosi personaggi (quindi piuttosto frequentemente); questo ha minato il giudizio della critica nipponica. Molto fastidiosi sono stati giudicati anche i tempi di caricamento durante il cambio del personaggio (durante i quali si ferma anche la musica di sottofondo) che si aggirano intorno ai 5 secondi. L'impressione è che questi difetti siano dipesi dalla fretta nello sviluppo del gioco e, dunque, è legittimo aspettarsi che gli sviluppatori cerchino di porvi rimedio nelle versioni occidentali.
Ciò che sembra soddisfacente è invece la longevità del titolo. Oltre ad una corposa modalità principale, nella quale per avere il 100% di completamento è necessario scovare tutti gli insetti, tutti i pesci, ecc., sono presenti una modalità survival ed anche la possibilità per due giocatori di affrontarsi in combattimenti 1v1 utilizzando il battle system del gioco; in quest'ultimo caso diventano giocabili anche tutti i nemici sconfitti nella modalità storia, per la gioia dei fan della saga.
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