diversità del sesso e creazione

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ballodasola
00domenica 20 aprile 2008 22:27
un argomento che mi ha sempre affascinato è q2uesto:anche ammettendo l'evoluzione,gli evoluzionisti stessi sostengono che l'uomo sia un miracolo,tanto improbabile è la sua formazione(abiogenesi).
La domanda è questa:come si è formata poi la donna,sessualmente contraria e complementare all'uomo?
E questo ripetuto per tutte le specie animali viventi?

ciao
bds
mioooo
00martedì 22 aprile 2008 10:18
Re:
ballodasola, 20/04/2008 22.27:

un argomento che mi ha sempre affascinato è q2uesto:anche ammettendo l'evoluzione,gli evoluzionisti stessi sostengono che l'uomo sia un miracolo,tanto improbabile è la sua formazione(abiogenesi).
La domanda è questa:come si è formata poi la donna,sessualmente contraria e complementare all'uomo?
E questo ripetuto per tutte le specie animali viventi?

ciao
bds



Guarda non entro nel merito perchè ignorante , ma mi rendo conto che siamo nella fantasia , perchè posso capire l'evoluzione ma arrivare addirittura al brodo primordiale ...
E' qui che la mano di Dio sembra implacabile , è come dire che da un uomo l'evoluzione o il tempo ha trasformato un uomo in donna , oppure viceversa
Una teoria plausibile che vediamo ai giorni nostri è l'ermafrodita , che il tempo può aver plasmato ma è tutta teoria ..


pyccolo
00martedì 22 aprile 2008 10:50

Ehehehehe ........ehehhehehe!!!!

Evidentemente, inizialmente, nel corpo, dove albergavano cellule maschili e femminili, quelle femminili fecero la rivoluzione ed ottennero l'indipendenza, ma poi, accorgendosi che, da sole, andavano incontro all'estinzione, si decisero a lasciar la porta aperta ao maschi, ma a certi patti e condizioni.

Pyccolo
ballodasola
00martedì 22 aprile 2008 23:51
Dai,voglio una risposta scientifica....!!!!!!!! [SM=x511441] [SM=x511460] [SM=x511479]
Se nessuno risponde vuol dire che non c'è??

per Mioo
ogni tanto siamo d'accordo su qualcosa... [SM=x511448]

ciao [SM=x511461]
bds
pyccolo
00mercoledì 23 aprile 2008 01:31
Re:
ballodasola, 22/04/2008 23.51:

Dai,voglio una risposta scientifica....!!!!!!!! [SM=x511441] [SM=x511460] [SM=x511479]
Se nessuno risponde vuol dire che non c'è??
bds



Una risposta scientifica?
Cos'è?
Quando una risposta è scientifica?
E' tutto da discutere.
Ad ogni modo, per risposta scientifica si dovrebbe intendere una risposta che sta entro i limiti dei "tre livelli di credibilità scientifica", di cui ci parla Zichichi.
Quali sono questi tre livelli, ammesso che possano essere una premessa di partenza, cosa che invece non è così automatica e scontata.

Stando a quanto puntualizza Zichichi:

"Il primo livello è quello delle prove riproducibili: chi non credesse che la forza è proporzionata all’accelerazione potrebbe ripetere gli esperimenti di Galilei. Troverebbe sempre la stessa risposta.

Il secondo livello di credibilità si ha quando non è possibile studiare eventi riproducibili sotto controllo diretto. Vediamolo con un esempio. Nel Cosmo si osservano diversi tipi di Stelle. Introducendo un modello teorico, si possono interpretare quelle osservazioni in modo tale che un certo fenomeno stellare rappresenti l’esempio di come nasce una Stella; un altro fenomeno, di come muore. E cos via. E’ ovvio che nessuno può dire: adesso ricomincio tutto da capo, per verificare se è proprio vero che una Stella nasce così ed evolve come previsto. Se manca qualche anello nell’evoluzione stellare, l’unica possibilità è la ricerca di qualcosa nel grande laboratorio cosmico su cui l’uomo mai potrà intervenire: il cielo...
Viene infine il terzo livello: quando una serie di fenomeni accade una sola volta.Sarebbe il caso dell’evoluzione della specie umana, se non ci fossero gli anelli mancanti e le altre difficoltà prima elencate."

Come vedi non pare sia un fenomeno riproducibile, per cui, l'evoluzione, resta un'ipotesi, come quella della creazione, e nulla più.
Non è come una coppia umana che riproduce la vita in qualunque parte del pianeta abiti. Tutti sappiamo che se un uomo ed una donna si accoppiano mettono al mondo un figlio. Questo è rigore scientifico.

Ma come sia comparsa la vita sulla terra NESSUNO LO SA.
Come sia avvenuto che ci sia l'uomo e la donna nessuno lo sa.
Si possono fare supposizioni, che possono essere scritte in libri che poi si considerano sacri.
Se leggiamo questi libri abbiamo una miriade di spiegazioni e, poichè sono quasi sempre in contraddizione fra loro circa le modalità della presenza sulla terra dell'uomo e della donna, non ne possiamo venire a capo. Ogni supposizione può valere quanto quella contraria e nessuno può avere certezza alcuna.

Per quanto possano essere sorprendenti la vita, e le sue manifestazioni, noi ignoriamo come questo sia avvenuto.
Quando lo sapremo con certezza, con la stessa certezza potremo raccontarlo, così come raccontiamo con certezza come avviene che ci siano nuove vite umane.

Il fatto è che il problema non consiste solo nel doversi spiegare perchè maschio e perchè femmina, ma anche perchè nove mesi per la specie umana ed altri tempi per altre specie, perchè ci sono animali con quattro zampe, alcuni con sei, altre, come l'umana, con due.
Perchè l'universo si suppone infinito piuttosto che finito.
Perchè il vuoto, la gravità o perchè un segmento ha infiniti punti come una retta o come un cerchio o perchè gli uccelli volano e noi no.
Insomma i perchè sono praticamente infiniti.

NESSUNO CONOSCE RISPOSTE CERTE A CERTE DOMANDE.
E' quello che viene definito il secondo e terzo livello di credibilità.
Noi possiamo osservare le cose, ma non possiamo spiegarle.

Poichè gli umani non s'accontentano di mancate risposte, accade allora che le cerchino.
Come?
Inventandole con la fantasia, con l'immaginazione, con i calcoli aritmetici, altre volte, peccato poche, con la ricerca.
Questo volersi dare ad ogni costo una risposta è anche l'inizio della religiosità.
Si immagina che l'universo, o la vita, non possa essere il prodotto del caso, ed allora eccoti che responsabile dell'esistenza è qualche esistente, ma che non ha a sua volta un 'esistenza a monte che l'abbia prodotto.
Perchè se ha un'esistenza a monte, che l'abbia prodotto, allora il gioco continua all'infinito e gli interrogativi permangono all'infinito.
Bisogna pur fermarsi.
Di qui l'esigenza di qualcuno, qualcosa che origina, ma non è originato/a.
Cos'è?
E' stato definito in mille modi: ogni religione ha un proprio concetto di esistenza.
L'ateo si oppone a questa veduta e si ferma prima, dicendo:
Nulla si crea e nulla si distrugge, a voler dire che la vita e l'universo sono tali da sempre, di per sè.
Diciamo che l'ateo si ferma un tantino prima, si ferma sull'osservazione e chiama ciò che osserva eterno.
Il religioso immagina qualcosa al di là dell'osservabile e chiama eterno, mai originato, quel concetto, a cui alcuni, molti, hanno attribuito anche nomi.

C'è poi chi semplicemente dice: IGNORO, NON LO SO.
Come faccio a dire, ed a saperne, se non so?
Quelli che dicono di sapere lo dicono attribuendo valore scientifico alla fede, però la fede non è la stessa dappertutto.

Insomma, Balladasola, hai posto un bel problema, per cui, penso, sia il caso di farti ballaredasola.
Perchè dire ateo, credente, è, in pratica, la stessa cosa, con l'unica differenza il primo si ferma un pò prima e l'altro un pò dopo.
In definitiva il "non esiste" dell'ateo corrisponde all'"esiste" del credente, ma sono l'una l'altra faccia della stessa medaglia, ma con la differenza dell'impatto che ogni lato della medaglia ha sulla vita delle persone, condizionandole in un modo (dogmaticamente) o nell'altro (con apertura ad ogni ipotesi e ricerca).

Vedi tu...
Se ti interessa sapere cosa penso sull'evoluzione, poichè trattasi di qualcosa che si vuol far passare per scientifico, non ho difficoltà a dire che non so se avverrà mai che l'evoluzione della specie umana possa un giorno provarsi come teoria che si basi sul primo criterio di credibilità.
Sarà molto difficile.
Resto dell'idea che anche l'evoluzione possa annoverarsi fra le fedi religiose.

Saluti

Pyccolo




Desu
00mercoledì 23 aprile 2008 02:04

Guarda non entro nel merito perchè ignorante , ma mi rendo conto che siamo nella fantasia , perchè posso capire l'evoluzione ma arrivare addirittura al brodo primordiale ...
E' qui che la mano di Dio sembra implacabile , è come dire che da un uomo l'evoluzione o il tempo ha trasformato un uomo in donna , oppure viceversa
Una teoria plausibile che vediamo ai giorni nostri è l'ermafrodita , che il tempo può aver plasmato ma è tutta teoria ..



Gli animali più semplici e poco evoluti, come le lumache, sono ermafroditi. Poi tipo avevo sentito che certi pesci sono in grado di cambiare sesso in caso di scarsità di individui dell'altro sesso.
Cose del genere.
Bicchiere mezzo pieno
00mercoledì 23 aprile 2008 08:36
Secondo me la domanda di ballodasola è mal posta. Parte già dal presupposto che gli evoluzionisti quando parlando si evoluzione dell'uomo indichino solo i maschi e non anche il genere femminile. Se per questo anche la Bibbia dice "la Legge è stata fatta per l'uomo", significa allora che la donna ne è esente? E' naturale che con la dicitura "uomo" si intende tanto i maschi quanto le donne.
Inoltre la differenza fra maschio e femmina non è così alta quanto si vorrebbe credere. A livello di cromosomi al posto di una 'y' c'è un'altra 'x' ed è questo in sostanza che crea la differenza.
Perciò lo sviluppo dei due sessi non è tanto meno probabile quanto lo sviluppo stesso del genere umano per mezzo dell'evoluzione.
Per quanto invece riguarda la domanda su come è stato possibile che il genere femminile si sviluppasse anche su tutte le altre specie, beh, se uno conosce un po' di evoluzione saprà che lo sviluppo dello specie è stato lento e graduale e che l'evoluzione insegna che da poche specie primitive si sono formate poi le specie più complesse. Ora se la distinzione fra i due sessi è avvenuta nel grado evolutivo più vecchio, ossia quando c'erano ancora poche specie da cui poi sono derivate in seguito tutte le altre, questo non si sarebbe ripercosso automaticamente su tutte le specie derivanti? Ci sarebbe stato un effetto a cascata che avrebbe coinvolto tutte le specie più complesse originate da quelle primitive.
In tal modo non ci sarebbe bisogno di supporre che in tutte le specie ora conosciute, una per una l'evoluzione avrebbe dovuto creare i due sessi, giacchè questo 'lavoro' sarebbe stato fatto a monte e quindi a cascata tutte le specie derivate avrebbero già automaticamente avuto la distinzione in due sessi. Onestamente non riesco a capire quale sia il problema.
pyccolo
00mercoledì 23 aprile 2008 09:52
Re:

Bicchiere mezzo pieno, 23/04/2008 8.36
Inoltre la differenza fra maschio e femmina non è così alta quanto si vorrebbe credere. A livello di cromosomi al posto di una 'y' c'è un'altra 'x' ed è questo in sostanza che crea la differenza.



E ti pare robetta da nulla, vero?
La vita non è un'equazione data semplicemente da X e Y.
In fondo tutto è semplice, ma tutto è terribilmente complesso.
Non diciamo banalità.


Perciò lo sviluppo dei due sessi non è tanto meno probabile quanto lo sviluppo stesso del genere umano per mezzo dell'evoluzione.


Ancora con le probabilità?
Le probailità non sono certezze, per cui, una probabilità vale quanto la sua contraria. Il tuo discorso perde, in questo modo, ogni connotato di scientificità e di credibilità.
Siamo nel campo della fantasia, della pura fede pseudoscientifica e, in questo stadio, tutto si spiega e si costruisce con l'immaginario, ma non con il metodo rigorosamente scientifico.


se uno conosce un po' di evoluzione saprà che lo sviluppo dello specie è stato lento e graduale e che l'evoluzione insegna che da poche specie primitive si sono formate poi le specie più complesse.


E ci risiamo.
Se uno conosce ... ma certo che sappiamo cosa insegna la teoria evoluzionostica, mica l'apprendiamo sprovvedutamente oggi.
Se uno conosce cosa?
Cosa deve conoscere?
La teoria dell'evoluzione?
Bene sì, conosciamo il manifesto di questa teoria, ed allora?.
Non conosciamo in concreto la corrispondenza di questa teoria con i fatti. E' qui che casca l'asino che raglia.
Tu dici in sostanza che se uno conosce la teoria SA CHE ...!
Io conosco la teoria ma NON SO, così come nessun'altro SA.
Invece di usare il verbo sapere avresti fatto meglio ad usare il verbo credere, perchè la teoria dell'evoluzione, fino ad oggi, è assimilabile alla pratica religiosa della fede: SI CREDE, MA NON SI SA, altrimenti che senso avrebbe credere se si sapesse?.
Chi conosce un precetto religioso e lo accetta CREDE, ma NON SA se davvero le cose stiano come crede.
C'è una bella differenza.


Ora se la distinzione fra i due sessi è avvenuta nel grado evolutivo più vecchio, ossia quando c'erano ancora poche specie da cui poi sono derivate in seguito tutte le altre, questo non si sarebbe ripercosso automaticamente su tutte le specie derivanti? Ci sarebbe stato un effetto a cascata che avrebbe coinvolto tutte le specie più complesse originate da quelle primitive.



Come detto QUESTA E' FANTASIA ALLO STATO PURO, è una forma di credo religioso, ma non poggia su nessun fatto.
Ci sono branche della scienza, caro Bicchy, che sono più ideologie religiose che scienza ... non per nulla si parla di teoria dell'evoluzione ed essa non può che essere annoverata fra le pseudoscienze = false scienze, laddove per scienza intendiamo tutto ciò che è dimostrabile o osservabile.


In tal modo non ci sarebbe bisogno di supporre che in tutte le specie ora conosciute, una per una l'evoluzione avrebbe dovuto creare i due sessi, giacchè questo 'lavoro' sarebbe stato fatto a monte e quindi a cascata tutte le specie derivate avrebbero già automaticamente avuto la distinzione in due sessi. Onestamente non riesco a capire quale sia il problema.



Questo tuo ragionamento equivale a quello di chi dice che certi libri ci sono pervenuti integri ed aggiunge: se solo potessimo tornare indietro nel tempo, a mezzo della macchina del tempo (c'è anche questa nella fantasia umana), vedreste che tutto è andato come vi dico io.
Se fosse possibile sì, potrebbe, ma potrebbe anche essere una profonda delusione.
Quale delle due spiegazioni? Capisci che una vale l'altra?
Nel dubbio, perciò, il tacere è d'obbligo, altrimenti costruiamo castelli dottrinali che non sono utili a nessuno.
Fortunatamente che l'evoluzionismo si dichiara "teoria", mentre per contro molti concetti religiosi si dichiarano "verità".
Nonostante venga dichiarata teoria, il risultato è che i suoi sostenitori sono diventati religiosamente e scrupolosamente credenti e fedeli, giungendo a dichiararla "!verità scientifica".
E' incredibile quanto forte nell'uomo sia il bisogno di credere ad ogni costo, anche a costo di illudersi.

Pyccolo


Bicchiere mezzo pieno
00mercoledì 23 aprile 2008 15:22
Caro Pyccolo


E ti pare robetta da nulla, vero?
La vita non è un'equazione data semplicemente da X e Y.
In fondo tutto è semplice, ma tutto è terribilmente complesso.
Non diciamo banalità.



Infatti, è se tutto non è semplice ma è alquanto complesso a che pro porsi delle domande su come possa essere venuto il genere femminile partendo dal presupposto che l’evoluzione sia vera? Io ho risposto a ballodasola ed è stata lei a sollevare la questione che poi, dopo l’evoluzione dell’uomo ci sarebbe stata l’evoluzione della donna. Invece non è vero, se l’evoluzione c’è stata (va meglio se mi esprimo così?) è possibilissimo che la differenziazione dei generi sessuali sia avvenuta nelle prime fasi del processo e quindi come caratteristica essersi propagata poi a cascata su tutte le altre specie derivate. Il succo del discorso era solo questo e null’altro.


Ancora con le probabilità?



Le probabilità non sono certezze, questo è vero, ma porre sullo stesso piano due ‘teorie’ quando hanno una probabilità diversa di essersi verificate non mi sembra comunque corretto. Io differenzio la possibilità di una teoria rispetto ad un’altra in base alla sua probabilità. Una teoria è più possibile dell’altra in base ovviamente alle probabilità. Se tu invece dici che non essendoci certezza allora una teoria, indipendentemente dalle probabilità, vale quanto l’altra, allora prendo atto della tua posizione ma non la condivido. Posso essere libero di non condividere o sono obbligato a pensarla come te?


Il tuo discorso perde, in questo modo, ogni connotato di scientificità e di credibilità.



Non sono d’accordo perché il mio discorso sulle probabilità è proprio quello che viene portato avanti dagli scienziati. In ogni campo dello scibile si sa che nulla è certo ma che una teoria è più probabile di un’altra. Questo non vale solo per la storia dell’uomo, ma anche per la matematica, la geografia, la fisica e così via dicendo. Se dovessimo porre tutto sullo stesso livello senza tenere conto delle probabilità però allora dovremmo eliminare categoricamente la scienza. Perciò non sono io a non ragionare secondo i termini scientifici adottati dall’uomo ma lo è chi dice che non c’è modo di dedurre nulla dalle probabilità. Gli scienziati sanno che non esiste certezza eppure non per questo non si fa scienza. La scienza va avanti e progredisce sempre sulle teorie che col passare del tempo possono essere sppiantate da teorie più precise ed esaurienti.


Bene sì, conosciamo il manifesto di questa teoria, ed allora?.



E allora se si conosce, rispondendo alla domanda di ballodasola, non è poi così difficile ‘supporre’ (ti va meglio questo termine invece di ‘capire’? E’ vero che io mi esprimo in termini più diretti ma non badiamo ai dettagli bensì al succo dei concetti) che se la differenziazione dei sessi è comparsa all’inizio della scala evolutiva allora non era necessario che si riproducesse per ogni specie che oggi conosciamo ma bastava che succedesse nella prima fase per poi propagarsi a cascata su tutte le specie derivate. Non vedo che cosa ho detto di così strano.
Poi se uno vuole accettare la teoria dell’evoluzione la accetta, se non la vuole accettare invece no, ma a mio avviso stando a quanto ho studiato è una teoria quasi certa (non è un caso infatti che sia sostenuta dalla stragrande maggioranza degli scienziati del mondo, inclusi anche gli scienziati credenti).


Non conosciamo in concreto la corrispondenza di questa teoria con i fatti.



Così come non sappiamo se la fisica corrisponde ai fatti, se la matematica corrisponde ai fatti o se qualunque altra disciplina corrisponda ai fatti. Però è molto più probabile che sia così. E siccome l’uomo può vivere solo in base alle probabilità giacchè non ha la certezza assoluta di nulla, allora non vedo perché non mi posso basare sulla credibilità di tale teoria.


Invece di usare il verbo sapere avresti fatto meglio ad usare il verbo credere,



E dai su! Non intendevo dire che chi conosce la teoria dell’evoluzione allora sa nel senso che ha la certezza inconfutabile di quello che sa, intendevo semplicemente dire che sa e conosce quanto sostiene la teoria dell’evoluzione, indipendentemente dal fatto che creda che sia giusto o sbagliato. Sa nel senso che conosce come i concetti in tale teoria sono esposti.


Come detto QUESTA E' FANTASIA ALLO STATO PURO, è una forma di credo religioso, ma non poggia su nessun fatto.



Ma è anche fantasia supporre che se le cose fossero avvenute secondo la teoria dell’evoluzione allora ci sarebbero state più complicazioni nell’ottenere due sessi nelle specie viventi. Infatti io ho esposto un ragionamento. Hai notato l’uso del condizionale in questa frase o siccome ti sembrava che stessi parlando in maniera assolutista ti sei lasciato prendere dalla foga di redarguirmi? [SM=g27987]
Comunque che sia una forma di credo religioso, beh, su questo lasciami dire che non sono d’accordo. Se non altro perché gli scienziati in virtù della loro teorie non costringono le persone a credere pena la scomunica. Uno può credere benissimo anche a ipotesi totalmente contrarie a quelle del consensus accademico e non per questo risentirne nell’ambito della sua vita privata.


non per nulla si parla di teoria dell'evoluzione ed essa non può che essere annoverata fra le pseudoscienze = false scienze, laddove per scienza intendiamo tutto ciò che è dimostrabile o osservabile.



Forse non hai ancora capito che non esiste nulla di dimostrabile oltre ogni ragionevole dubbio! Nemmeno nella fisica e nella matematica! Oggi noi crediamo alla teoria gravitazionale, ma chi ci dice che un domani gli scienziati andando avanti negli studi non scoprano che in realtà la teoria della gravità fa parte di una teroria ancora più grande che oltre a spiegare la gravità spiega anche cose che oggi sono misteriose? Certo che rispetto a certi tipi di scienze, quelle osservabili e sperimentabili sono più probabili ma non sono certe nemmeno loro!
Però siccome ci sono più probabilità che certe scienze siano più esatte di altre tu fai una distinzione fra scienze più certe e scienze meno certe. Di fatto, a mio avviso, vai contro il tuo stesso ragionamento che pone sullo stesso livello più teorie scientifiche indipendentemente dal grado di probabilità delle stesse. Perché non usi lo stesso ragionamento anche per le varie categorie scientifiche mettendole tutto sullo stesso piano, invece di distinguere in branchie della scienza più certe e altre branchie come pseudoscienze?


Questo tuo ragionamento equivale a quello di chi dice che certi libri ci sono pervenuti integri ed aggiunge: se solo potessimo tornare indietro nel tempo, a mezzo della macchina del tempo (c'è anche questa nella fantasia umana), vedreste che tutto è andato come vi dico io.



No, io dico solo che è molto più probabile che le cose siano andate in un modo piuttosto che in un altro. E poi a differenza dei credi religiosi dove il negare certe verità porterebbe a contrastare contro la propria posizione di fede, nella teoria dell’evoluzione, siccome abbiamo sia atei che credenti che agnostici, e la teoria non comporta alcuna conseguenza sul campo della vita privata e dei propri affetti personali, allora non dovrebbero (ci metto il condizionale) esserci ‘vizi’ alla base della ricerca scientifica. Se credo alla forza di gravità sebbene un giorno potrebbe essere una teoria che verrebbe soppiantata da teorie più precise, perché non dovrei poter credere alla teoria dell’evoluzione che stando al consensus accademico degli scienziati è quella più probabile?


Capisci che una vale l'altra?



Caro piccolo, io ho capito molto bene che per te il discorso delle probabilità lascia il tempo che trova, ma spero di averti fatto capire che per me invece non è così. E naturalmente, in questo caso come anche in tutti gli altri, non voglio imporre il mio modo di decodificare e leggere la realtà a nessun altro, te incluso ovviamente.


Nel dubbio, perciò, il tacere è d'obbligo,



Allora è sciocco anche fare domande su queste cose come chiedere come possa essere avvenuta la differenziazione dei sessi. Però le domande si fanno e ad esse si danno delle risposte. Certo visto che di certo non c’è nulla al mondo allora bisognerebbe sempre parlare al condizionale, mentre spesso si usa tranquillamente l’indicativo. Però nonostante si usi l’indicativo questo non vuol certo dire che allora ci sia certezza assoluta in ciò che si afferma, Un minimo di possibilità che sia tutto diverso c’è sempre.
Ciò però non esclude che lo scienziato e l’uomo in generale di fronte a maggiori probabilità che una cosa sia successa piuttosto che un’altra tende a dare quasi la certezza che sia capitata. Ma questo è giusto farlo anche perché l’uomo deve avere un suo assetto in cui poter generare i propri pensieri. L’errore sarebbe se si discriminasse per chi la penserebbe diversamente, con la repressione e l’emarginazione. Ma per fortuna, almeno in ambito scientifico, le cose non stanno così.
ballodasola
00mercoledì 23 aprile 2008 22:18
belle risposte(davvero)e ci rifletterò...ma io volevo avere la risposta scientifica!

...e tanto per far arrabbiare un po tutti e due,come al solito...vi dico come la penso!Anzi ..indovinate...è facile,anzi banale...Romani 1:20!

ciao
bds
Desu
00giovedì 24 aprile 2008 03:53

Forse non hai ancora capito che non esiste nulla di dimostrabile oltre ogni ragionevole dubbio! Nemmeno nella fisica e nella matematica!

questo però non per un difetto nella scienza, ma in chi la studia: se uno studia una dimostrazione di una complicata teoria matematica e ha dei dubbi è perchè non la capisce.

Cmq è sbagliato dire che la donna è nata dall'uomo, è più giusto dire il contrario, anzi è più giusto dire che individui in grado di fecodare e partorie figli si sono differenziati in individui specializzati, 1 a fecondare e 1 partorire. Si parla di organismi semplici, non specie evolute.
Bicchiere mezzo pieno
00giovedì 24 aprile 2008 06:57
Re:
ballodasola, 23/04/2008 22.18:

belle risposte(davvero)e ci rifletterò...ma io volevo avere la risposta scientifica!

...e tanto per far arrabbiare un po tutti e due,come al solito...vi dico come la penso!Anzi ..indovinate...è facile,anzi banale...Romani 1:20!

ciao
bds



Non ne dubitavo! Inutile dirti che i credenti che credono nell'evoluzione pensano che la Bibbia sia ispirata non da un punto di vista scientifico ma dal punto di vista spirituale. E' del tutto naturale che quando gli apostoli parlavano e scrivevano si esprimevano secondo le conoscenze storiche e scientifiche dei loro tempi.
Ad esempio gli apostoli dicevano che il Signore risiedeva in cielo. Oggi noi sappiamo che il cielo è soltanto una coltre di atmosfera che circonda il nostro pianeta, al di là della quale si estende lo spazio profondo. Eppure in antichità si pensava che davvero Dio risiedesse in cielo (ed è questa l'idea che gli apostoli ovviamente trasmettevano). Non è un indizio che fa comprendere che l'ispirazione della parola di Dio noi la dobbiamo cercare nel succo dell'insegnamento e non in ogni cosa scientifica e storica che venga detta?


pyccolo
00giovedì 24 aprile 2008 13:38
Re:
ballodasola, 23/04/2008 22.18:

belle risposte(davvero)e ci rifletterò...ma io volevo avere la risposta scientifica!

...e tanto per far arrabbiare un po tutti e due,come al solito...vi dico come la penso!Anzi ..indovinate...è facile,anzi banale...Romani 1:20!

ciao
bds



Non esistono risposte scientifiche per tutto.
In assenza non è che inventandosi risposte immaginarie si approdi a qualche risposta scientifica, semplicemente ci si accontenta di spiegazioni fantasiose, come quella evoluzionistica, per mettere a tacere il proprio interrogarsi, ovvero la propria innata curiosità, esattamente come il bimbo che s'accontenta di una favola per tranquillizzarsi e mettersi a dormire.
Tuttavia anche le favole aiutano e distraggono, finchè restano favole, perchè, se diventano credo, possono condizionare tutta l'esistenza della persona.
Personalmente non amo molto l'ambiguità che ha come obiettivo l'apologia.

A Bicchy:

Certo, è vero, almeno per ora non si pagano conseguenze disastrose prendendo le distanze dall'ideologia evoluzionistica.
Ma a forza di dai e spingi si può finire per rendere certo un percorso incerto e, da qui, può scaturire infine anche l'emarginazione e la discriminazione.
Il nazismo seguì un percorso analogo giungendo a credere nella fattibilità d'una razza pura.
Sempre all'erta perciò ed affermare fino in fondo, laddove certezze non ci sono, che si tratta di percorsi ipotetici che non han nulla da spartire con la verità o la verità scientifica.
E' ammesso sognare, ma quando si dà corpo ad un sogno e vi si diventa succubi, può diventare pericoloso per sè e per gli altri.
Vedi ad esempio i molti sogni religiosi dove han condotto in fatto di discriminazione ed emarginazione.

Tanti cari saluti

Pyccolo



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