Re:
ballodasola, 22/04/2008 23.51:
Dai,voglio una risposta scientifica....!!!!!!!!
Se nessuno risponde vuol dire che non c'è??
bds
Una risposta scientifica?
Cos'è?
Quando una risposta è scientifica?
E' tutto da discutere.
Ad ogni modo, per risposta scientifica si dovrebbe intendere una risposta che sta entro i limiti dei "tre livelli di credibilità scientifica", di cui ci parla Zichichi.
Quali sono questi tre livelli, ammesso che possano essere una premessa di partenza, cosa che invece non è così automatica e scontata.
Stando a quanto puntualizza Zichichi:
"
Il primo livello è quello delle
prove riproducibili: chi non credesse che la forza è proporzionata all’accelerazione potrebbe ripetere gli esperimenti di Galilei.
Troverebbe sempre la stessa risposta.
Il secondo livello di credibilità
si ha quando non è possibile studiare eventi riproducibili sotto controllo diretto. Vediamolo con un esempio. Nel Cosmo
si osservano diversi tipi di Stelle. Introducendo un modello teorico, si possono interpretare quelle
osservazioni in modo tale che un certo fenomeno stellare rappresenti l’esempio di come nasce una Stella; un altro fenomeno, di come muore. E cos via. E’ ovvio che nessuno può dire: adesso ricomincio tutto da capo, per verificare se è proprio vero che una Stella nasce così ed evolve come previsto. Se manca qualche anello nell’evoluzione stellare, l’unica possibilità è la ricerca di qualcosa nel grande laboratorio cosmico su cui l’uomo mai potrà intervenire: il cielo...
Viene infine
il terzo livello: quando una serie di fenomeni accade una sola volta.Sarebbe il caso dell’evoluzione della specie umana, se non ci fossero gli anelli mancanti e le altre difficoltà prima elencate."
Come vedi non pare sia un fenomeno riproducibile, per cui, l'evoluzione, resta un'ipotesi, come quella della creazione, e nulla più.
Non è come una coppia umana che riproduce la vita in qualunque parte del pianeta abiti. Tutti sappiamo che se un uomo ed una donna si accoppiano mettono al mondo un figlio. Questo è rigore scientifico.
Ma come sia comparsa la vita sulla terra NESSUNO LO SA.
Come sia avvenuto che ci sia l'uomo e la donna nessuno lo sa.
Si possono fare supposizioni, che possono essere scritte in libri che poi si considerano sacri.
Se leggiamo questi libri abbiamo una miriade di spiegazioni e, poichè sono quasi sempre in contraddizione fra loro circa le modalità della presenza sulla terra dell'uomo e della donna, non ne possiamo venire a capo. Ogni supposizione può valere quanto quella contraria e nessuno può avere certezza alcuna.
Per quanto possano essere sorprendenti la vita, e le sue manifestazioni, noi ignoriamo come questo sia avvenuto.
Quando lo sapremo con certezza, con la stessa certezza potremo raccontarlo, così come raccontiamo con certezza come avviene che ci siano nuove vite umane.
Il fatto è che il problema non consiste solo nel doversi spiegare perchè maschio e perchè femmina, ma anche perchè nove mesi per la specie umana ed altri tempi per altre specie, perchè ci sono animali con quattro zampe, alcuni con sei, altre, come l'umana, con due.
Perchè l'universo si suppone infinito piuttosto che finito.
Perchè il vuoto, la gravità o perchè un segmento ha infiniti punti come una retta o come un cerchio o perchè gli uccelli volano e noi no.
Insomma i perchè sono praticamente infiniti.
NESSUNO CONOSCE RISPOSTE CERTE A CERTE DOMANDE.
E' quello che viene definito il secondo e terzo livello di credibilità.
Noi possiamo osservare le cose, ma non possiamo spiegarle.
Poichè gli umani non s'accontentano di mancate risposte, accade allora che le cerchino.
Come?
Inventandole con la fantasia, con l'immaginazione, con i calcoli aritmetici, altre volte, peccato poche, con la ricerca.
Questo volersi dare ad ogni costo una risposta è anche l'inizio della religiosità.
Si immagina che l'universo, o la vita, non possa essere il prodotto del caso, ed allora eccoti che responsabile dell'esistenza è qualche esistente, ma che non ha a sua volta un 'esistenza a monte che l'abbia prodotto.
Perchè se ha un'esistenza a monte, che l'abbia prodotto, allora il gioco continua all'infinito e gli interrogativi permangono all'infinito.
Bisogna pur fermarsi.
Di qui l'esigenza di qualcuno, qualcosa che origina, ma non è originato/a.
Cos'è?
E' stato definito in mille modi: ogni religione ha un proprio concetto di esistenza.
L'ateo si oppone a questa veduta e si ferma prima, dicendo:
Nulla si crea e nulla si distrugge, a voler dire che la vita e l'universo sono tali da sempre, di per sè.
Diciamo che l'ateo si ferma un tantino prima, si ferma sull'osservazione e chiama ciò che osserva eterno.
Il religioso immagina qualcosa al di là dell'osservabile e chiama eterno, mai originato, quel concetto, a cui alcuni, molti, hanno attribuito anche nomi.
C'è poi chi semplicemente dice: IGNORO, NON LO SO.
Come faccio a dire, ed a saperne, se non so?
Quelli che dicono di sapere lo dicono attribuendo valore scientifico alla fede, però la fede non è la stessa dappertutto.
Insomma, Balladasola, hai posto un bel problema, per cui, penso, sia il caso di farti ballaredasola.
Perchè dire ateo, credente, è, in pratica, la stessa cosa, con l'unica differenza il primo si ferma un pò prima e l'altro un pò dopo.
In definitiva il "non esiste" dell'ateo corrisponde all'"esiste" del credente, ma sono l'una l'altra faccia della stessa medaglia, ma con la differenza dell'impatto che ogni lato della medaglia ha sulla vita delle persone, condizionandole in un modo (dogmaticamente) o nell'altro (con apertura ad ogni ipotesi e ricerca).
Vedi tu...
Se ti interessa sapere cosa penso sull'evoluzione, poichè trattasi di qualcosa che si vuol far passare per scientifico, non ho difficoltà a dire che non so se avverrà mai che l'evoluzione della specie umana possa un giorno provarsi come teoria che si basi sul primo criterio di credibilità.
Sarà molto difficile.
Resto dell'idea che anche l'evoluzione possa annoverarsi fra le fedi religiose.
Saluti
Pyccolo