controllo di gestione

In questo ultimo anno si è fatto un gran parlare di controllo di gestione solo perchè è stata prevista la trasmissione del referto alla corte dei conti e tutti ci stiamo attrezzando per scrivere nel regolamento di contabilità cose SEMPLICI di fare (nella migliore tradizione italiana della cultura dell'adempimento!)
A parte ciò ho pensato realmente a cosa veramente servirebbe fare in un Comune che possa essere definito controllo di gestione. Vi riporto alcune mie consderazioni che spero solletichino la vostra riflessione. Se poi avete voglia anche di dire la vostra su quello che ho scritto beh...




1) Bisognerebbe fare un'analisi impegno per impegno ponendosi per ognuno le seguenti domande?
a) è necessario?
b) è obbligatorio?
c) è ridondante (vedi esempio dei vigili con collegamento telematico sia ad alla motorizzazione che all'aci-pra che costava 2-3000 euro all'anno inutilmente)
d) Si può pagare di meno (sia dal punto di vista del prezzo unitario sia da quello della quantità utilizzata degli oneri riflessi ecc. ecc.)
e) gli altri comuni quanto spendono per quel prodotto o servizio?

2) Bisognerebbe fare un'analisi per ogni risorsa dell'entrata ponendosi anche qui le seguenti domande:
a) è obbligatoria?
b) è "efficace"? (rapporto tra risorse impiegate per ottenerla e le risorse ottenute)
c) hai un'idea, tu responsabile di quanto dovrebbe essere il gettito? (essere in grado di prevedere il livello orientativo di evasione)

3)Bisognerebbe "mappare" tutti i procedimenti e anche qui porsi per ognuno di essi delle domande:
a) tu rds puoi dimostrarmi che non si può semplificare?
b) Hai valutato gli effetti anche sugli altri uffici e sui cittadini? (Sono stati valutati insieme al (o ai) rds coinvolto?)
c) i vari procedimenti sono ripartiti tra i dipendenti dell'ufficio in maniera da sfruttare eventuali sinergie e collegamenti con altri procedimenti dai quali (o ai quali) si possono attingere parte delle informazioni o addirittura parte del lavoro?

Sono d'accordo su tutto claudio.

Mi viene solo un dubbio... CHI?!?!!?!

Cioè, ste cose le puoi fare solo se:
1. hai una sensibilità degli amministratori che ti supporta;
2. hai un buon rapporto di collaborazione tra i responsabili;
3. non passi per quello che vuole a tutti i costi cambiare le cose, ma riesci a far capire l'utilità di quello che proponi.

Tieni inoltre presente che tutte ste cose andrebbero fatte a monte e quindi già da ciascun responsabile/dirigente.

Un'analisi delle acquisizioni di beni e servizi.

Sono state programmate o vengono stabilite al momento dell'esigenza? C'è troppa frammentazione? Potrebbero essere accorpate? Si è derogato dalle procedure ad evidenza pubblica? Se sì, perchè?

Il vostro entusiasmo mi imbarazza.

Io ho perso un po' di speranze.

i ragionamenti di claudio di sembrano assolutamente interessanti, e anzi credo siano il vero significato di un controllo di gestione fatto non come mero adempimento, ma come strumento per migliorare la gestione, l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa.
mi sembra difficile il passaggio sul confronto con gli altri comuni, che invece sarebbe molto interessante, perchè se non si utilizza una metodologia di produzione dei dati uniforme non credo sia possibile comparare alcunchè.

sono commosso nel vedere che i miei colleghi forumisti abbiano "colto" il mio intervento con la giusta attenzione (temevo delle pernacchie del tipo "sei il solito rompiscatole ma cosa ti vai ad inventare...")

ringrazio Marco per l'interessante integrazione(se ne avete altre sono ben accette).

per gianluca: Sono daccordissimo con te sui presupposti. Il problema infatti è tutto lì. Sono convinto che non sarà facile per nessuno mettere in piedi un sistema del genere.

Sicuramente se si fa, bisognerà dargli un nome diverso dal "Controllo di gestione" per non essere costretti a mandarlo alla Corte dei Conti