Viva la .... mamma del carciofo empolese

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WEB RE1976
00mercoledì 19 aprile 2006 17:37
Ricevo da Paolo Lunghi e pubblico sul sito
La Nazione di oggi, pubblica l’articolo: “Viva la…mamma” che, informa sulla realizzazione di un marchio a tutela di un prodotto tipico di San Miniato che ne garantirà qualità e tracciabilità, questa – come riporta l’articolo - è la novità del 2006 per il prodotto più tipico insieme al tartufo.
Il prodotto in oggetto, guarda caso, è il Carciofo di San Miniato.

In questo caso San Miniato, nostro vicino, dopo aver investito fortemente sul Tartufo, che com’è noto, ha portato grandi opportunità di sviluppo per il comune, l’ambiente, il turismo e lavoro per l’intero comprensorio, ha ben pensato di investire nuove risorse su un altro prodotto locale, quale è il Carciofo, immagino, nella logica di creare nuovamente sviluppo, utilizzando un patrimonio del loro territorio.

Questo, non per fare guerre di campanile, che in un mondo globalizzato non avrebbero alcun senso, ma per spirito critico, salta agli occhi un passaggio assolutamente da non sottovalutare: chi riesce a vedere avanti, a guardare oltre al proprio naso, come in questo caso San Miniato, riesce a capire che investire risorse sul territorio, sull’ambiente, sullo sviluppo dell’agricoltura, sulla riqualificazione dei prodotti tipici, oltre agli ovvi benefici per il territorio, porta conseguentemente enormi vantaggi e nuove risorse, per il commercio, il turismo e l’intera economia locale.
Detto ciò, è opportuno ribadire un concetto, per cercare di sviluppare un progetto, che la nostra associazione porta avanti gia da oltre un anno: La riqualificazione del Carciofo di Empoli, che già, ha un protocollo, e strumenti di tutela, (elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Toscana come da D.Leg. n°173/98 Art. 8 Decreto Mi.P.A.F. n° 350/99 e Decreto Mi.P.A.F. del 19/giugno/2001 n. prodotto 110.), ha una “mamma” persone e coltivatori disposti e disponibili a lavorare per questa scommessa.

È fondamentale – secondo noi - per un’amministrazione comunale investire risorse nell’ottica di riqualificare i prodotti tipici, proprio perchè questi investimenti non siano un costo per la collettività, ma con appropriati piani di sviluppo e comunicazione, per altro gia esistenti, portano, senza ombra di dubbio, benefici sia in termini ambientali che economici all’intera comunità.
San Miniato, in questo caso è un esempio da prendere in seria considerazione.

E per concludere con un messaggio, se ricordiamo la storia, riferendoci al detto popolare, “O studiar con impegno…” coniato dopo la conquista da parte degli empolesi della rocca di San Miniato, nacque li volo del ciuco, oggi i Sanminiatesi con “impegno” e con le loro “mamme” fanno volare il Carciofo.

Presidente Mediterr
Paolo Lunghi
dabustoarsizioxlempoli
00giovedì 20 aprile 2006 15:32
???? che si parla di carciofi?!
WEB RE1976
00martedì 25 aprile 2006 23:19
Esatto........il carciofo empolese ha la d.o.p. anche se in zona ne sono rimasti pochi a coltivarlo e la "mamma" è appunto intesa in questo senso.
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