Testimoni di Geova trinitari?

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Roberto Carson
00domenica 13 settembre 2009 18:58
In che senso i TdG possono definirsi trinitari?
amedeo.modigliani
00domenica 13 settembre 2009 20:04
Re:
Roberto Carson, 13/09/2009 18.58:

In che senso i TdG possono definirsi trinitari?




Io in nessun senso, gli altri non lo so. [SM=g27989]
Roberto Carson
00domenica 13 settembre 2009 20:06
Re: Re:
amedeo.modigliani, 13/09/2009 20.04:




Io in nessun senso, gli altri non lo so. [SM=g27989]



Vi sono interessanti teorie sul presunto trinitarismo dei TdG, già nel forum è stato fatto qualche cenno.

Sarebbe interessante un'approfondimento.


christofer2006
00domenica 13 settembre 2009 20:46
Roberto Carson, 13/09/2009 18.58:

In che senso i TdG possono definirsi trinitari?



Nel senso che battezzano (e quindi incentrano la propria vita) nel nome del:

1) Padre
2) Figlio
3) Spirito santo

Trinitari o ternari, come si preferisce, perchè riconoscono appunto il Padre come Creatore, il Figlio come Salvatore, e lo Spirito come potenza divina.

Roberto Carson
00domenica 13 settembre 2009 20:58
Re:
christofer2006, 13/09/2009 20.46:



Nel senso che battezzano (e quindi incentrano la propria vita) nel nome del:

1) Padre
2) Figlio
3) Spirito santo

Trinitari o ternari, come si preferisce, perchè riconoscono appunto il Padre come Creatore, il Figlio come Salvatore, e lo Spirito come potenza divina.




Oltre a questi tre elementi i TdG riconoscono anche lo "Schiavo Fedele e Discreto" come diretto dispensatore di "cibo a suo tempo" e quindi anch'esso elemento indispensabile per la salvezza.

Quindi, se la trinità dei TdG si riconosce sugli elementi indispensabili per la salvezza, non ne abbiamo più tre, ma bensì quattro.


christofer2006
00domenica 13 settembre 2009 21:01
Re: Re:
Roberto Carson, 13/09/2009 20.58:



Oltre a questi tre elementi i TdG riconoscono anche lo "Schiavo Fedele e Discreto" come diretto dispensatore di "cibo a suo tempo" e quindi anch'esso elemento indispensabile per la salvezza.




Scusa, ma lo schiavo non c'entra nulla. Anzi, considerarlo un 4 componente sarebbe fuorviante e contrario alla dottrina dei TdG, perchè significherebbe divinizzare una classe di uomini!

Quindi nel nome dei 3 sopra menzionanti si battezza e basta!


Onesimo
00martedì 15 settembre 2009 13:24
Re: Re: Re:
christofer2006, 13/09/2009 21.01:



Scusa, ma lo schiavo non c'entra nulla. Anzi, considerarlo un 4 componente sarebbe fuorviante e contrario alla dottrina dei TdG, perchè significherebbe divinizzare una classe di uomini!

Quindi nel nome dei 3 sopra menzionanti si battezza e basta!






Infatti. Lo Schiavo fedele e discreto stesso è battezzato nei tre nomi. Quando nelle domande all'assemblea prima del battesimo si dice che da quel momento si entra a far parte dell'Organizzazione terrena di Geova, il riferimento è al fatto che essa è retta da Gesù Cristo e guidata dallo spirito santo.

Inoltre, non si potrebbe dire che lo spirito santo, pur non essendo una persona è coeterno al Padre?
barnabino
00martedì 15 settembre 2009 13:28
Certamente, e come ho scritto altrove a differenza degli ebrei per noi non è possibile adorare Geova senza il Figlio, solo il suo sacrificio indispensabile ha reso possibile l'adorazione del Padre. Non potremmo adorare Geova senza Gesù.

Shalom
Roberto Carson
00martedì 15 settembre 2009 20:13
Tenengo conto che lo spirito santo è l'essenza stessa di Dio, la sua forza attiva o potenza e quindi parte di Dio stesso, le persone si riducono a due: Geova e Gesù Cristo.

Quindi per i TdG, non sarebbe più corretto semmai di parlare di binità (non fraintendendo il termine naturalmente)?
christofer2006
00mercoledì 16 settembre 2009 07:34
Se parliamo di persone divine non siamo ovviamente trinitari.
Le persone divine che riconosciamo sono due Padre e Figlio. Lo spirito santo è chiaramente una realtà totalmente diversa da un essere personale. E' la potenza e la forza viva che promana da Dio, è Dio stesso. Ma visto il ruolo imprescindibile svolto dallo spirito santo, in quanto è mediante lo spirito che avviene l'incontro tra Dio e l'uomo, viene riconosciuto e identificato come realtà a se, anche se non personale (formula ternaria).

Sul piano delle persone divine la nostra è una dualità ma di tipo subordinazionista.
Onesimo
00venerdì 18 settembre 2009 13:23
Re:
christofer2006, 16/09/2009 7.34:

Se parliamo di persone divine non siamo ovviamente trinitari.
Le persone divine che riconosciamo sono due Padre e Figlio. Lo spirito santo è chiaramente una realtà totalmente diversa da un essere personale. E' la potenza e la forza viva che promana da Dio, è Dio stesso. Ma visto il ruolo imprescindibile svolto dallo spirito santo, in quanto è mediante lo spirito che avviene l'incontro tra Dio e l'uomo, viene riconosciuto e identificato come realtà a se, anche se non personale (formula ternaria).

Sul piano delle persone divine la nostra è una dualità ma di tipo subordinazionista.



Insomma, una posizione che si avvicina a qualche Padre Pre-Niceno...

barnabino
00venerdì 18 settembre 2009 13:24

Insomma, una posizione che si avvicina a qualche Padre Pre-Niceno...



Per esempio Paolo o Giovanni? [SM=g27988] In effetti gli scrittori cristiani antichi (preferisco non parlare di "padri" perché non li sento affatto vicini alla mia concezione religiosa) sono piuttosto confusi rispetto ai concetti trinitari, e quelli che non vennero influenzati da concetti filosofici ellenistici (per eempio la Didachè o Clemente Romano) hanno una concezione ancora molto vicina al NT che per me resta profondamente semitico, per quanto riguarda la concezione di Dio.

Shalom
(SimonLeBon)
00venerdì 18 settembre 2009 23:29
Re:
barnabino, 9/18/2009 1:24 PM:


Insomma, una posizione che si avvicina a qualche Padre Pre-Niceno...



Per esempio Paolo o Giovanni? [SM=g27988] In effetti gli scrittori cristiani antichi (preferisco non parlare di "padri" perché non li sento affatto vicini alla mia concezione religiosa) sono piuttosto confusi rispetto ai concetti trinitari, e quelli che non vennero influenzati da concetti filosofici ellenistici (per eempio la Didachè o Clemente Romano) hanno una concezione ancora molto vicina al NT che per me resta profondamente semitico, per quanto riguarda la concezione di Dio.

Shalom



Mi sembra anche ovvio che sia cosi'. Secondo il Carmignac, e certo non solo lui, i vangeli vennero scritti quasi per intero in ebraico, da autori madrelingua. E' evidente ritrovare quella stessa mentalità anche nel NT. Oltretutto il Dio è proprio lo stesso identico, abituato a mandare i suoi profeti tra gli uomini.

Simon
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