Spitzer: un nuovo modo di fare politica?

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manzpker
00venerdì 25 marzo 2005 20:25
C'é un uomo che, negli ultimi tempi, sta diventando un astro nascente per i democratici, negli Usa, e una spina nel fianco per i repubblicani. E' una persona ricca, un po' snob, figlia della buona borghesia imprenditoriale newyorkese, ma è proprio quest'ultima categoria, di cui fa parte, il suo principale bersaglio.
Si chiama Eliot Spitzer. E' il procuratore generale di New York.
Il suo principale territorio d'indagine è la più importante borsa del mondo, Wall Street. Aziende quotate, broker, l'intero sistema ha ultimamente ricevuto da quest'uomo scossoni icredibili.

Qualche esempio: la Merryl Lynch. Ricevute voci su conflitti d'interessi degli analisti nella grande banca d'affari, Spitzer si fatto inviare tutte le mail inviate dai consulenti della banca ai loro amici. Si è così scoperto che questi, mentre ad alcuni clienti consigliavano di comprare alcuni titoli o fondi, dicvano allo stesso tempo ai loro conoscenti di non comprarli, che erano carta straccia. Il risultato? Spitzer chide alla Merryl di pagare 1000 milioni di dollari e di tenere un comportamento migliore in futuro. (Fonte: L'Espresso)
Ma non è solo la Merryl: altre banche d'affari vengono coinvolte in scandali simili, e dovranno pagare multe salate. Per fare alcuni esempi Salomon Smith Barney dovrà sborsare 300 milioni di euro, Credit Suisse First Boston 150 milioni, Goldman Sachs, Morgan Stanley Deutshe Bank e Ubs Warurg 50.
Lo stesso procedimento viene applicato a case discografiche:
"Il Procuratore Generale di Stato Eliot Spitzer, ha annunciato la conclusione dell’azione legale relativa alla violazione della legge antitrust da parte di un gruppo di major discografiche, nonché tre grandi rivenditori. Le aziende coinvolte sono: Bertelsmann Music Group, EMI Music Distribution, Warner-Elektra-Atlantic Corporation, Sony Music Entertainment, Universal Music Group, Trans World Entertainment, Tower Records, and Musicland Stores. L’azione è stata condotta dagli Stati di New York e Florida insieme ai procuratori generali di altri 41 Stati. I convenuti sono stati condannati al pagamento di una cifra complessiva pari a 143 milioni di dollari. Sono stati infatti ritenuti colpevoli di essersi accordati allo scopo di mantenere artificialmente elevato il prezzo dei CD per un periodo di cinque anni attraverso il meccanismo del prezzo minimo consigliato (MAP). Della cifra di risarcimento stabilita, più di 67 milioni di dollari, saranno distribuiti tra gli Stati attori e serviranno a compensare i consumatori costretti a pagare un sovrapprezzo derivante da pratiche di cartello nel quinquennio 1995-2000." (da www.assoartisti.news)
E, ancora, aziende di medicina e di assicurazioni subiscono lo stesso trattamento:"In rapida successione, il procuratore generale di New York Eliot Spitzer, il giustiziere di Wall Street, inquisisce le principali agenzie americane: la numero uno Marsh&McLennan, la numero due Aon, la Ace, che ha base alle Bermuda, e la Met Life. L'accusa o il sospetto è sempre lo stesso: che i broker si siano fatti pagare sottobanco dalle grandi compagnie di assicurazione, in aggiunta alla normale commissione".(da www.criticamente.it)

Ora, al di là del fatto che si tratta di un ottimo procuratore, la cosa che risalta di più è l'uso da parte di Spitzer degli scottanti risultati delle sue indagini: avrebbe potuto portare in giudizio questi delinquenti (in altro modo non riesco a chiamarli) e far chiudere tutti.
E invece non lo ha fatto.
Il suo obiettivo, a suo dire, non sembra essere quello di far chiudere grandi aziende con migliaia di dipendenti, ma di creare situazioni di concorrenza, economiche e lavorative più "pulite".
Quindi la sua soluzione è: cara Merryl Lynch, sono cazzi. Ho delle prove che ti inchiodano. Se ti porto in tribunale, per te è finita. Ma io non ho nessuna ansia vendicativa. Paga un miliardo di dollari allo Stato di New York, promettimi di comportarti bene d'ora in poi, e io chiudo il caso.
E la Merryl, ovviamente, accetta. Così come tutte le altre.
Naturalmente Spitzer è stato anche criticato per questa scelta, venendo accusato di favorire gente che, in fin dei conti, è del suo stesso ambiente. Lui ha passato una vita a Wall Street, ed è per questo che ne conosce tutti i meccanismi.

Nello stesso tempo, Spitzer è diventato l'eroe dei piccoli risparmiatori (gli unici che a Wall Street non lo odiano) e dei Democratici. Perché? Perchè, mentre la politica di Bush, liberista, tende a togliere alle imprese il maggior numero di vincoli sul mercato (e, diciamolo, anche di controlli), Spitzer sembra fare tutto il contrario: imporre delle regole.
In conclusione, il giovane procuratore ha trovato un chiavistello per "scardinare" la serratura che apre la porta della politica di Washington e entrarci prepotentemente, imponendo da New York alcuni parametri di regolamentazione avversati dall'attuale classe politica al governo.
Siamo di fronte, secondo me, ad un nuovo modo di fare politica, che nessuno prima ad ora aveva pensato. E se qualcosa del genere accadesse anche in Italia? Se un procuratore con le palle facesse lo stesso?

Chiaro, di Spitzer ce n'è uno (sui cinquanta stati americani) e l'America non è l'Italia. In più, dicono che sia il classico tipo con la faccia da "primo della classe", incapace di scaldare le folle. Ma ricordatevi questo nome, perché secondo me ce lo ritroveremo davanti presto. Dicono di lui: "Confrontarsi con Spitzer è come ingaggiare battaglia con un orso: è impensabile vincere. L'unica cosa che si può sperare è uscirne vivi"

[SM=x68107]



Morgan Fairfax
00sabato 26 marzo 2005 17:17
Da qui a parlare di "nuovo modo di fare politica" ce ne passa... [SM=x68120]

In fondo questo "Spitzer" non sta facendo altro che dimostrare una verità troppo a lungo "ignorata": il mercato è incapace di autoregolamentarsi in modo saggio. Ma questo doveva essere chiaro già a tutti, ormai... "Creare situazioni di concorrenza, economiche e lavorative più "pulite" per molti capitalisti fa rima con "La pacchia rischia di finire". E ci sono troppi legami fra mondo dell'economia e mondo della politica per far si che ciò accada...
Forse un cambiamento dell'assetto costituzionale volto a garantire i diritti delle fasce sociali più deboli e ad evitare degenerazioni di qualsiasi tipo nel "magico mondo del libero mercato" sarebbe una scelta maggiormente "retta", ma non dimentichiamo che stiamo parlando di un paese che del liberismo ha ormai fatto la sua bandiera...





Io sono un cretese. Tutti i cretesi sono bugiardi.

[Modificato da Morgan Fairfax 26/03/2005 17.18]

[Modificato da Morgan Fairfax 26/03/2005 17.18]

manzpker
00sabato 26 marzo 2005 17:34

Forse un cambiamento dell'assetto costituzionale volto a garantire i diritti delle fasce sociali più deboli e ad evitare degenerazioni di qualsiasi tipo nel "magico mondo del libero mercato" sarebbe una scelta maggiormente "retta", ma non dimentichiamo che stiamo parlando di un paese che del liberismo ha ormai fatto la sua bandiera...


Una riforma costituzionale mi sembra abbastanza improbabile. Però è bene che ci sia qualcuno che si opponga a questo sistema eccessivamente liberista.
No, guarda che si tratta proprio di un nuovo modo di fare politica, almeno in America: Spitzer non influenza da Washington, patria dei politicanti, ma da New York. E, soprattutto, non è un politico, ma un magistrato. Intendo Nuovo nel senso di "aggiuntivo", chiaro, ma che può essere foriero di interessanti sviluppi.
Morgan Fairfax
00martedì 29 marzo 2005 18:53

Scritto da: manzpker 25/03/2005 20.25
Nello stesso tempo, Spitzer è diventato l'eroe dei piccoli risparmiatori (gli unici che a Wall Street non lo odiano) e dei Democratici. Perché? Perchè, mentre la politica di Bush, liberista, tende a togliere alle imprese il maggior numero di vincoli sul mercato (e, diciamolo, anche di controlli), Spitzer sembra fare tutto il contrario: imporre delle regole.



Il punto è proprio questo: gli U.S.A. rappresentano, a tutt'oggi, il paese più vicino al modello liberale; a differenza dei paesi europei, nei quali, grazie anche all'influsso di dottrine socio-politiche quali il socialismo, si è affermata la concezione di STATO SOCIALE, gli Stati Uniti d'America continuano a difendere orgogliosamente il loro amore per un'economia di mercato svincolata da qualsivoglia intervento statale. Sebbene l'operato di questo Spitzer sia encomiabile (ma non troppo, visto che, lo dici tu stesso, la difesa dei più deboli è diventata il piede di porco ideale per scassinare i portoni dell'alta politica), manca un certo retroterra culturale in grado di fornire un'adeguata coscienza di classe ai ceti sociali meno abbienti, irretiti tuttoggi da una morale perbenista intrisa di beceri religiosismi e immotivato amor di patria.
Per quanto la politica italiana faccia acqua da tutte le parti, non si può negare che una VERA DEMOCRAZIA, per essere tale, deve essere SOSTANZIALE, non solo FORMALE. L'interesse del cittadino alla vita della propria comunità passa anche dalle sue condizioni economiche. Da noi, perlomeno, sono stati avviati molti progetti in questa direzione. Cosa che non accade in America. Ma questo è un altro discorso...





Io sono un cretese. Tutti i cretesi sono bugiardi.

[Modificato da Morgan Fairfax 29/03/2005 18.54]

manzpker
00martedì 29 marzo 2005 19:17

manca un certo retroterra culturale in grado di fornire un'adeguata coscienza di classe ai ceti sociali meno abbienti, irretiti tuttoggi da una morale perbenista intrisa di beceri religiosismi e immotivato amor di patria.


?? non ho capito bene cosa c'entra la coscienza di classe (che tanto fa rima con "lotta di classe") con la morale perbenista...

Per quanto la politica italiana faccia acqua da tutte le parti, non si può negare che una VERA DEMOCRAZIA, per essere tale, deve essere SOSTANZIALE, non solo FORMALE.


Altra frase complessa e un po' difficile da capire. La intendo come un "Negli USA non c'è democrazia se non formalmente". Non sono d'accordo. Gli USA secondo me, al di là di tutto, sono una delle nazioni pi democratiche, e la coscienza sociale esiste. Che poi in alcuni individui sia influenzata dalla religione, è un altro discorso, ma esiste eccome. Basta che vai a leggerti anche solo qualche Blog statunitense.
Semplicemente, si avverte di meno perché lì stanno tutti abbastanza bene, essendo la nazione a reddito pro capite più alto del mondo, e non c'è bisogno di fare tante lotte. Il che, secondo me, spiega anche la bassa partecipazione politica degli individui: chiunque governi, la gente là sta bene comunque.
Quando in passato ce n'è stato bisogno, la coscienza sociale è emersa anche lì: pensa solo alla guerra di secessione o alla lotta per i diritti dei neri.
Inoltre: la morale perbenista non irretisce solo i ceti meno abbienti, ma tutti i ceti, non è una questione di differenza economica, è una questione culturale, proprio come avviene in Inghilterra.

[Modificato da manzpker 29/03/2005 19.46]

Morgan Fairfax
00martedì 29 marzo 2005 20:18
In uno stato pluralista la democrazia "formale" è l'esistenza di istituzioni democratiche e libere elezioni. In una democrazia sostanziale, invece, non solo ci devono essere tali istituti ma anche le condizioni necessarie per prendere realmente parte al dibattito politico.

Poichè in una democrazia pluralista la politica nazionale è essenzialmente decisa dai partiti, sarebbe bene che tutti i cittadini siano nelle condizioni necessarie per esserne parte attiva. Ciò non accade, vuoi per difficoltà economiche, vuoi per l'esistenza di migliaia di altre ragioni. Ti rimando alla lettura di un libro di un certo Constant del 1819 "La libertà degli antichi e dei moderni", in cui si discute della preminenza della sfera del "privato" su quella del "pubblico" nella vita dei moderni, la principale causa dell'impossibilità di essere parte attiva della politica del proprio paese.

Ora, se c'è democrazia sostanziale in uno stato pluralista c'è anche la possibilità che gli interessi del "sociale" emergano e che non siano preminenti solo gli interessi dei capitalisti (come, d'altronde, avviene in uno Stato liberale che tutto può dirsi fuorchè "stato sociale"). L'America è l'acme del liberalismo e la concezione di Stato Sociale è molto bassa.

Ciò che intendevo dire con il mio precedente post è che la cultura del sociale non può svilupparsi senza un adeguato retroterra culturale (ben presente in Europa) e che gli U.S.A. non saranno mai un vero e proprio Stato Sociale.

Basti pensare che chi è malato e non può pagar bene è costretto a non usufruire di molti servizi sanitari. Credi forse che un uomo non in grado di curarsi possa essere parte attiva del processo politico nazionale? Aggiungi a questo la morale religiosa di milioni di famigliole secondo cui "Bush è il bravo giustiziere graziato da Dio" e il quadro della situazione ti sarà ancor più chiaro.
Il termine "coscienza di classe" è da me usato per indicare il sentimento di riscatto e di rivendicazione dei propri diritti da parte dei cittadini appartenenti ai ceti più bassi, e questo implica anche il desiderio (e la storia di Spitzer lo dimostra) di maggiori limiti all'economia di mercato.







Io sono un cretese. Tutti i cretesi sono bugiardi.

[Modificato da Morgan Fairfax 29/03/2005 20.19]

[Modificato da Morgan Fairfax 29/03/2005 20.21]

manzpker
00martedì 29 marzo 2005 21:13
Ti ringrazio
1) per il libro che mi hai consigliato, lo leggerò
2)per esserti spiegato meglio, ora mi è chiaro che cosa intendevi dire
Ciò detto, ci sono alcune cose che dici che non mi quadrano:

Ciò che intendevo dire con il mio precedente post è che la cultura del sociale non può svilupparsi senza un adeguato retroterra culturale (ben presente in Europa) e che gli U.S.A. non saranno mai un vero e proprio Stato Sociale.


Vabbé, niente da dire. Ma c'é un motivo per questo. E non è che comunque sia totalmente inesistente

Basti pensare che chi è malato e non può pagar bene è costretto a non usufruire di molti servizi sanitari. Credi forse che un uomo non in grado di curarsi possa essere parte attiva del processo politico nazionale?


L'assistenza sanitaria copre i poveri e gli anziani, per un totale del 14%della popolazione. In particolare:
-il MEDICARE garantisce alla pop. anziana (senza limite di reddito)l'assistenza medica ospedaliera (fino a un max. di 90 giorni)
-Il MEDICAID assicura le esigenze della popolazione povera non anziana

Il 62% delle persone sono invece assicurate, e il premio è pagato dal datore di lavoro (sistema assicurativo sanitario privatistico)

Di fatto, su 282 milioni di persone, 241 sono assicurate; semplicemente c'è uno schema diverso: a non avere l'assistenza sanitaria sono non i poveri, ma i ceti medi a cui il datore di lavoro non vuole pagare l'assicurazione (in genere gli imprenditori di piccole imprese)
Quindi come vedi gran parte della popolazione è coperta. Non dico che il sistema sia giusto, ma un minimo di copertura c'é.
Che c'entra poi l'essere malati con la partecipazione alla vita politica me lo devi spiegare. E' normale che se uno è malato non partecipi alla vita politica, succede anche in altri paesi.

Il termine "coscienza di classe" è da me usato per indicare il sentimento di riscatto e di rivendicazione dei propri diritti da parte dei cittadini appartenenti ai ceti più bassi, e questo implica anche il desiderio (e la storia di Spitzer lo dimostra) di maggiori limiti all'economia di mercato


La lotta di classe è un'evidenza storica: è nata nei paesi in cui ce n'era bisogno. Negli Stati Uniti non c'era evidentemente tutto questo bisogno, e non si è sviluppata. Punto.
Parli di riscatto e rivendicazione...ma ti ricordo che ti stai riferendo ad un paese che ha fatto del riscatto e del "sogno americano" la sua bandiera. Non credo proprio che lì le classi inferiori siano oppresse come dici tu. Adesso non esagerare.

Aggiungi a questo la morale religiosa di milioni di famigliole secondo cui "Bush è il bravo giustiziere graziato da Dio" e il quadro della situazione ti sarà ancor più chiaro.


La morale religiosa è una cosa. Presente, evidente, ma che non c'entra niente con lo Stato Sociale. E poi adesso non è che lì sono tutti estremisti cattolici, eh..!?

[Modificato da manzpker 29/03/2005 21.14]

[Modificato da manzpker 30/03/2005 0.20]

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