Resident Evil 4

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Corals
00lunedì 14 marzo 2005 13:36
Resident Evil 4




Dopo anni di attese e di rivelazioni scioccanti, la saga simbolo dei survival horror è tornata a terrorizzarci tutti, ma con uno stile sottilmente diverso. Se dopo i continui dibattiti su Forum e riviste, siete ancora curiosi di scoprire se il pargolo di Mikami è davvero il manifesto di un nuovo modo di intendere i survival horror, questo è il vostro momento!


fonte: Nextgame.it
Iniziare a parlare di Resident Evil 4 non è cosa facile. Si potrebbe cominciare con una digressione sui precedenti episodi della serie, sulle tante aspettative riposte dei fan in questo episodio, o ancora sulle numerose voci che negli anni si sono ricorse, ora deliziando ora raffreddando gli animi. Ma con tutte le preview e tutto il parlare che si è fatto di Resident Evil 4, non è davvero il caso di sprecare altre battute per ribadire ciò che è già stato più volte scritto, quindi bando alle ciance, IL survial horror è tornato!!

UN VOLTO MAI DIMENTICATO
Quello di Leon Kennedy, amatissimo protagonista di Resident Evil 2, poi accantonato per fare spazio ad altri eroi. In Resident Evil 4 il giovane poliziotto di Raccoon City si ripresenta invecchiato di sei anni: più adulto, più in forma, più muscoloso, in poche parole più preparato ai pericoli che lo attendono.
Sono le prime battute del gioco a spiegare chi è ora Leon, cosa ha fatto nel corso di questi anni e che fine ha fatto la società Umbrella, storica "cattiva" della serie. Ma dopo la breve introduzione, doverosa per dare un credibile background all'azione, la storia entra subito nel vivo, con il nostro lasciato solo in un territorio inesplorato e, come scoprirà a sue spese, molto pericoloso. Bastano pochi passi nella campagna spagnola (questa, e non l'america latina, la reale ambientazione di gioco), perché il giocatore capisca che la "normale", per quando importante, missione di Leon si tingerà presto dei colori dell'orrore. Senza approfondire troppo storia e sceneggiatura, ci limitiamo a dire che Mikami si è davvero impegnato questa volta: con entusiasmanti cutscene e dialoghi azzeccati Resident Evil 4 riesce a soddisfare profondamente l'appassionato della saga, sia dal punto di vista emotivo (con un Leon particolarmente combattivo e pieno di risorse) sia da quello meramente narrativo, con personaggi e situazioni originali e dialoghi misteriosi al punto giusto. Chi ricorda la bella introduzione di Resident Evil Code: Veronica o le battute finali di Resident Evil 2, può avere un'idea della "potente" atmosfera di Resident Evil 4, un gioco che regala una serie di personaggi e di battute da vera antologia videoludica.

CARNE E SANGUE
Uno degli aspetti più esaltanti e impressionati di Resident Evil 4 è la grafica, o meglio il comparto tecnico nel suo insieme. Tutti i personaggi del gioco sono sapientemente sagomati in un 3D dettagliatissimo, ai massimi livelli dell'attuale produzione console. Ma accanto all'espressività di eroi, nemici e mostri, tutto il mondo di Resident Evil 4 è vivo e "malato" come non mai. Rispetto ai capitoli precedenti, il design delle ambientazioni di questo episodio è incredibilmente più vario e riesce a toccare estremi mai raggiunti. Ad ambienti relativamente classici, Resident Evil 4 alterna numerosi esterni caratterizzati da stili inediti, ora quasi western, ora medievaleggianti, ora più moderni, ma sempre valorizzati da colori e particolari calzanti. Leon si muove sotto un cielo plumbeo all'interno di ambientazioni macabre e decadenti, che riflettono chiaramente la follia dei loro abitanti. Qua e là non manca mai il dettaglio horror: la scala o il letto macchiati di sangue, la gabbia, il teschio, ma sono probabilmente proprio la follia e la pazzia l'elemento portante del gioco. Folli sono Los Illuminados, i nemici del gioco, lo si capisce dai loro occhi e dal loro comportamento, ma folli sono anche gli altri oscuri abitanti delle lande spagnole di Resident Evil 4. Un intero piccolo popolo dedito al massacro e alla degenerazione, privo di morale e senza paura del dolore o della morte. Leon è solo in mezzo a questa gente, e in qualche modo deve uscirne.
Al di là della caratterizzazione, è però la perizia grafica degli sviluppatori Capcom a lasciare senza fiato. Rispetto agli altri capitoli di Resident Evil, questo quarto episodio è interamente in 3D e completamente privo delle amate/odiate inquadrature fisse. Il mondo poligonale di Resident Evil 4 è fluido, veloce, dettagliato, ricco di effetti speciali ed enorme; i caricamenti sono sempre rapidi, le variazioni meteorologiche impressionanti e i movimenti di Leon perfetti.

Come se ciò non bastasse, a fianco di un eccezionale comparto grafico, un altrettanto ottimo accompagnamento sonoro: dalle voci spagnole dei Los Illuminados al normale parlato, dalla musica (questa piuttosto classica) agli effetti sonori, l'audio di Resident Evil 4 è perfettamente adatto all'atmosfera del gioco. Infine molto buoni anche la mappatura del joypad e i controlli: rispetto alla demo i tasti sono leggermente cambiati, ora il coltello non va più equipaggiato, bensì è utilizzabile in ogni momento con il tasto L, e il cannocchiale è sparito (il tasto Z ora è abbinato alla mappa), ma nel complesso le possibilità d'azione di Leon sono facilmente gestibili. Anche la scelta di un sistema di movimento assoluto (destra/sinistra per ruotare Leon e su/giù per avanzare/arretrare) è funzionale al gioco, anche se saremmo stati curiosi di provare il controllo digitale. Grande novità dei comandi è comunque il tasto A, non più adibito alla sola ricerca/attivazione, bensì capace di una moltitudine di azioni in base al contesto. Mikami è riuscito a valorizzare incredibilmente questa trovata, ora inserendo una miriade di situazioni in cui sfruttare il tasto in modo unico, ora regalando al giocatore la possibilità di azioni esaltanti. Nonostante Leon abbia a disposizione sempre e solo un tasto per agire, non si ha mai l'impressione di essere in qualche modo "limitati" nella rosa di azioni disponibili. Resident Evil 4 riesce quasi a leggere nella mente del giocatore, permettendogli sempre di fare quello che vuole.
Completamente rifatto anche il sistema di mira, ora gestibile come in un normale sparatutto: alla pressione del tasto R Leon alza l'arma e sullo schermo appare un raggio laser, che inevitabilmente si rifrangerà sugli elementi interattivi dello scenario, siano essi nemici o oggetti. Un sistema di mira così dinamico offre al giocatore una grande precisione di fuoco, precisione valorizzata dai colpi localizzati sui corpi dei nemici, con un effetto "rag-doll" molto soddisfacente.

UN NUOVO MODO PER COMBATTERE IL MALE
I giochi della serie di Resident Evil sono sempre stati caratterizzati da una singolare miscela di enigmi e combattimenti, azione e riflessione, e Resident Evil 4 è il primo gioco a rivoluzionare questi concetti. Innanzitutto la componente action del gioco è stata notevolmente aumentata e migliorata: il nuovo Leon affronta decine di nemici tutti insieme, e ognuno di essi è decisamente più forte di uno zombie, sia per inventiva che per capacità di movimento. I Los Illuminados (o Ganados) si muovono e comportano "più o meno" come persone normali, seppur vantino una notevole resistenza alle armi da fuoco (lasciamo a voi il piacere di scoprire perché). In aggiunta Resident Evil 4 varia anche il parco mostri della serie: nel gioco ci sono molti più tipi di nemici rispetto ai capitoli precedenti, inoltre anche avversari in apparenza identici (come i numerosi Ganados) riescono a essere molto diversificati grazie alla possibilità di utilizzare armi, naturalmente preclusa ai classici zombie. Al Ganados standard armato di picca, si alternano presto nemici equipaggiati con dinamite o frecce, decisamente più letali.
Se una simile prospettiva potrebbe far inorridire l'amante della saga (zombie con le frecce infuocate? Ma questo non è RE!!), vi possiamo assicurare che in realtà questa novità si inserisce molto bene nel nuovo Resident Evil, un gioco che punta su fattori diversi per ricreare il feeling dei giochi precedenti. In effetti uno zombie armato non è cosa da "normale" Resident Evil, ma per "questo" Resident Evil è perfetto! In Resident Evil 4 c'è molta più azione di quella sommata di tutti i capitoli precedenti: molti più nemici, molte più munizioni, molte più situazioni di combattimento, molta più dinamicità. Buona parte dei "freni" della serie sono completamente saltati, dai bauli alla struttura dell'inventario, dal rapporto armi/nemici agli enigmi... Resident Evil 4 è rivoluziona dal profondo la saga di cui porta il nome. La buona notizia è che tutte queste novità non vanno a intaccare quelli che sono i punti forti della serie: è profondamente errato pensare che i proiettili non siano più un problema o che un alto numero di oggetti curativi sia garanzia di sopravvivenza: anche in questo Resident Evil l'orrore è sempre dietro l'angolo e molti avversari sono capaci di uccidere con un colpo solo. Semplicemente Resident Evil 4 controbilancia le nuove capacità di Leon con nemici all'altezza e aggiunge grande spessore strategico al gameplay.

Se finora i survival horror erano caratterizzati da un'azione "riflessiva", l'ultimo lavoro di Mikami cambia questa regola non scritta, aumentando esponenzialmente le cose da fare e gli approcci al combattimento: se nei Resident Evil precedenti gli incontri con i mostri si risolvevano spesso in un "chi casca prima" con il giocatore avvantaggiato dalle armi da fuoco e dagli oggeti curativi, in Resident Evil 4 una linea d'azione così elementare non è più possibile. Da una parte le ampie mappe piene di strade opzionali e di campi aperti, dall'altra la maggiore movibilità di Leon, permettono un approccio al combattimento più simile a quello di un gioco d'azione, ma ancora legato allo stile "sul filo del rasoio" dei survival horror. In Resident Evil 4 non è il singolo nemico a fare paura, bensì il branco folle di assalitori, capace di circondare e assediare Leon, creando situazioni di attacco completamente diverse da quelle viste in qualunque altro videogioco. Pur sfociando in brevi passaggi nell'action vero e proprio, il gioco Capcom crea inquietudine nel giocatore che non riesce a stare al passo con i nemici, che si sente circondato e privo del potere di "onniscenza" spesso presente in molti altri giochi. Questa nuova sensazione di smarrimento aumenta ancora di più con l'arrivo di Ashley, la giovane coprotagonista del gioco, che Leon deve difendere a costo della propria vita. L'introduzione del secondo personaggio (non controllabile direttamente) apre nuovi inquietanti sbocchi al gameplay già piuttosto oppressivo: il giocatore ora deve proteggere due persone, di cui una completamente indifesa, da attacchi che diventano sempre più numerosi e pericolosi. La presenza di Ashley (dotata di una buona e credibile intelligenza artificiale) aggiunge altra carne al fuoco di un gioco già piuttosto innovativo, e mette bene in luce la personalità e la grinta del nuovo Leon, unico punto di riferimento per la ragazza.

A QUANTO MI FAI LA MAGNUM?
Nonostante finora la nostra recensione abbia elencato un'infinita serie di novità, siamo ancora lungi dall'aver illustrato tutte le potenzialità del nuovo pargolo di Mikami, un gioco abile nel non cadere mai nella ripetitività e nel già visto. Un'altra importante innovazione di Resident Evil 4 è il mercante d'armi, un curioso individuo dalla voce roca che si porta appresso un vero e proprio arsenale. Costui si fa sempre trovare in punti tattici della mappe di gioco e dispensa, previo pagamento in contante, numerosi oggetti interessanti. L'introduzione del mercante si sposa perfettamente con la nuova gestione dell'inventario e delle armi, che regala maggiore libertà al giocatore. In Resident Evil 4 la maggior parte di fucili e pistole (molto più numerosi che in precedenza) non si trovano "in giro", bensì vanno acquistati quando il giocatore lo ritiene più opportuno.
Quando si sceglie cosa portare con sé, determinante è lo spazio a disposizione nello zaino, in particolare considerando che gli oggetti non si possono abbandonare (solo gettare) e che mancano i famosi "cassoni magici". In pratica si può contare solo su ciò che si ha con sé. La dimensione delle armi diventa quindi un'importantissima variabile, soprattutto nelle prime ore di gioco, quando lo zaino è ancora molto piccolo. Un'altra importante funzione del mercante è la sua capacità di potenziare le armi in possesso di Leon, aumentando precisione, potenza e così via. Anche operazioni di questo tipo vanno ovviamente pagate con i soldi, introdotti per la prima volta in questo Resident Evil e subito assurti a un ruolo di primaria importanza.
Il nuovo funzionamento delle armi strizza chiaramente l'occhio ai giochi d'azione, sia nella nuova capacità di mira di Leon, che nella gestione dell'inventario e dei potenziamenti. Tuttavia sarebbe stato impossibile adattare il nuovo stile di gioco alle vecchie armi, che su distanze così lunghe quanto quelle di Resident Evil 4 avrebbero perso di interesse e sarebbero state oltremodo difficili da bilanciare. A mantenere ben più di un legame con la tradizione ci sono però molti degli elementi classici della serie, come i diversi tipi di armi e proiettili, il cambiamento dell'arma "via inventario", la gestione dei danni e una certa limitazione dei movimenti di Leon che, seppur forte di una rinnovata agilità, deve sempre stare attento alle spalle.

INNOVAZIONE E TRADIZIONE
Ci sarebbe ancora altro da dire su un gioco come Resident Evil 4, ma onestamente preferiamo lasciare a voi il piacere di scoprire le tante piccole novità di questo atteso gioco, dedicandoci piuttosto a qualche riflessione.
Tutti concordano che la serie di Resident Evil (e in generale lo stile degli action/adventure Capcom) andasse in qualche modo rinnovata, e dopo il buono ma fin troppo canonico Resident Evil 0, Mikami ha finalmente deciso di fare il passo decisivo, inserendo in un colpo solo tante di quelle novità da lasciare senza fiato anche il più sfegatato dei fan della serie. Per fortuna la sua grande perizia è stata capace di fare il miracolo, regalando al pubblico dei videogiocatori un Resident Evil, davvero, come non se ne erano mai visti. Impossibile però non pensare, in particolare senza aver toccato con mano il gioco, a una snaturazione dello spirito originale della serie, soffocato da mille novità che rischiano di trasformare l'aspetto del gioco in modo tanto profondo da cambiargli genere di appartenenza.
Dopo molte ore di gioco, ci siamo resi profondamente conto che la natura survival horror di Resident Evil è sì mutata, ma c'è ancora, più forte in alcuni aspetti, meno in altri. In Resident Evil 4 viene a mancare la paura del singolo nemico, sostituita da quella del branco; spesso scema anche il timore di rimanere senza munizioni o oggetti curativi, anch'essa sostituita dalla certezza che un colpo ben assestato potrà sempre uccidere Leon prima che si possa accedere all'inventario. Determinante è inoltre l'abilità del giocatore, premiata sia direttamente con gli oggetti rilasciati dai nemici, sia indirettamente con l'aumento della scorta di proiettili, questa volta realmente coinvolto nella strategia di gioco, nella scelta delle armi da usare e delle strade da percorrere. Inoltre Resident Evil 4 riesce a mantenere alto il pathos anche sulle medie/lunghe distanze, quando nei "normali" Resident Evil subentra quella sensazione da "sono a casa mia" tipica della struttura a chiavi dei capitoli precedenti. Questa volta Leon non può ambientarsi, perchè la vicenda lo porta sempre avanti, sempre di corsa in nuovi lugubri luoghi, senza mai potersi voltare o ritornare troppo indietro sui propri passi.

A contorno del gameplay, di primissima qualità sono anche l'ambientazione (sia per realizzazione grafica che per caratterizzazione) e le situazioni di gioco, nuove e coinvolgenti. La prima parte del gioco in particolare regala al giocatore emozioni molto forti, ai livelli delle migliori trovate dei precedenti capitoli della saga. Leon è questa volta più solo che mai, affronta situazioni sovrumane e deve sempre rialzarsi e combattere, per difendere Ashley e portare a termine la sua missione. Forse per la maggiore espressività dei volti poligonali, forse per le belle cutscene e l'ottima caratterizzazione, i protagonisti di Resident Evil 4 ci hanno coinvolto come pochi altri hanno saputo fare.
Dire se questo gioco piacerà indiscutibilmente a tutti gli appassionati della serie è difficile, ma oggettivamente Resident Evil 4 è un vero capolavoro, sia preso da solo, sia nell'ottica della saga di cui fa parte. Parlare di difetti è davvero fuoriluogo in un gioco di questa caratura, curato fin nel dettaglio per stupire e impegnare a fondo il giocatore, tuttavia volendo forzatamente tirar giù Mikami dal piedistallo su cui si è elevato, potremmo parlare di una caduta di tono del gioco nella parte centrale quando, in seguito al primo cambio di ambientazione, si passa a una zona più classica e privo delle molte novità della zona rurale. O ancora è innegabile che i giocatori più abili in alcuni momenti del gioco si ritroveranno con scorte imbarazzanti di munizioni e oggetti curativi, per quanto possiamo assicurarvi che, presto o tardi, sarà inevitabile tornare agli standard classici. Infine, il "difetto" più visibile è che, a tratti, lo stile di gioco si avvicina più all'action che al survival horror, per quanto anche in questo caso si ritorna in fretta sulla retta via.
Tuttavia va detto che i "problemi" appena enunciati sono estremamente soggettivi, legati ai gusti e all'abilità del singolo giocatore; Resident Evil 4 è un gioco massiccio, complesso e impegnativo, e l'affresco che riesce a disegnare non può lasciare indifferente nessuno. Ma soprattutto, al di là di ogni opinione personale, è assolutamente fuori di ogni dubbio che ci troviamo di fronte al capolavoro che tutti aspettavano, al ritorno allo splendore di una delle saghe più amate del mondo dei videogiochi.
Corals
00lunedì 14 marzo 2005 21:02
qualke immagine






























Mariano HC
00lunedì 14 marzo 2005 21:21
bellissimo gioco, io ho giocato a tutti i resident evil precedenti, e mi hanno intrippato tantissimo, quindi questo è da scarf55
Corals
00domenica 20 marzo 2005 20:49
mi sa ke è solo x Gamecubeff74
Mariano HC
00domenica 20 marzo 2005 21:01
dai no....ke spacco grossoe18
Corals
00domenica 20 marzo 2005 21:09
cazzo, resident evil è sempre stato x PSe32 e18
Jack85-VIP24:7
00venerdì 25 marzo 2005 02:37
Finalmente una groosa licenza per noi amanti del cubetto Nintendo!e26 Cmnq tranquilli amici playstationari, dovrebbe uscire anche per PS2, ma con grafica decisamente inferiore...[SM=g27832] e cmnq, non prima dell'autunno.
Mariano HC
00venerdì 25 marzo 2005 11:39
X Pc?ff66 ff66 ff66
Ste 106XN
00sabato 30 aprile 2005 13:07
[SM=g27829] [SM=g27829] [SM=g27829]


ma cosa tratta il 4? in parole povere..
ECI
00lunedì 14 novembre 2005 00:08
E uscito Anke per PS2...


E lo sto giocando [SM=g27832] [SM=g27832] [SM=g27832]
Roby tdi 150
00lunedì 14 novembre 2005 00:15
L'ha appena preso un mio amico..devo dire che è bellino però senza zombie fa meno paura e l'atmosfera ne ha risentito un po..e poi a dirla tutta sti maledetti contadini son tutti uguali, tutti con la stessa faccia! [SM=g27829]
Cmq a chi piace il genere non può farselo scappare. [SM=g27811]
ECI
00lunedì 14 novembre 2005 00:46
Ste 106XN
00lunedì 14 novembre 2005 10:47
Forte f43
Corals
00martedì 15 novembre 2005 01:21
Re:

Scritto da: ECI 14/11/2005 0.46
VIDEOOOOOOOOOOOOOOOOOOO




cazzo, è veramente figo [SM=g27837] [SM=g27837] [SM=g27837]
ECI
00martedì 15 novembre 2005 09:27
Re: Re:

Scritto da: Corals 15/11/2005 1.21



cazzo, è veramente figo [SM=g27837] [SM=g27837] [SM=g27837]



10 ore di gioco continuo e ancora nn lo finito....

Grandeeeeeeeeeeeeeeeee
Markk117
00martedì 15 novembre 2005 19:47
figo farà sarà davvero in grado di appassionare come hanno fatto i suoi predecessori???
ECI
00mercoledì 16 novembre 2005 00:04
Re:

Scritto da: Markk117 15/11/2005 19.47
figo farà sarà davvero in grado di appassionare come hanno fatto i suoi predecessori???



beh...credo di si...perke con questo si apre un altro capitolo...Basta zombie ecc ecc...Qui si parla di persone che sono sotto controllo da un virus con lo scopo di uccidere il nostro malcapitato eroe....
ECI
00domenica 20 novembre 2005 19:13
e alla fine dopo 17 Ore di gioco... g09 Lo terminato g09 ...Beh che dire...Fiko...LA fine ricorda il Primo Metal Gear Solid...

Cmq Come tutti i giochi che si rispettano ad aiutare il nostro eroe ci sono altri personaggi con cui nn ci può interagire,e una volta finito,si può giocare con loro,l'avventura inizia daccapo,ma dall'altra parte [SM=g27828] [SM=g27828]

Ci sono un bel po di sottogiochi...Cmqe bello lungo...

Ora lo iniziato di nuovo (devo migliorare il tempo)....in modalità esperto...e poi si vedrà....
°Tony°
00lunedì 28 novembre 2005 15:10
raga, io ci stò giocando per ps2... se siete appasionati del genere compratelo! E' nella mia top 5 dei giochi più belli per console! f40
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