Più immigrati, più disoccupati

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luc@s87
00mercoledì 4 luglio 2007 11:44
Più immigrati, più disoccupati


Di Paolo Emiliani.

Tratto da Il Consiglio dei ministri ha approvato giovedì scorso il disegno di legge di delega al governo per la riforma del testo unico sull’immigrazione firmato dal precedente esecutivo, la famosa Bossi-Fini. La nuova normativa, che verrà ricordata come la Amato-Ferrero, dal nome dei due ministri che hanno predisposto il testo, di fatto aprirà le frontiere italiane ad una invasione senza precedenti. Se, infatti, molte erano le lacune della precedente legge che a parole prometteva di mettere un freno all’immigrazione, ma nei fatti è risultata quasi sempre inefficace, con la Amato-Ferrero le cose peggioreranno e di molto.
Del resto questo governo non ha mai fatto mistero della sua volontà di far arrivare in Italia quanto più velcemente possibile una massa di immigrati da trasformare, ancor più rapidamente, in cittadini italiani e quindi elettori. Tra le principali novità introdotte c’è la programmazione triennale dei flussi, anziché annuale come accadeva con la Bossi-Fini. Le quote d’ingresso degli stranieri potranno subire però “singoli provvedimenti di adeguamento” annuali. In pratica il governo potrà far entrare in Italia in un anno tutta la previsione triennale e poi “adeguare”. Già, perché la definizione delle quote sarà deterrminata dall’effettiva richiesta di lavoro, con uniche deleghe per colf a badanti, vale a dire per il “lavoro subordinato domestico” e la “assistenza alla persona”.
Questo vuol dire che i lavoratori italiani saranno sempre più sottoposti al ricatto degli imprenditori che potranno scegliere a loro comodo lavoratori stranieri, certo meno qualificati, ma sicuramente meno costosi e, soprattutto, meno sindacalizzati e meno attenti alle norme sulla sicurezza del lavoro. Non è un caso che dopo decenni di lenta ma costante diminuzione degli incidenti sul lavoro, ultimamente gli infortuni siano aumentati vertiginosamente e dall’inizio di questo 2007 in Italia si viaggia alla media di tre morti bianche al giorno, roba da Terzo Mondo. Verranno create liste di collocamento ad hoc per gli stranieri, consultabili autonomamente dalle aziende che potranno chiamare nominalmente e direttamente i nuovi schiavi a loro più graditi, tradendo quel principio di collocamento non nominale per le mansioni più semplici che fu una base di garanzia per i lavoratori conquistata con anni di lotte sindacali.
C’è di più. Hanno creato la figura dello “sponsor” ovvero chi potrà offrire garanzie di carattere patrimoniale sul sostentamento degli immigrati e sul loro eventuale rimpatrio. Ebbene tra gli sponsor ci saranno pure organismi istituzionali come Regioni o enti locali, cioè pubblici. Così i lavoratori italiani, con i soldi delle loro tasse, dovranno pure finanziare l’invasione che minaccia il loro lavoro.
Finora solo la Lega ha alzato con decisione la voce contro questa riforma che lede gli interessi nazionali e Calderoli ha addirittura minacciato un referendum. Ebbene si faccia. Si scoprirebbe così una vasta maggioranza di italiani che non ne può più di questa forzata società multietnica. Difficilmente però ci faranno votare su un simile argomento. Così come non abbiamo mai votato l’introduzione dell’euro o l’adesione a questa Europa fasulla.
Questa però loro la chiamano democrazia.
4th Luglio 2007
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