MotoGP- Philip Island: gli orari in pista e in TV

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feromoto
00mercoledì 1 ottobre 2008 21:00



Domenica 5 ottobre le dirette delle gare iniziano alle 3.50, ma per chi non si vuole alzare presto sono in programma le repliche dalle 10.20, per 125 e 250, mentre alle 14 su Italia 1 scatta la MotoGP

Così in pista
(+9 h di fuso orario)

Venerdì 3 ottobre
h. 09:00 - 09:45 125 FP1
h. 10:00 - 11:00 MotoGP FP1
h. 11:15 - 12:15 250 FP1
h. 13:10 - 13:40 125 QP1
h. 13:55 - 14:55 MotoGP FP2
h. 15:10 - 15:55 250 QP1

Sabato 4 ottobre
h. 09:00 - 09:45 125 FP2
h. 10:00 - 11:00 MotoGP FP3
h. 11:15 - 12:15 250 FP2
h. 13:10 - 13:40 125 QP2
h. 13:55 - 14:55 MotoGP QP
h. 15:10 - 15:55 250 QP2

Domenica 5 ottobre
h. 08:40 - 09:00 125 Warm up
h. 09:10 - 09:30 250 Warm up
h. 09:40 - 10:05 MotoGP Warm up
h. 13:00 gara 125
h. 14:15 gara 250
h. 16:00 gara MotoGP

Così In TV*

Venerdì 3 ottobre
Italia 1
h. 1.20 prove (sintesi)

Eurosport
h. 5.45 prove MotoGP (diretta)
h. 7.00 prove 250 (diretta)
h. 8.00 prove 125 (differita)

Sabato 4 ottobre
Italia 1
h. 05.05 prove 125 (diretta)
h. 05.55 prove MotoGP (diretta)
h. 07.10 prove 250 (diretta)

Eurosport
h. 5.45 prove MotoGP (diretta)
h. 7.00 prove 250 (diretta)
h. 8.00 prove 125 (differita)

Domenica 5 ottobre
Italia 1
h. 3.50 gara 125 (diretta)
h. 5.15 gara 250
h. 7.00 gara MotoGP
h. 15.00 Fuorigiri (rubrica sportiva)

Le repliche
h. 10.20 gara 125
h. 11.25 gara 250
h. 14.00 gara MotoGP

Eurosport
h. 3.45 gara 125
h. 5.00 gara 250
h. 6.15 gara MotoGP

Le repliche
h. 16.45 gara MotoGP

*La programmazione è quella comunicata ufficialmente dalle emittenti; potrebbe subire delle variazioni dell'ultimo minuto.
feromoto
00mercoledì 1 ottobre 2008 21:02
Phillip Island: si volta pagina


Pedrosa e Stoner nei primi giri del Gp del Giappone hanno tenuto a bada Rossi, salvo poi arrendersi alla supremazia del pesarese dopo metà gara, adesso vedremo se a Phillip Island avranno una marcia in più?


Nella 250 il primo rivale di Simoncelli sarà ancora una volta Bautista? Non dimentichiamoci però Debon, Kallio e Pasini; lo spagnolo Barbera infortunato invece dovrà saltare la gara

In Australia assisteremo alla riscossa di Stoner e Pedrosa oppure sarà ancora Rossi a dettare il ritmo? Ma se in MotoGP si pensa già al 2009 in 250 e in 125 i titoli sono ancora da assegnare e le gare saranno tiratissime

Sarà una MotoGP molto diversa quella che vedremo a Phillip Island domenica 5 ottobre, in una delle gare più attese dell'anno. Merito del tracciato, uno dei più veri e impegnativi di tutta la stagione sul quale non si vince mai per caso. Del resto basta vedere il tratto che immette sul traguardo, il rettilineo in discesa che sembra tuffarsi nel mare e la prima difficilissima curva, per esaltare le doti di guida del campioni per farsi un'idea.
La MotoGP si presenta con un nuovo campione del mondo, Valentino Rossi, reduce dalla trionfale battaglia di Motegi e sempre più padrone della categoria e con i battuti, Casey Stoner e Daniel Pedrosa a giocarsi il secondo posto. L'australiano della Ducati (che aspetta solo il momento di operarsi al polso sinistro) ha 220 punti, lo spagnolo 209. Casey ha in testa la vittoria davanti al suo pubblico, Pedrosa la voglia di conquistare il cuore della Honda con un successo, impresa che non gli riesce dal GP di Catalunya. Ma la classe regina ha in serbo anche dell'altro: a Motegi hanno girato i prototipi delle moto 2009, soprattutto Yamaha e Suzuki e i tecnici avranno un doppio lavoro: settare le moto 2008 e iniziare a interpretare i dati per lo sviluppo delle 2009. Poi c'è il monogomma che incombe e proprio a Phlipp Island le trattative tra costruttori e Moto GP andranno avanti in vista della stretta finale di Sepang, quando sapremo chi sarà il fornitore delle prossime stagioni. Bridgestone o Michelin? I giapponesi sono i netti favoriti, ma mai dire mai in questo mondo.
Decisamente più interessanti le altre classi con la 125 che vede l'attacco disperato a Mike Di Meglio. Il francese ha 212 punti e una solida condizione, visto che è sempre nel gruppo che conta. Per Simone Corsi è il momento dell'attacco disperato, visto che ha 167 punti e con lui a spingere ci saranno Stefan Bradl a 167 e Gabor Talmacsi a 165. Sarà battaglia, poche storie.
Ma la gara vera, quella più interessante e che promette maggiore spettacolo è senza dubbio quella della 250 con Marco Simoncelli a 215 che tenterà la spallata decisiva contrastato da Alvaro Bautista a 183 e dalle residue speranze di Mika Kallio a 175. Lo spagnolo è il pilota più in forma in questo scorcio di stagione, Simoncelli non ha mollato mai quindi sarà gara vera.
Sarà anche lotta per la sopravvivenza per molte squadre. La KTM ha cancellato il team satellite, mentre almeno cinque squadre (Lotus, Toth, Kelly, Polaris e Scot) hanno un futuro con un grosso punto interrogativo. Strano ma vero, la 250 malata terminale, con la nuova middle class che incombe è quella che promette la gara più spettacolare
feromoto
00giovedì 2 ottobre 2008 11:18
La MotoGP arriva in Australia. Rossi: “Il monogomma Michelin sarebbe un passo indietro”



Il mondiale è già chiuso, ma chi pensa che Valentino Rossi d’ora in poi se la prenderà comoda sbaglia di grosso. Appena arrivato nel paddock di Phillip Island, pista che lo ha sempre visto salire sul podio negli ultimi dieci anni, il neo otto volte iridato ha messo le cose in chiaro: “Sarà importante chiudere bene la stagione, anche per preparare il 2009 – ha detto – Lasciare un ricordo ‘tosto’ agli avversari, farsi vedere ancora duro da battere sarà importante in vista del 2009… non posso farmi vedere moscio, ecco…”.

In una stagione ricca di rivincite, poi, Rossi proverà a prendersene un’altra. In una parola, tornare alla vittoria su uno dei suoi circuiti preferiti. “Forse il più bello, assieme al Mugello e a Barcellona – ha affermato – Quello che è certo è che correre qui dopo averlo fatto a Motegi è come cambiare ragazza, lasciandone una bruttina per una più bella!”.

Valentino vuole festeggiare ancora, anche se già lo ha fatto domenica sera a Mito, città distante una quarantina di chilometri da Motegi dove il pesarese ha raccolto attorno a sé tutto il team e gli amici di Tavullia.

A parte la corsa, che come temi di interesse propone la battaglia tra Stoner e Pedrosa per il titolo di vicecampione del mondo (i due sono separati da 11 punti), l’argomento caldo è rappresentato dal monogomma: domani si saprà infatti se la Michelin parteciperà o meno all’asta per fornire tutti i team dal 2009, oppure se lascerà campo libero alla Bridgestone. Il parere di Valentino è chiaro: “La mia opinione personale è che si debba utilizzare quella che è al momento la miglior gomma, cioè la Bridgestone, e che passare alla Michelin sarebbe un passo indietro. La Bridgestone è molto costante in tutti i circuiti, e poi ha un modo di lavorare trasparente”.

Domattina, in ogni caso, vedremo come inizierà la terz’ultima puntata del confronto Bridgestone-Michelin, con il gommista francese che a Motegi è parso in crescita, ma il gommista giapponese che – forte ora di tutti e tre i piloti più in forma – ha nuovamente monopolizzato il podio. Se le gomme del Bibendum andranno bene anche qui (teoricamente è difficile, dato che non vanno benissimo col freddo, e oggi nonostante il sole c’erano venti gradi, ma mai dire mai) Lorenzo potrebbe inserirsi nella lotta, considerato anche che su questo circuito, con la 250 cc, ha sempre volato.

Vermeulen potrebbe rappresentare la sorpresa del weekend, sempre che la Suzuki abbia risolto i grossi problemi evidenziati sempre qui a Phillip Island, circuito bestia nera della GSV-R.

Nel frattempo, occhio come sempre alle previsioni: guarda caso domani e sabato è prevista pioggia.

Alberto Cani
feromoto
00giovedì 2 ottobre 2008 11:18
Vale: “Dobbiamo incutere timore in vista del 2009”



Dal 1998 in poi Valentino Rossi è sempre salito sul podio di Phillip Island. Dopo due vittorie in 250 cc è arrivato un terzo posto nel 2000 nell’anno del debutto in 500 cc, seguito da cinque vittorie consecutive, dal 2001 al 2005. È evidente che gli ultimi due terzi posti, nel 2006 e nel 2007, gli hanno lasciato un po’ l’amaro in bocca.

“Questo circuito, insieme al Mugello e a Barcellona, è uno dei miei preferiti, forse il più bello di tutti – ha detto - è veloce e fluente, con medie sul giro elevatissime, oltre i 200 orari. Si sta in piega per tanto tempo a grande velocità: è eccitante! Qui ho fatto tante belle gare in passato, per cui spero di ripetermi quest’anno”.

Vinto il mondiale, da dove arrivano le motivazioni per vincere ancora in questa parte finale della stagione?
“Beh, ogni volta c’è sempre una motivazione diversa: adesso arrivano tre circuiti molto belli, dove però lo scorso anno le cose non andarono bene. In Malesia, poi, fu un vero disastro… Quindi vogliamo rifarci. Poi è importante anche in vista del 2009 far capire agli avversari che siamo sempre duri da battere. Bisogna lasciare un ricordo ‘tosto’, non moscio. Non vedo l’ora di scendere in pista domani per capire come vanno qui le Bridgestone: Stoner nei test invernali qui andò fortissimo, mentre noi ripartiremo da zero. Vedremo”.

A Motegi non hai potuto effettuare i test per provare alcni particolari destinati alla moto 2009: hai già comunque le idee chiare su come può essere migliorata la M1, moto già vincente?
“Migliorare è sempre possibile: abbiamo piccoli problemi di erogazione del motore, e in più stiamo cercando di rendere la moto più stabile in accelerazione, perché ha spesso la tendenza ad impennarsi. Lavoreremo quindi sul telaio e sull’erogazione, oltre che sull’elettronica, per poter aprire meglio il gas in uscita di curva”.

Come farete però a capire come sviluppare la moto in questo senso, se ancora non sapete come saranno le nuove gomme frutto del monogomma?
“Beh, inizialmente in effetti il monogomma darà una bella mescolata alle carte, ma penso che dopo alcuni mesi tutto tornerà alla normalità. All’inizio bisognerà essere bravi a capire come mettere a posto la moto per le nuove gomme”.

Pensi che ci saranno ancora gomme con mescole differenziate?
“Spero di sìm, perché su un circuito come Phillip Island, per esempio, non ci fossero delle gomme con mescole differenziate tra lato destro e sinistro, non riusciremmo a correre…”.

Come andrà fatto, secondo te, il regolamento di questo monogomma?
“Sono fiducioso sul fatto che ci sarà una gestione trasparente se sarà la Bridgestone a farlo, dato che con tutti i team si è sempre comportata in modo corretto. Con loro si sa sempre quali gomme hanno gli altri piloti. La Michelin invece ha sempre puntato di più sui piloti più forti risultando meno trasparente. Insomma, ha sempre utilizzato un modo di lavorare differente”.

Credi che accadrà come in F.1, con il gommista che proporrà tre tipi di gomme, e poi starà al pilota scegliere qual è la migliore per lui?
“Credo che con le moto il discorso sia più complicato, dovremo vedere come fare. Potrebbe anche essere, per come la penso io, che ogni costruttore dopo aver fatto dei test chiede le gomme adatte alla propria moto”.

Pensi che la marca di pneumatici per la monofornitura sia stata di fatto già decisa?
“Io ho parlato con Ezpeleta, e mi ha detto di no: io spero di rimanere con Bridgestone, se non altro perché credo che si debba utilizzare quella che è al momento la miglior gomma. Utilizzare la Michelin sarebbe un passo indietro. Utilizzare un gommista che non ha esperienza, come per esempio la Dunlop, sarebbe un disastro, ma secondo me anche passare alla Michelin sarebbe un passo indietro”.

Credi che il fattore sicurezza sia stata la ragione principale del passaggio al monogomma?
“Senza dubbio la sicurezza ha rappresentato un fattore importante, in più però forse c’era anche una situazione di malcontento, con delle Case costruttrici che pur spendendo tanti soldi si sono viste tagliate fuori dalla lotta per il fatto di non avere le gomme giuste. Con il monogomma in teoria calano le performance, ma c’è più spettacolo, quindi dovrebbe essere positivo. Vedremo”.

Chi vedi favorito per il titolo di vicecampione tra Stoner e Pedrosa?
“Non dico per chi faccio il tifo, risulterebbe antipatico… però vedo Stoner più
competitivo di Pedrosa in questo momento, quindi 10 euro li punterei su Casey…”.

Alberto Cani
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