Oggi cade il sessantesimo anniversario della nascita della Repubblica. In questo solenne e significativo momento atto, anche, a ricordare la volontà, la determinazione e l'impegno dei tanti italiani decisi a riconquistare l'indipendenza e a costruire un'Italia democratica, fondata su valori di giustizia e di eguaglianza, rivolgo il mio saluto alle Forze Armate.
I militari di oggi, donne e uomini, nella loro onerosa, professionale ed efficace opera quotidiana, in Patria e all'estero, confermano di possedere quelle doti e quegli ideali che hanno albergato negli animi di coloro che, dal Risorgimento alla Resistenza e alla Lotta di Liberazione, si sono prodigati, anche sino all'estremo sacrificio, per assicurare la libertà e la dignità umana. Principi questi che sono fondanti della nostra Carta Costituzionale.
Ne sono dimostrazione i nostri militari caduti recentemente a Nassiryia e a Kabul, ai quali in questo momento va il mio pensiero, così come i positivi riconoscimenti ricevuti dai principali rappresentanti delle istituzioni ed organizzazioni internazionali, quali l'Unione Europea, le Nazioni Unite e la NATO, nell'ambito delle quali le nostre Forze Armate operano per contribuire a costruire la sicurezza, la pace e la democrazia nel mondo, e dalle stesse popolazioni verso cui è rivolto l'aiuto e il sostegno.
Quale Capo supremo delle Forze Armate desidero esprimere a tutti voi militari di ogni grado i sinceri sentimenti di apprezzamento per quanto state facendo e, a nome di tutto il popolo italiano, un sentito ed affettuoso ringraziamento.
Viva le Forze Armate, viva l'Italia.