Il cielo di Lisbona

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flora2
00giovedì 8 marzo 2007 10:45
Il cielo di Lisbona
(Passagem)

Leggera come le nuvole
di quel cielo
vorrei correre
e trovare un riparo
per il mio cuore.
Mi fermo su una panchina
di Praca do Rossio,
in silenzio osservo
la loro corsa,
dovunque e in nessun posto
io sono.
Solo il mio cuore inquieto
mi parla,
vorrebbe seguire le nuvole
per portarmi... dove?
Veloci passano su di me,
non ho il coraggio di seguirle,
di assecondare il mio cuore...
dovunque e in nessun posto...mi sento.

Flora
Caleidos
00giovedì 8 marzo 2007 21:10
Il cielo di Lisbona - di flora2



***

Meravigliosa ambiguità del sognare, essere altrove pur restando immobili su di una panchina di Praca do Rossio o nel chiuso della propria stanza. Sognare ad occhi aperti, inseguire le nuvole, inganno del cuore o seduzione di un oscuro oggetto del desiderio?

Caleidos [SM=g27822]
altrodase
00venerdì 9 marzo 2007 15:29
Leggera come le nuvole
di quel cielo
vorrei correre
e trovare un riparo
per il mio cuore.

...rondini ubriache di felicità in cerca di un nido accogliente...

Mi fermo su una panchina
di Praca do Rossio,
in silenzio osservo
la loro corsa,
dovunque e in nessun posto
io sono.

...pareti colorate, gradini da scalare con gli occhi e voci da lontano che invocano almeno una sola di ora quieta...

Solo il mio cuore inquieto
mi parla,
vorrebbe seguire le nuvole
per portarmi... dove?

...a galleggiare in un oceano vita dove nessuno chieda il mio nome per amarmi...

Veloci passano su di me,
non ho il coraggio di seguirle,
di assecondare il mio cuore...
dovunque e in nessun posto...mi sento.

...tienimi stretta almeno tu che sei vento, nuvole, sogno, tanto quanto me...

nando

***



Tradiscimi, come gli occhi mentendo, ingannano me fissando la Luna.
"L’oblio come la furia della tempesta irromperebbe nell’aria" (per gentile concessione dell'autrice)

[Modificato da altrodase 09/03/2007 16.52]

Versolibero
00venerdì 9 marzo 2007 22:35
dovunque e in nessun posto
io sono.
Solo il mio cuore inquieto
mi parla,
vorrebbe seguire le nuvole


........
........
non ho il coraggio di seguirle,
di assecondare il mio cuore...
dovunque e in nessun posto...mi sento.




A volte sembra dissolverci come le nuvole, in balìa del tutto e del nulla,
e solo tra questi due estremi riusciamo a "perderci e ritrovarci", o a disperdere almeno nell'immaginario il peso delle scarpe che ancorano i nostri passi a una via troppo stretta.

Bella [SM=g27811]

Ros [SM=g27822] [SM=g27838]


[Modificato da Versolibero 09/03/2007 22.42]

beren erchamion
00sabato 17 marzo 2007 22:36
la trovo molto bella flora, dovresti scrivere di più anche in versi
questo cielo di Lisbona che ha guardato anche uno dei miei poeti preferiti Pessoa, credo l'abbia guardato anche lui con occhi simili ai tuoi versi :)
flora2
00domenica 18 marzo 2007 11:36
le tue parole
...mi hanno lasciata senza fiato, io sono piccola piccola ma quel cielo, che ho potuto guardare, ha lasciato dentro di me un segno indelebile.
A Lisbona ho seguito le tracce di Pessoa...ho bevuto un caffè e poi un porto al caffè Brasileira in rua de garret seduta ad un tavolino di marmo su sedie di ferro battuto, un luogo dove sembrava che il tempo si fosse fermato e lui fosse lì accanto a te... poi perdendomi nelle strade di questa città, non seguendo itinerari turistici, i miei passi mi hanno portato fino alla sua casa e lì è stata un'emozione. Ma Lisbona è un'emozione se si vive non da turisti, perdendosi senza una meta, gustando la cucina portoghese nella "Adega" le trattorie dove mangia la gente del posto, lasciandosi trasportare dai colori e suoni dell'alfama, fermandosi a parlare con la gente del luogo e ascoltando il fado dalla gente riunita, proprio così come è nato...
C'è una canzone di una cantante di fado che così finisce sulle note di una "saudade" infinita "A propria casa..." io lì ho sentito di essere a casa... e sento di odverci tornare...

Flora
dadauuumpa
00lunedì 19 marzo 2007 22:01
ho pessoa sulla mensola e leggiucchiavo proprio ieri...

cara Flo, hai descritto un posto speciale che io non conosco realmente ma nella tua bella poesia c'è tutta la magia che ogni viaggio porta con sè, e la scoperta di una dimensione diversa da quella quotidiana, in cui è possibile scoprirsi "nuovi" e con mille possibilità da percorrere ...
i viaggi lasciano un non so che di intentato, perche è proprio ...dovunque e in nessun posto ...che un'anima inquieta (MA VIVA!) si sente....

nina
Maggiofrancese
00domenica 25 marzo 2007 18:13
Cara Flora, creano un’atmosfera molto suggestiva questi tuoi versi. : [SM=g27811]

“Veloci passano su di me,
non ho il coraggio di seguirle,
di assecondare il mio cuore...
dovunque e in nessun posto...mi sento.”

Qui noto anch’io il contrasto tra l’immobilismo e la voglia di muoversi, un tema a me molto caro……basta leggere la mia firma.
Condivido il tuo modo di intendere i viaggi,se c’è una cosa che odio sono ad esempio quei villaggi vacanze che sono come delle campane di vetro,non si sta a contatto con la realtà,la gente del posto…sembrano luoghi artificiali. A pasqua andrò in Tunisia,sono “super eccitatissimo”…. [SM=g27828] sarà un viaggio on the road.
A Lisbona non ci sono mai stato,ma mi hai fatto venire voglia…così come di leggere Pessoa.


flora2
00lunedì 26 marzo 2007 10:45
la mia lisbona
E' stata una vera scoperta: I profumi nei vicoli, i forni dove si posson gustare dei dolci squisiti, le adeghe dove è possibile trovare buon cibo (da gustare assolutamente la cucina locale), porto e madeira eccellente, "la casa del caffè" in Rua Aura dove si possono gustare caffè e miscele provenienti da tutto il mondo in un ambiente coloniale,le piccolissime bettole dove a volo si poteva gustare la Gingja, ma soprattutto la sensazione di essere cosmopolita. Già...gente di tutto il mondo, etnie diverse perfettamente integrate tanto da farti sentire a casa in qualunque momento.E quando mi chiedevano informazioni i turisti perchè mi credevano portoghese per il mio abbigliamento, i miei colori e la mia aria di casa...beh..è stato semplicemente fantastico.
E poi la musica, quel fado struggente, melanconico e nostalgico...poterla ascoltare in luoghi non turistici, ma insieme alla gente che l'ha sentita nascere; perdersi nelle lacrime di una cantante che ci ha fatto ascoltare la ninna nanna che le cantava la sua mamma...beh...mi batte ancora il cuore.
E la chitarra di un musicista di strada che ci ha fatto sognare all'ombra di un castello...che emozione e quanto ve ne vorrei ancora parlare, ma vi consiglio di andarci e perdervi...
Da questo nasce il mio verso :"dovunque e in nessun posto mi sento".
Vi ringrazio di darmi la possibilità di parlarvi di quello che ho definito il viaggio della mia vita (eppure ho viaggiato abbastanza!!!) per le emozioni vissute, per la scoperta di una parte di me sopita, per il bagaglio meraviglioso che avevo con me al ritorno.

Con affetto

Flora

[Modificato da flora2 26/03/2007 10.48]

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