Il Duomo di Monza

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Pruneri64
00mercoledì 2 aprile 2008 00:35
... e anche questa è fatta!
On-line un altro dei capolavori campanari d'Italia. Grazie all'intraprendenza del nostro Tesoriere Matteo, oggi pomeriggio abbiamo visitato lo splendido concerto "BARTOLOMEO BOZZIO 1741" del DUOMO DI MONZA, otto campane a slancio in LA2. Buona accoglienza di Monsignor Arciprete Mitrato, simpatia e grande disponibilità del sacrista, grande coinvolgimento ed interesse della dirigenza del Museo del Tesoro. Salita ottima e sicura, campanile ripulito a nuovo, ma soprattutto un concerto che vale la pena - oltre che ascoltare - anche vedere. Semplicemente impressionanti la finezza, la ricercatezza e la ricchezza delle decorazioni sulle campane. Un orefice dei più esperti non avrebbe saputo far meglio. Ottima la conservazione, e molto buona la manutenzione e lo stato complessivo del concerto.

Ecco i dati a tutt'oggi in nostro possesso:

1. Campanone, LA2, diametro 173,5, peso kg. 3315
2. SI2, diametro 153,5, peso kg. 2401
3. REb3, diametro 137, peso 1656
4. RE3, diametro 127, peso kg. 1324
5. MI3, diametro 114, peso kg. 993
6. SOLb3, diametro 104,2, peso kg. 662
7. LAb3, diametro non accessibile, peso kg. 414
8. LA3, diametro non accessibile, peso kg. 372

Tutte le campane sono "firmate e datate".

Questa è la "firma" sul RE3:
Pruneri64
00mercoledì 2 aprile 2008 00:37
Questo è il Campanone. Essendo il Duomo sede di Arcipretura prelatizia con insegne episcopali, si potrebbe chiamare "Il Campanone mitrato"
Pruneri64
00mercoledì 2 aprile 2008 00:38
Questo è Monsignor SI2...
Pruneri64
00mercoledì 2 aprile 2008 00:39
E questo è un dettaglio delle sue superbe decorazioni.
Pruneri64
00mercoledì 2 aprile 2008 00:41
Questo invece è lo "stampo" del campanone, ritrovato durante gli scavi per l'ampliamento del Museo del Tesoro del Duomo.
Pruneri64
00mercoledì 2 aprile 2008 00:55
Le due piccole, sullo sfondo del campanone e del LAb3.
Pruneri64
00mercoledì 2 aprile 2008 00:57
E per finire ancora la firma di Messer Bartolomeo ( non so più su quale campana ), con le classiche e bellissime foglie di salvia.
vittoper
00mercoledì 2 aprile 2008 08:05
è questo un forte invito alla conoscenza delle campane che "consola" in certi momenti segnati da delusioni campanarie.
Come avete capito la strada è quella giusta per creare una perfetta competenza campanolocica ed il corretto "modus operandi" è l'unica arma a noi consentita.

Vittorio


[SM=g8149] [SM=g8905] [SM=g8149]
matte487
00mercoledì 2 aprile 2008 08:09
ci credete che questa notte ho sognato di essere a tavola con il nostro amico Bartolomeo Bozzio?? ahah va be lasciamo stare i miei sogni perversi...
questa è stata proprio una visita inaspettata; per arrivare su nella cella campanaria c'è stata qualche piccola deviazione in quanto il sacrista non trovava le chiavi del campanile e allora ci ha fatto passare per i sotto tetti del duomo (un po' scomoda come strada, piena di sali e scendi) ma va be', avrei fatto questo ed altro per salire su.
Arrivati in cima, sorpresa, ecco davanti a noi le otto campane che inaspettatamente sono tutte tranne le due piccole a portata di mano. Da sotto pareva che le campane fossero montate alte e che il castello avesse delle dimensioni enormi, in realtà no! E' un castello normale con
delle controventature sotto ad ogni campana.
Tra l'altro, alla fine della visita, tornati in sacrestia, abbiamo conosciuto gente alquanto interessata a scoprire il tesoro nascosto che possiedono e che non si sa perchè hanno fin'ora trascurato.
Per poter salire basta fissare un'appuntamento col sacrista ed è fatta...


in questa foto il La3, con di fianco il Sol#3 e sullo sfondo il Si2
matte487
00mercoledì 2 aprile 2008 08:17
ecco la foto
Monza, Duomo di S. Giovanni Battista
Marix61
00mercoledì 2 aprile 2008 08:33
complimenti
Siete stati grandi, notevole concerto soprattutto per la sua antichità e completezza, Bozzio è stato un grande fonditore.
lopi_lope
00mercoledì 2 aprile 2008 11:11
Ma che so tutte ste parolacce?? Mitrato...mitragliato arciquello che è... Complimenti per la visita! Si tratta in effetti di un gran concertone che un po' tutti da piccoli ci siamo ingiustamente cibati suonato scandalosamente da martelli automatici. Un concertone poi di notevole età e ancora integro (e su questa parola faccio le corna e grat grat) con tutte campane con ottava giusta e timbro molto bello...peccato che i battagli non siano quelli buoni per il suono a slancio.
Pruneri64
00mercoledì 2 aprile 2008 11:42
A 'mpunito d'un Vice, non sono parolacce... sono i termini tecnici! In campanologia non siamo giacobini!

P.S. Per gli amici del resto d'Italia, se non avevate capito che qui siamo in Brianza, notate su entrambe le campane maggiori il tipicissimo cognome brianzolo medio-bamba... BRAMBILLA!
maestrobozzo
00mercoledì 2 aprile 2008 15:17
mi ripeto, scusate....
Sarà per una questione di parentela presunta ma ancora una volta io sostengo che, seppur si potesse dire in entrambi i modi il giusto cognome è Bozzo, lo testimoniano le fonti che qui sotto ho linkato e che molti già copnoscono. Come Bozzio si trova solo nei filmati di youtube e sulle nostre discussioni.
Ricordo che il cognome Bozzo lo si trova anche su un paio di campane all'interno del museo del castello sforzesco in Milano. L'enciclopedia virtuale ricercamusica lo cita solo nella versione col mio cognome. Se poi trovate una teoria che mi contraddice sarò ben lieto di leggerla.

www.sbt.ti.ch/dep/cplo/ivs_99_2_bassaleventina.pdf
www.ricercamusica.ch/dizionario/159.html
leo85sgp
00mercoledì 2 aprile 2008 22:13
andiamo avanti cosi
un altra scoperta importante di un altro grande concerto
campane 93
00giovedì 3 aprile 2008 22:02
Complimenti per questa impresa!!! [SM=g8149]
Sono lieto che abbiate visitato delle signore campane di un buonissimo fonditore come il Bozzo.
Se devo essere sincero vi invidio un po'.
Spero un giorno di poterci salire anche io.
Cinghiale1966
00mercoledì 21 maggio 2008 11:55
Re: ... e anche questa è fatta!
Pruneri64, 02/04/2008 0.35:


(omissis) ... DUOMO DI MONZA, otto campane a slancio in LA2. ... (omissis)

1. Campanone, LA2, diametro 173,5, peso kg 3315
2. SI2, diametro 153.5, peso kg 2401
3. REb3, diametro 137, peso 1656
4. RE3, diametro 127, peso kg 1324
5. MI3, diametro 114, peso kg 993
6. SOLb3, diametro 104.2, peso kg 662
7. LAb3, diametro non accessibile, peso kg 414
8. LA3, diametro non accessibile, peso kg 372

... (omissis)




A parte che sarebbe più corretto parlare di massa anziché di peso, compare un errore concetutale grave.
La scala diatonica di La maggiore comprende le seguenti note:
La = tonica
Si = sovratonica
Do# (non Reb come erroneamente scritto) = mediante o caratteristica o modale
Re = sottodominante
Mi = dominante
Fa# (non Solb come erroneamente scritto) = sovradominante
Sol# (non Lab come erroneamente scritto) = sensibile

La tonalità di La maggiore, infatti, è armata con tre diesis in chiave (Fa, Do & Sol), ma nessun bemolle di sorta.


maestrobozzo
00mercoledì 21 maggio 2008 15:06
gusrda che sono cose che sappiamo senza che tu ce le faccia tanto pesare. Sappiamo benissimo che in musica si dice così ma nel nostro parlare tra amici che sanno di campane il re bemolle in qualsiasi caso resta un re bemolle e tutto il resto è lo stesso. L'importante è capirci tra noi, la persona che hai corretto dirige anche un coro, di musica ne sa anche se scrive re bemolle invece di do diesis. E tutti capiamo.
varenne76
00mercoledì 21 maggio 2008 18:11
Aveto anche sentito come suonano? Oppure era una visita per prendere le misure dei BRONZI e basta?

P.S. Avete fatto un videooooo? [SM=g7576]
lopi_lope
00mercoledì 21 maggio 2008 18:40
Passavo di qua...Fabrì c'è un servizio cinematografico de ste campane su youtube!! Va a vedere...
Per Cinghiale1996 massa peso ma che è? Ma è ovvio ma mica siamo a fisica! Per caso sei un ing?
vittoper
00mercoledì 21 maggio 2008 18:51
La precisazione fatta è più che giusta se restiamo nel campo musicale vero e proprio mentre in campo campanario quello detto da Roberto non è necessariamente sbagliato perchè la maggior parte dei campanari ha sempre suonato ad orecchio e conosceva le note delle campane da quello che scriveva la fonderia sul contratto, che molte volte indicava le singole campane con il bemolle (dove c'era). Si tratta insomma di una "licenza" popolare che alla fine però non dovrebbe alterare il senso musicale.

Vittorio
Cinghiale1966
00giovedì 22 maggio 2008 08:17
Re:
lopi_lope, 21/05/2008 18.40:


(omissis) ... massa, peso ma che è? Ma è ovvio: ma mica siamo a fisica! Per caso sei un ingegnere?



Sono un ingegnere meccanico diplomato in Organo e composizione organistica. Ho ritenuto fare questa doverosa precisazione, tenendo conto che scripta manent, a tutto vantagggio della corretta esposizione e chiarezza nei confronti dei lettori.



maestrobozzo, 21/05/2008 15.06:


Guarda che sono cose che sappiamo senza che Tu ce le faccia tanto pesare. Sappiamo benissimo che in musica si dice così ma nel nostro parlare tra amici che sanno di Campane il Re bemolle in qualsiasi caso resta un re bemolle e tutto il resto è lo stesso. L'importante è capirci tra noi, la persona che hai corretto dirige anche un coro, di musica ne sa anche se scrive Re bemolle invece di Do diesis. E tutti capiamo.



Ho semplicemente corretto un, seppur involontario, errore, senza il benché minimo risentimento nei confronti dell'Autore dello scritto, tanto meno volontà offensiva contro lo stesso. Ribadendo quanto scritto sopra in merito alla doverosa chiarezza espositiva, specie per iscritto, se si vuole levare dalle Campane questa pàtina fatta di folklore ed usanze strane e portarle alla dignità di strumenti musicali a percussione che a buon diritto meritano, occorre esprimersi in maniera musicalmente appropriata, compreso l'impiego del pentagramma ordinario, piuttosto che dei numeri, peraltro diversi da zona a zona.
Già in una lettera elettronica inviata all'indirizzo personale del Sig. Presidente della Vostra Spett.le Associazione avevo espresso il mio rammarico per l'assoluta assenza delle Campane, con particolare riguardo al Carillon, dai programmi dei corsi di Diploma in Strumenti a Percussione tenuti nei Conservatori, almeno in quelli Italiani, mentre suppongo che, in altre Nazioni, gli allievi non siano nemmeno ammessi all'esame senza una prova su Campane vere, ben diverse dalla loro imitazione tubolare.



P. S.: sono approdato a questo sito cercando sul noto sito di pubblicazione di filmati it.youtube.com delle riprese sul Carillon di Bruges e, nei filmati correlati, comparivano anche quelli ripresi da membri di codesta Spett.le Associazione.




meme.ti.92
00giovedì 22 maggio 2008 11:21
Lo strumento campana
Sì, le campane sono strumenti musicali nel vero senso della parola, ma (tranne il caso dei carillons) non sono tali se non sono accompagnate da "usanze strane".

Infatti non bisogna mai dimenticarsi che una campana non può essere suonata se non è montata su un castello, con un ceppo e se non c'è un campanaro (o un motore che lo sostituisce) che la fa suonare in un certo modo.
È vero, si può entrare nello specifico studiando in particolare l'acustica dello strumento campana, ma non si può eliminare completamente l'aspetto tecnico del montaggio e quello tradizionale (inteso come tradizione di suono).

Quindi se al conservatorio si volessero studiare anche le campane sarebbe per me doveroso (sempre escludendo i carillons) fare un cenno ai vari sistemi di montaggio e alle varie tradizioni di suono, senza le quali la campana non suonerebbe: quindi almeno un accenno al concerto solenne ambrosiano, a quello veronese, ai doppi bolognesi, alle melodie per tastiera liguri e bergamasche, alle scampanontate friulane, alle affascinanti suonate dell'Italia centrale e meridionale (per esempio Gubbio). Secondo me queste conoscenze sono indispensabbili per studiare veramente le campane.

Questa è la mia opinione, dopo bisognerebbe vedere cosa pensano gli altri in questo forum.

Ciao,
Romeo
Cinghiale1966
00giovedì 22 maggio 2008 12:06
Re: Lo strumento campana
Affermazioni assolutamente condivisibili: i sistemi di montaggio comportano variazioni timbriche e differenti possibilità di esecuzione e debbono essere studiati, così come si studiano, per esempio, gli Organi classificandoli in base al loro periodo storico ed alla loro scuola nazionale. Tuttavia, quando si parla di tradizioni di suono, è necessario impiegare il linguaggio della notazione musicale ordinaria, senza dubbio univoca. Tutte le altre notazioni, oltre ad essere fotemente legate al singolo campanile, e, quindi, pensate ad uso e consumo di chei suona sullo stesso, sono concepite per essere impiegate da persono che spesso e volentieri non hanno la benché minima formazione musicale, ma comportano un grosso sforzo quando si tratta di confrontare diverse scuole locali. Così facendo, si verrebbe a creare, piuttosto che un elenco di sistemi di suono, un vero e proprio repertorio di musiche (nella maggior parte dei casi melodie) tradizionali locali, da mettere accanto al repertorio colto, Gregoriano in primis.
Cinghiale1966
00giovedì 22 maggio 2008 16:27
Circa l'oggetto principale della discussione (campanile di Monza), mi domandavo, stante la data di fusione dei Bronzi, se fosse lecito leggere la scala non già come La maggiore rispetto ad un Diapason di 435 Hz, ma come scala di Si bemolle maggiore rispetto ad un Diapason di 415 Hz, valore più consono con l'epoca (metà del Settecento) e con la scala diatonica di un modo XI trasposto due volte per bemolle.
vittoper
00giovedì 22 maggio 2008 16:40
Guarda che la tua correzione va bene perchè scriviamo tutti per fare un pò di chiarezza. Se ti sembra che qualcuno a volte risponda male tieni presente che può capitare in tutte le discussioni ma la maggior parte delle volte ciò è dato dalla passione con cui si affrontano gli argomenti campanari.
Per quanto riguarda l'ultima tua proposta, che si riferisce alla lettura della scala in Sib maggiore mi sembra sensata ma io mi riferirei soprattutto, almeno se abbiamo la fortuna di averli, ai documenti della fonderia redatti al momento della realizzazione del concerto. Poi si tratta, e questo purtroppo ancora non c'è, di individuare un metodo univoco di classificazione. A questo serve molto il forum perchè tutto dovrà nascere da discussioni corrette.
Vittorio

[SM=g7566] [SM=g7566] [SM=g7566]
Cinghiale1966
00giovedì 22 maggio 2008 17:28
Se, in effetti, i documenti di fonderia od i registri d'archivio fossero ancora disponibili, dall'indicazione Concerto nel modo XI per Alamire oppure in Befa si desumerebbe chiaramente la corretta lettura.
Sta di fatto che il Corista ufficiale nelle varie città, in antiquis era dato dall'Organo o dalle Campane. Un sistema di classificazione univoco non può esistere, a meno di non limitarsi ad indicare le frequenze in termini assoluti e / o i rapporti tra le stesse. Infatti, si ripropone il collegamento fra notazione alfabetica e sillabe Guidoniane, di cui alla discussione:

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=6961866

complicato dalla presenza di Diapason diversi e dell'uso, in oggi, del solfeggio Francese, che presuppone di essere sempre e comunque nell'esacordo naturale.
vittoper
00giovedì 22 maggio 2008 17:46
Quando parlo di sistema di classificazione univoco non mi riferisco esclusivamente alla tonalità ma all'individuazione di un metodo di catalogazione che affronti tutti gli aspetti dello strumento musicale campana. Se leggi le discussioni in merito al corretto concetto di Campanologia capisci che ci troviamo di fronte ad una disciplina, stò parlando per l'Italia, ancora lontana dal perfezionamento.
Attualmente è l'impegno costante di diversi appassionati a far ben sperare per il futuro.
L'ufficialità della figura del campanologo avverrà quando si riuscirà, come ho detto prima, a individuare in modo univoco un corretto metodo di classificazione che dovrà partire dalle differenze culturali presenti nelle varie zone,(come i diapason diversi) riferite ovviamente al momento della fusione del concerto.

Vittorio
varenne76
00venerdì 23 maggio 2008 09:01
Una domada
Io da ignorante leggo le vostre teorie per capire un pochino di più questo mondo se non per dire questa MATERIA, perchè potrebbe secondo me diventare tranquillamente una materia di STUDIO. Vorrei appunto sapere se nei secoli passati i vari fonditori quando progettavano una campana la progettavano dietro specifici calcoli oppure era una cosa prettamente casuale? Parlo dello spessore della grandezza della nota. Oppure durante gli anni si sono concentrati di più sul lato tecnico?... [SM=g7557]
Andrea90.
00venerdì 23 maggio 2008 14:58
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Andrea

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