IO non sono la seconda persona della TRINITA'

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cavdna
00giovedì 20 settembre 2007 00:53
Vi saluto in CRISTO SIGNORE

Sono grato ai moderatori se Inizialmente vorranno pazientare un po’ (attendere qualche intervento), prima di decidere se ho, oppure non ho postato nella sezione giusta, oppure se vorranno prendere ulteriori provvedimenti.

Miei cari fratelli e sorelle

Quanti di noi incontrando degli sconosciuti, si sono imbattuti con affermazioni “tu non sai chi sono io?….”:

“io sono un avvocato….”;
“io sono un dottore….”;
“io sono un teologo….”;
“io sono un pioniere….”;
“io sono l’amministratore…..”;
“io ho fatto gli studi….”:
“io sono un anziano…..”;
“io sono un catechista……”:
“io sono un laureato con….” E poteri continuare all’infinito vero?.

Credo che ciò fa parte del corredo della personalità dell’uomo, un corredo che proviene dalla cultura che ci circonda……

L’uomo generalmente cerca di far emergere la sua personalità attraverso la sua posizione sociale, e molte volte arroccandosi su detta posizione perde di vista il suo simile, il suo fratello, creando delle distanze e alzando barriere, non riesce più a guardare negli occhi neanche chi gli è davanti pur essendo lì a tu per tu, non riesce più neanche ad ascoltarlo nonostante si stanno parlando (ci si ritrova su frequenze differenti).

E mi chiedo :
ma la Sacra Scrittura può indicarci una strada per uscire da questo limite dell’uomo? Da questa cultura?
CRISTO che è la Sacra Scrittura = (PAROLA fatta CARNE), ha insegnato come presentarci, interagire e confrontarci con i nostri fratelli?

Grazie [SM=x570892]

Vi saluto in CRISTO RISORTO
gabriele traggiai
00giovedì 20 settembre 2007 13:50
Ho spostato questa discussione in Costume e Società anche se parla della Bibbia.
Il Forum Principale è dedicato a qualsiasi argomento che abbia stretta relazione con i TDG ma che non trova riscontro nelle altre cartelle specifiche.




ciao
Gabry/MODERATORE [SM=x570892]
cavdna
00giovedì 20 settembre 2007 21:05
mh
Vi saluto in CRISTO SIGNORE


mio caro "gabry...", può essere che ti sei affrettato?


Miei cari fratelli e sorelle

Nonostante i vostri “silenzi”, ho potuto notare il circa centinaio di visite che il post ha ottenuto, ed incoraggiato da ciò aggiungo….

Michele crede che la Sacra Scrittura (PAROLA fatta CARNE), insegna il metodo e il linguaggio appropriato per non alzare barriere e poter essere sempre alla pari dei nostri fratelli (cercando umilmente di riconoscerci sempre “ultimi”, pur riconoscendo di possedere un di + )


Permettetemi di porgervi questa riflessione, dal Vangelo di Giovanni 1, 36 - 42)
35 Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli 36 e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: “Ecco l’agnello di Dio! ”. 37 E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. 38 Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: “Che cercate? ”. Gli risposero: “Rabbì (che significa maestro), dove abiti? ”. 39 Disse loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
40 Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. 41 Egli incontrò per primo suo fratello Simone, e gli disse: “Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)” 42 e lo condusse da Gesù. Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: “Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)”.


Credo che questo possa essere il punto di partenza per poter comprendere la via del MAESTRO, ed anche la metodologia di linguaggio….

Alla domanda fatta da CRISTO ai due discepoli : “Che cercate? ”;
i discepoli gli risposero : “Rabbì (che significa maestro), dove abiti? “;
(attraverso l’abitazione si vuole identificare la persona sul chi E’ = chi sei?”).

GESU’ non dirà loro “IO sono l’INCARNAZIONE”;
oppure “IO sono la seconda persona della TRINITA’”;
oppure “IO sono il MESSIA”;
oppure “IO sono l’ATTESO”;
oppure “IO sono la PAROLA fatta CARNE”;
oppure “IO sono il SALVATORE/REDENTORE del mondo” etc. etc.

No. CRISTO parla all’uomo con il linguaggio dell’uomo, si “abbassa” e si mette alla pari del più “piccolo”, infatti
CRISTO dirà loro : “Venite e vedrete”.

Pur sapendo e conoscendo la sua REALTA’, CRISTO non formula nessun sostantivo/aggettivo/appellativo della sua PERSONA. (se ben ricordate gli Scritti, molte volte CRISTO dirà a qualcuno di non rivelare a nessuno che LUI E’ il Messia……..forse proprio perché l’uomo crescesse nell’INCONTRO
e solo allora lo SPIRITO SANTO può operare nel cuore dell’uomo quella conversione e quell’apertura alla PAROLA fatta CARNE, quindi svelare il MISTERO)

Ma afferma solo “venite e vedrete”.

Lui sa che qualsiasi titolo avesse espresso, sarebbe risultato incomprensibile e inaccettabile per quelle orecchie (persone), ed ecco che lui umilmente si “abbassa” alla loro “cultura”, e chiede di andare e vedere = “FATE L’ESPERIENZA dell’incontro = COMUNIONE con ME”.

Solo attraverso questa ESPERIENZA (tuXtu), si potrà comprendere la sua NATURA, la sua PERSONA, il suo MISTERO.

L’uomo attraverso i paroloni si perde, non li comprende, e si allontana.
Ma attraverso l’"incontro" fa esperienza e conosce il suo interlocutore, conosce l’altro.


Grazie [SM=x570864] [SM=x570892]

Vi saluto in CRISTO RISORTO
gabriele traggiai
00giovedì 20 settembre 2007 22:28

mio caro "gabry...", può essere che ti sei affrettato?




Si è vero, hai ragione, forse era meglio metterla nella sezione "Fuori Tema"! [SM=g27828] [SM=g27828]


Ciao
Gabry [SM=x570892]
santapazienzauno
00giovedì 20 settembre 2007 22:31
E'molto bella questa riflessione! Davvero è una esperienza unica, sublime, l'incontro con Gesù, communione con Gesù!
cavdna
00venerdì 21 settembre 2007 16:30
vi saluto in CRISTO SIGNORE

mia cara sorella "santapazienza..."

dici che è molto bella questa riflessione

ma io Michele mi chiedo :

oltre che all'"incontro/Comunione" del SIGNORE, hai compreso dove porta questa riflessione?

grazie [SM=x570864] [SM=x570890] [SM=x570892]

vi saluto in CRISTO RISORTO
cavdna
00mercoledì 26 settembre 2007 23:29
Vi saluto in CRISTO SIGNORE

Ringrazio i “quanti” si sono interessati alla lettura del 3d

Ma sono veramente perplesso per i silenzi

Non comprendo se è silenzio per :
- incomprensione di contenuto;
- condivisione;
- mancanza di richiami scritturali.

Infatti mi attendevo interventi da parte di coloro i quali tutto cerano “tra le righe” della Sacra Scrittura (come a dire : ciò che non è Scritto è solo fantasia …...)


Grazie [SM=x570864] [SM=x570892]

Vi saluto in CRISTO RISORTO
predestinato74
00giovedì 27 settembre 2007 19:28
Re:
cavdna, 26/09/2007 23.29:

Vi saluto in CRISTO SIGNORE

Ringrazio i “quanti” si sono interessati alla lettura del 3d

Ma sono veramente perplesso per i silenzi

Non comprendo se è silenzio per :
- incomprensione di contenuto;
- condivisione;
- mancanza di richiami scritturali.

Infatti mi attendevo interventi da parte di coloro i quali tutto cerano “tra le righe” della Sacra Scrittura (come a dire : ciò che non è Scritto è solo fantasia …...)


Grazie [SM=x570864] [SM=x570892]

Vi saluto in CRISTO RISORTO




da parte mia è condivisione. credo che se qualcuno non fosse stato d'accordo avrebbe postato qualcosa (silenzio assenso) [SM=x570874]

che Cristo parlando di se stesso non abbia usato definizioni lo testimonia anche l'ambienete culturale (ebraico) in cui visse;

un ambiente in cui si dava la preminenza all'UTILITA' di una cosa piuttosto che alla sua DEFINIZIONE.
prerogativa questa del mondo greco-romano.

in altre parole se un greco e un ebreo trovano un oggetto sconosciuto, essi si pongono due domande differenti:

Greco: cosa è questo oggetto? di cosa è fatto?
ebreo: a che serve, quale la sua utilità?

due modi di ragionare differenti. Cristo tende a descrivere se stesso e il Padre non parlando tanto di come Dio è fatto, ma piuttosto di quali relazioni intercorrano tra Padre Figlio e Spirito Santo.

sarà alla luce di queste relazioni che la Chiesa definirà poi in termini "greci" cosa è Dio, e questo non per una curiosità umana ma per rispondere alle eresie che sorsero e che intaccavano l'unità della fede e quindi della Chiesa.
speranza!
00venerdì 28 settembre 2007 10:19
Ho trovato queste riflessioni davvero interessanti.

Spesso gli appellativi e le definizioni generano divisioni tra le persone,
l'esperienza dell'incontro con Gesù crea condivisione.

[SM=x570892] [SM=x570892]

[SM=g27827] Speranza [SM=g27827]
cavdna
00venerdì 28 settembre 2007 13:29
vi saluto in CRISTO SIGNORE

miei cari fratelli e sorelle in CRISTO

ringrazio per il contributo di crescita che ha espresso "predestinato.." sarebbe bello poterlo approfondire
(ovviamenteb se ha qualcuno può interessare )

e per la condivisione espressa da "speranza!"

però non mi dispiacerebbe leggere eventuali posizioni di pensieri "critici" in senso contrario ai contenuti sin'ora espressi(mi rivolgo a coloro i quali tutto pretendo dai soli contenuti Scritturali.)

grazie [SM=x570864] [SM=x570892]

vi saluto in CRISTO RISORTO
GianClark
00domenica 30 settembre 2007 23:33
Re:
speranza!, 28/09/2007 10.19:

Ho trovato queste riflessioni davvero interessanti.

Spesso gli appellativi e le definizioni generano divisioni tra le persone,
l'esperienza dell'incontro con Gesù crea condivisione.

[SM=x570892] [SM=x570892]

[SM=g27827] Speranza [SM=g27827]



forse cicco il tema:
però non credo che una definizione generi una divisione tra le persone, dato che andrebbe presa e utilizzata ad hoc... se dico color magenta sicuramente é un rosso, ma é differente dal color rubino che pure lui è un rosso. Quindi tra noi c'è condivisione sul fatto che i 2 colori X e Y siano color magenta (mettiamo X) e Rubino (Y).

Sulla seconda affermazione ti quoto a metà, nel sensoc he crea condivisione solo nelle cerchia di coloro che lo cercano...

saluti a tutti


cavdna
00venerdì 5 ottobre 2007 23:23
vi saluto in CRISTO SIGNORE

Michele aggiunge,

non credo che dobbiamo soffermarci su cosa vediamo (tonalità di colori)

attingiamo l'insegnamento di CRISTO
in riferimento dal "Buon samaritano"....

non chi è il mio prossimo

ma bensì : "diventa tu prossimo, al tuo fratello".

ovvero
non soccorrere (condividi il tuo Amore) solo coloro i quali tu riconosci,
sono prossimi, in virtù di conoscenza, amicizie, ceti sociali e quant'altro...

ma condividi il tuo Amore, sopratutto con coloro i quali nulla si attendono da te, i cosidetti "lontani", e "diversi", "reietti", "emarginati" etc. etc.....

quindi non cosa vediamo

ma bensì come LUI si fa Vedere / il CRISTO.
Lui si fa conoscere non attraverso Appellativi/Aggettivi
ma solo : "....venite e vedrete..... "

ovvero, mi riconoscerete solo attraverso l'ESPERIENZA della condivisione della VITA, la Comunione (unione con) e il vivere l'Amore.

grazie [SM=x570864] [SM=x570892]

vi saluto in CRISTO RISORTO
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