IL NUOVO POST DI ILLEGACY

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LORDLUTORTITUS
00lunedì 30 marzo 2009 16:32
30 Marzo 2009


Il punto della situazione


Siamo oramai a pieno regime, e tutti i campionati vanno a mille. O quasi.
La IFL è alle prese con la guerra di indipendenza, dopo essersi resa conto che essere lega all’interno di una federazione comporta sì dei diritti ma anche, e soprattutto, dei doveri. Parlano più le carte bollate dei giocatori in campo, e questo non è certo bello.
Gli unici che (stra)parlano, sono i giocatori dei Giants, con la prevedibile levata di scudi in risposta al nostro precedente articolo. Non è bastato sottolineare chiaramente e più volte che la critica non era rivolta agli operai ma al padrone del vapore, ma vien quasi da pensare che, troppo occupati a cantare le proprie eroiche gesta, essi tengano alto il livello della polemica tanto per avere un riconoscimento gratuito in più da parte del pubblico.

In Lenaf stanno contando le partite rinviate, e dopo che i Guelfi sono finalmente riusciti, al terzo tentativo, a vincere una partita a tavolino, questa settimana è il turno della farsa di Gorla. Ad andare in scena è un campo pesante ma praticabile, inspiegabilmente ancora non tracciato nè preparato all’arrivo della crew arbitrale, la quale ha disposto l’annullamento della partita per impraticabilità di campo senza nemmeno attendere l’arrivo della squadra ospite. Vien da pensare se alla prima di campionato la poltiglia dove gli stessi Blacks avevano ospitato i Barbari superasse o no il limite della praticabilità, un limite tutto italiano, tra le altre cose, perchè noi siamo sempre cresciuto nella tradizionale convinzione che “solo i fulmini possono fermare una partita di football americano”.

Intanto in Arena esce una curiosa notizia sul sito della Lega, che recita testualmente: “Non è ancora pervenuto il risultato di Squali Palermo - Highlanders Catanzaro, partita sulla quale vi aggiorneremo quanto prima.“
E usare il telefono? Squali e Highlanders avranno ben dei dirigenti, no? E chiamarli per sapere il risultato? O, in alternativa, la partita sarà stata arbitrata da qualcuno? (Beh, di questo non siamo proprio certi al 100%).
Incredibile: nell’era di internet e del mondo connesso 24/7/365, a 24 ore di distanza ancora non si riesce a sapere un risultato di una partita giocata a Palermo. Forse bisognerà attendere la costruzione del ponte di Messina per vedere le comunicazioni velocizzarsi anche da e per le isole.

Ma se FIDAF piange, FIF di certo non ride. Ad una Golden League dove la squadra del presidente federale si presenta ad una partita con un numero di effettivi ancora minore rispetto allo “standard Bolzano”, fa da contraltare una Silver League dove nel girone Nord le cose funzionano più o meno bene (immancabili polemiche arbitrali escluse, of course), mentre nel girone Sud ancora non si è capito chi gioca per i playoff e chi fa parte del famigerato progetto “tutorial” (Spartans e Condor? E che fine hanno fatto i Northern Stars”?).

Intorno a questo desolante panorama, viene a galla qualche informazione in più su questa famigerata AFX, e non sono certo buone notizie.

Confermando in parte i sospetti che avevamo sollevato qualche settimana fa, il binomio AFX - AIGFA sembra essere realtà, almeno in parte.
Come fa notare un nostro assiduo commentatore “AIGFA è perplessa, ma collabora”. Un bel cambio di rotta rispetto alla sdegnata smentita di ogni coinvolgimento che il suo sgrammaticato presidente aveva fatto dalle pagine del suo sgrammaticato house organ il mese scorso.


sCRIVERE MALE E' UN VIZIO DI FAMIGLIA

L’obiettivo di AFX è ora un po’ più chiaro e, detto fuori dai denti, ci piace molto poco. Proprio ora che la competizione tra due soggetti federali o pseudo tali, pur tra colpi bassi e cadute di stile, sta lentamente dirigendo il disastrato carrozzone del football verso una nuova consapevolezza di sè stesso e delle proprie potenzialità (con tutto che il lavoro da fare sia ancora ben lungi dall’essere anche solo ad un decimo del totale), l’ultima cosa che ci vuole è un soggetto che vuole prendere la panna dalla torta e scartare tutto il pan di spagna che c’è sotto, per rivenderla a prezzo triplicato, magari corredandola degli smarties che tanto piacciono ai bambini che ancora non sanno quanto gli faranno male.

Dietro la maschera del professionismo (o presunto tale) e dell’intrattenimento, c’è lo spettro, nemmeno troppo defilato, di qualcuno che vuol farci dei gran soldi, sfruttando la passione e l’amore per questo sport di diverse persone attirate da una vetrina luccicante, dietro la quale, però, non sarà possibile stare se non per pochi eletti.


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