valdo immovilli
( poesia da leggere ad alta voce)
I love Neda.
Tutto è stato detto, e tutto deve essere fatto.
E così sarà finché Neda muore.
Quanto tempo passerà ancora.
Quante volte ancora Neda dovrà morire così,
stupidamente.
Quante volte Neda muore ogni giorno di fame,
oppure di sete, o di freddo, o di una malattia così
banale che basterebbe un'aspirina per guarirla.
Oh, Neda, in questo preciso momento, che
sono le 4,52 ora di Roma, fuori albeggia.
Gli usignoli cantano appassionatamente,
e si gode l'aria, Il profumo della melissa.
Tu, dove sei, cosa hai mangiato oggi?
Dove hai dormito, cosa ti ha detto tua madre
per rassicurarti, se è ancora viva.
Se non è stata violentata o massacrata
nell'anima e nel corpo da qualcuno
che non sa, e non saprà forse mai che
poteva avere un' alternativa migliore.
Neda, amore mio, bambina mia, figlia mia.
Cosa posso fare per te, adesso, domani
e il giorno dopo.
Non credo che basterà scrivere una poesia.
Potrei fare una denuncia:
potrei rivolgermi ad una suprema e immaginaria
corte e dire il nome di chi ti ha uccisa.
Questa è l'unica cosa che posso fare per te
posso solo dirti che io lo conosco
ma non so quanto possa consolarti.
Stai con me Neda, resta ancora nei miei occhi
i prossimi giorni, e nella mia memoria.
Anche quando la televisione ti dimenticherà tu resisti,
tienimi stretto, aggrappati a me, abbracciami.
Non lasciare che la distrazione mi porti via.
Solo allora, solo quando io smetterò di distrarmi
tu potrai smettere di morire,
e potrai perdonare, perdonarmi.