Fehrer & Valstaf

Fehrer
00sabato 12 luglio 2014 15:47
Commento:

Botte, provenienti a volte da colpi anche impropri, che dovrebbero comprovare l'approvazione delle skill contorte che abbiamo in mente!
Grazie al mio (sfigato) compagno di dadi.



FEHRER [Locanda | Stalle] Soppesa la consistenza del bastone che ha raccolto lungo le sponde del lago, fra le carcasse di quelle che un tempo furono imbarcazioni. L'arma artigianale ha la lunghezza di una spada lunga e, pertanto, misura circa 90 cm. Ha già combattuto con del legno fra le mani: in cima alla cordigliera, fin quando il Fato non attesta che sia ora di mollare il medaglione da Tuor, l'acciaio non resta che una percezione vaga. E' per questo che il peso non è del tutto sconosciuto al fu Campione Cromatico, che tuttavia non manca di cercare il Russo con una ruga fra gli occhi e una smorfia sulle labbra. "Era proprio necessario?" Si sono incontrati da poco. Valstaf, alle prese con la ricostruzione della locanda, è stato sorpreso da un uomo dei ghiacci cui l'adrenalina - seppur breve - degli ultimi eventi presso la baia ha rammentato il gusto della battaglia e del sudore. Ruoterebbe un poco il polso destro, muovendo un paio di passi in direzione dell'amico (//distanza 3 mt) e, al contempo, piegherebbe il braccio sinistro, perché lo scudo medio difenda la scorza del Fantasma Nero dalla spalla alla parte bassa dell'addome, su quel lato. Si curerebbe di tenere la protezione a circa 20 cm dal corpo, attuando di già le manovre d'una posta di chi punta i piedi in vista d'una difesa. Le gambe leggermente piegate e il busto canonicamente ruotato verso destra, egli infine lascia ch'il bastone indichi il pavimento polveroso delle stalle, in diagonale, sull'esterno dritto. Un po' di sano movimento per entrambi. Al quale s'accompagneranno, è certo, le ultime novità dei due. "Quando sei pronto..."

VALSTAF [ retro locanda- stalle] Distende le braccia sciogliendo imuscoli. Gettando un occhiata di sbieco al draconico , il kazako si ritira giu le maniche della camicia bianca tirate su per i lavori alle stalle della locanda. Riagganciandosi i lacci alle maniche, riprende i suoi bracciali di cuoio mentre osserva l'amico li vicino[ che cosa?] chiede volgendosi verso di lui, da un po in qua l'alfiere nero dei draghi gli parrebbe alquanto cambiato. Ma ei è troppo geloso del silenzio per violare quello altrui , indi per cui non chiede. Una volta risistemati i bracciali, reindossa anche la blusa di cuoio del coroo, e si riavvia verso quel che resta del muro della stalla per prender lo scudo. Si allenava da solo da un bel po, prima di mettersi a far i soliti lavori passatempo, quando è sbucato Ferher.. Si riavvicina in silenzio andando a prender anche lui l'altro bastone , medesima misura 90 cm/ un metro, impugnandolo di destra mentre si ferma davanti a circa 3 mt dall'altro per assumer posta di inizio. Gambe a pari distanza, divariche per la larghezza delle spalle, le ginocchia sarebbero lievemente flesse, ma naturale quanto basta per avere una postura stabile senza appesantire la schiena. Lo scudo verrbbe imbracciato nell'avambraccio sx, ben legato dai lacci, e tenuto lievemente di esterno mancino, davanti al medesimo fianco, col gomito piegato a circa 90° davanti al tronco distante poco meno di un palmo dal busto, per regger urto dei colpi . La mandritta regge invece la '' spada'' per adesso sarà tenuta indirizzata verso l'amico , punta rivolta in alt a desstra, estremità inferiore in basso a sx, per cui sarebbe leggermente in diagonale, il gomito dx semi appoggiato al fianco senza gravarne peso, piegato a circa 60° mentre il polso ruota leggermente verso esterno dx per dare filo di taglio al drago. Da un unico cenno all'altro.. [ quando vuoi] forse dove non arriva la lingua.. arriva la lama.. per modo di dire..

VALSTAF ha ottenuto: 48
FEHRER ha ottenuto: 97

FEHRER [Locanda | Stalle] "Questa roba!" mormora indicando col mento sia il bastone nella sua mano, sia quello che l'altro impugna, senza che gli riesca di arginare il sottile disprezzo nei confronti della consistenza poco ortodossa dei ciocchi di legno. Che diamine: un guerriero non dovrebbe maneggiare balocchi! Se il Russo è amante del silenzio, ebbene lo Scandinavo non è da meno e, considerandolo non meno d'una musa per la quale comporre versi, certo non gli è secondo. Eppure si lascia andare a un sorriso. Valstaf è una delle poche persone - si contano sulla punta d'un dito, più che sulle estremità d'una mano -, fra Isola e Terraferma, alle quali lo Spettro sente di poter confidare le sorti del proprio cammino. "Il cielo della Loggia non è più il mio cielo". E non c'è filosofia o poesia nella voce del Nordico. Il Salone Esterno della Dimora dei Draghi è realmente baciato dall'astro rosseggiante, di giorno, e dalle ambrate stelle, di notte. Null'altro. Tace. Piuttosto, dedicandogli un cenno del capo, scatterebbe senza più nulla aggiungere. Vorrebbe poter avanzare di 1.7 mt, frontalmente, onde poi scartare sulla destra (sinistra di Valstaf); il passetto che lo porterebbe ad allargarsi diagonalmente sarebbe corto (0,5 mt) e rapido, coi piedi abili a scivolare fluidamente e senza imprecisioni di sorta [Agilità I]. Finito che fosse il suo avvicinamento, che dovrebbe dividere ora i due uomini di 0,8 mt, col Fantasma defilato tanto da dover chiedere al fu Cavaliere di ruotare per ritrovare la sua fronte, il Biondo cercherà di distrarlo allargando orizzontalmente il braccio mancino verso sinistra, al fine di confondere le idee, e senza fargli comprendere da quale lato giungerà l'offensiva. Non dovrebbe scoprirsi eccessivamente, poiché sarebbe accorto a tenere le dita della mano - e, così, il piatto dello scudo - rivolte al proprio corpo. Sollevando frattanto il braccio armato, tentando di far assumere al bastone una linea retta, la 'punta' verso l'esterno destro, il pugno all'altezza d'almeno 1,7 mt, lascerebbe partire l'attacco vero e proprio, senza caricamento, per accelerare il moto. Una sorta di tondo dritto taglierebbe l'aria dinnanzi allo Spettro, da destra a sinistra, con l'intento di superare l'opposizione della protezione di Valstaf e di picchiare (//fra ipotetici medio e debole) sul suo collo, lato sinistro. Non è canonico e non è ortodosso: egli è conscio, tuttavia, che un'eventuale difesa porterebbe il Kazako a sbilanciarsi e scoprirsi in qualche modo! Nello scaricare il colpo, l'uomo dei ghiacci ruoterebbe il busto in senso antiorario e porterebbe l'ultimo passo col piè destro, lavorando di cura [Armi da guerra leggere I] e, certo, senza la potenza che potrebbe destinare alle carni dei nemici.

VALSTAF [ retro locanda- stalle] Sente il verbo del ccavaliere dei draghi, a quanto pare ex, come lui.. Ma non gli risponde anche perchè non ne ha il tempo, il fu alfiere si getta su di lui e ei si prepara a rispondere.Ei non attenderebbe di veder il colpo ma anzi come lo vedesse scattare verso sinistra , il kazako andrebbe subito a muoversi. Peso e asse del corpo verrebbero messi dal kazako sulla gamba manca flettendo leggemente il ginoccho per dar la spinta alla gemella per andar a scivolare indietro distante circa 50 cm con la gemella assestandosi con la punta rivolta appena verso esterno destro aperto di circa mezzo retto, che eprmetterebbe al russo di riguadagnare un mezzo metro di distanza tra lui e avversario. Il busto eseguirebbe una prima rotazione in senso antiorario per aiutarsi nel movimento cosa che porterebbe entrambe le braccia a seguirla. ( agilità +2).Ma il movimento non finisce li, continuando a tener il peso sopra alla sinistra continuerebbe la rotazione del busto ora usando il piede mancino come perno a punta di compassoper proseguir il giro precedentemente iniziato e cercar di ritrovar il frontale quel tanto che basta per riavere lievemente alla sua sx l'avversario. Cerca di non aprire troppo la guardia ma anzi il braccio sx si troverebbe per effetto stesso del movimento di lieve verso l'esterno medesimo, e a quel punto cercherebbe distender il braccio verso l'alto senza distender del tutto il gomito e verso l'est sx quel tanto che basta per cercar di prendere col suo il bastone dell'altro o di deviarne almeno la traiettoria. Nel mentre il braccio destro con il bastone andrebbe a seguire il movimento del busto andando pari a chiudersi verso l'interno, di fronte al busto gomito appena sopra altezza fianco piegato di rica 60° mentre il polso andrebbe a eseguire una lieve rotazione verso esterno destro in previsione del prossimo colpo . Cercherebbe di render il tutto il più fluido e semplice possibile ( esperienza armature +3/ esperienza armi leggere +3) mentre cercherebbe di non farsi distrarre dai movimenti agili e precidi sell'altro ( sangue freddo +3/ volontà +2) trenendo invece d'occhio il bastone per tentare di indentificare il colpo in tempo.

VALSTAF utilizza [Agilità 2]: 81 + 40 = 121 su 75 (Prova riuscita)
FEHRER utilizza [Esperienza armi da guerra leggere 1]: 55 + 20 = 75 su 75 (Prova riuscita)

VALSTAF [ retro locanda- stalle] E' abile il cavaliere, e anche veloce, fortunatamente però riesce a inframettere lo scudo ra se e la '' lama'' dell'avversario in tempo per parargli il colpo. A questo punto starebbe a lui controbattere. Ora si troverebbe quindi sempre di mancina avanzata punta rivolta verso ferher, arretrata la destra con la punta rivolta verso esterno destro. Ei cercherebbe di sfrutta quella prima rotazione usata di difesa precedentemente per tagliare al masismo i tempi di risposta suoi e del fu drago, dalla posizione precedentemente presa ei continuerebbe la rotazione antioraria del busto mentre la mano destra con il legno andrebbe adesso a riabbassare con un movimento ad arco dall'alto a dx al basso a sx diagonale discendente senza ridistender del tutto il gomito( agilità +2/esp. armi leggere +3/ esp. armature +3/ ) ma cercando di scaricare uno sgualembro di dritto diretto tra spalle collo (di medio/debole della presunta lama ) nella parte sx dell'avversario( potenza +). Nel movimento lo scudo andrebbe a riprender a se ripiegando il gomito per ritirarlo verso il tronco cercando di non lasciare sguarnito il busto tra anca e spalla per eventuali colpi mancini del cavaliere. Le gambe permarrebbero lievemente flesse, peso e asse ancora sulla mancina avanzata, per aver agevolazoione e fluidità nel movimento. Attenzione e concentrazione sono ancora su di lui attento a non farsi coglier alla provvista dal guerrieri di cui ben può vedere le abilità in materia..( sangue freddo +3/ volontà +2)

FEHRER [Locanda | Stalle] Il legno cozza contro lo scudo dell'abile Valstaf. Non ha tempo di rammaricarsi in merito all'opposizione che frena l'avanzata dell'arma: si ritrova infatti a dover serrare con forza [II] le dita sulla presa, perché l'impatto non gliela faccia perdere. Il braccio destro alto e la coda dell'occhio sul legno del fu Cavaliere, la cui posizione mai avrebbe perduto di vista, il Nordico non richiamerebbe immediatamente l'arto, concentrandosi piuttosto immediatamente per levare appena la mano sinistra e, così, lievemente lo scudo medio - che già era ben piazzato per proteggere dalla spalla all'addome su quel lato -; il polso ruoterebbe un poco per porre il piatto a spiovente e si preparerebbe a contrastare con la potenza di poc'anzi [II] un colpo che, data la posizione dell'"arma" altrui, non può che arrivare dall'alto! Con fluidità e, forse, auspicando nelle posizioni dei piedi d'entrambi, approfittando della lieve "lentezza" del Russo [Agilità I], il Biondo proverà ad arretrare per sottrarre quanta più pelle all'attacco: il piede destro avanzato tornerebbe al punto di partenza e, mangiando 50 cm, concederebbe al sinistro la posizione innanzi. Le gambe flesse e il busto, nel moto secondario, leggermente all'indietro, lo Scandinavo farebbe affidamento al vigore che gli circola senza dubbio nelle vene [Resistenza II], e, infine e soltanto se e quando avesse respinto il legno, allargherebbe il braccio destro all'esterno, perché sia pronto per eventuali azioni future.

FEHRER utilizza [Resistenza 2]: 11 + 40 = 51 su 75 (Prova fallita)
VALSTAF utilizza [Esperienza armi da guerra leggere 3]: 15 + 60 = 75 su 75 (Prova riuscita)

FEHRER [Locanda | Stalle] Valstaf è veloce e picchia duro! Questa è l'impressione del Nordico che, senza fermarsi, vorrebbe semplicemente stringere i denti e attutire il più possibile il colpo che impatta fra spalla e collo, giacché ha le doti per rimandare il dolore [Resistenza II]. Nel momento stesso in cui il bastone giunge a destinazione, lui cerca di muoversi. Il piede destro, poc'anzi arretrato per fare spazio al gemello, avanzerebbe nuovamente. Poiché il corpo non avrebbe in precedenza mutato posizione, e la distanza sarebbe invariata, nell'istante in cui fosse riuscito a fare quel piccolo passo, l'arto non poggerebbe a terra, bensì proverà un piccolo gioco di sporca astuzia quando, muovendosi in una sorta di mezz'arco dall'esterno all'interno, e non frontalmente come in ciascun canonico passo, calcerebbe il piede sinistro del Russo con forza [II]. L'unico movimento da lui compiuto nascerebbe repentino e fluido [Agilità I], e sfrutterebbe l'eventuale impaccio del fu Cavaliere di dover sottrarre prima il bastone dalla sua posizione, dunque le gambe dell'offensiva del suo opponente. Lui gli renderebbe il compito estremamente complicato giacché, tentando di coordinare le azioni, solleverebbe in diagonale, dal basso verso l'alto e con una traiettoria verso sinistra, semplicemente, il braccio mancino armato di scudo, che nella sua ritardataria ascesa dovrà comunque prima o poi intercettare l'"arma". Nell'accompagnare il colpo improprio, che acchiapperebbe la caviglia del Kazako, egli fletterebbe un poco le gambe e userebbe quella sinistra come perno per ruotare un poco il busto in senso antiorario, dandogli così slancio, imprevedibilità (Valstaf avrebbe la visuale coperta dal suo stesso scudo) e violenza.

VALSTAF [ retro locanda- stalle] Il colpo del kazako va a segno sulla spalla dell'altro che non da tempo al russo di fare altro, passando al contrattacco. Non rimarrebbe dov'è la spada ma una volta impattato cercherebbe di richiamare verso di se l'arma ripiegando il gomito verso il torace, mentre il busto ora continurebbe la rotazione in senso antiorario, portando il braccio mancino con lo scudo leggermente verso l'esterno sinistro per controbilanciare il movimento( agilità +2). Se riuscisse a vedere il calcio in ogni caso non cerca di evitarlo vice versa cerca di non farsi tirare via andando a flettere leggermente di più le ginocchia cercando di scaricare a terra il peso del corpo in modo che la sua spinta sia assorbita dal piede destro dietro che cercherebbe di piantare in terra maggiormente facendolo rinsaldare la posizione mentre il baricentro sarebbe adesso più basso e il peso a pianta stabile su entrambe le gambe di modo unicamente da resistergli ( resistenza+2/potenza+2) reggendo per quel che può l'urto dell'altro ( volontà +2/ sangue freddo +3) trattenendo il dolore. Il braccio destro verrebbe intanto portato davanti allo sterno piegato per adesso sempre circa di 45° quanto basta per toglier la ''lama'' dalla stretta dello scudo e preparare il colpo successivo se fosse riuscito a rimanere in piedi.

VALSTAF utilizza [Agilità 2]: 34 + 40 = 74 su 75 (Prova fallita)
VALSTAF utilizza [Resistenza 2]: 3 + 40 = 43 su 75 (Prova fallita)
FEHRER utilizza [Potenza 2]: 63 + 40 = 103 su 75 (Prova riuscita)

VALSTAF [ retro locanda- stalle]Il calcio sporco di ferher è troppo forte perchè riesca a prenderlo, e la spinta farebbe perder per un attimo l'equilibrio al kazako, che quindi cercherebbe di controbilanciarsi allargando maggiormente lo scudo verso l'esterno sx, per far di controforza alla spinta data dal dragonico, poi cercherebbe di portare l'asse del corpo indietro inclinando di poco il busto per quel che basta perchè asse del corpo vada a ricercare maggiormente il centro e soprattutto il piede dietro che tenta di far scivolare un poco indietro, cercando ancora una volta pianta stabile più che altro per rinsaldare ulteriormente la posta ,e trovare appoggio. Aiutandosi con le ginocchia flesse cercherebbe di ritrovare la pianta del sinistro al terreno andato via dalla spinta più velocemente possibile data la situazione per ecuperare l'iniziale sbilanziamento e quindi lo svantaggio ( agilità +2/ resistenza+2) .Per ora cercherebbe di rimaner in piedi aiutandosi con la rotazione del busto in senso antiorario nell'allargare lo scudo verso sinistra per riprender asse ed equilibrio un gesto più istintivo che meccanico, portando il braccio destro nella controrotazione verso interno a sinistra mantenendolo all'incirca nella medesima posizione, con l'obbiettivo per ora di tenersi in equilibrio ...

VALSTAF utilizza [Agilità 2]: 90 + 40 = 130 su 75 (Prova riuscita)

VALSTAF Un po per caso, un po per fato, riesce in qualche modo a rimanere in piedi, a quel punto ora cercherebbe di continuare il movimento di arretramento iniziato prima per bilanciarsi, portando adesso del tutto asse e peso del corpo sulla destrosa arretrata mentre adesso sarebbe la mancina a andare a riportarsi prima a pari con la sorella, e poi nuovamente indietro cercando di guadagnare circa1 mt di distanza dall'avversario( agilità +2). Che poi continuerebbe riportando subito dopo anche la destra a pari gambe andando a ritirarsi su le ginocchia per riprender l'eretta posta. Gettando di lato il bastone il russo impreca a mezzi denti [ maledetto..] mugugna piegandosi per toccarsi la caviglia dolente imprecando contro il fu dragonico.. [ giochi sporco tu eh..] commenta cercando di massaggiarsi l'arto colpito( resistenza +2/ volontà +2) respira e a poco a poco il dolore scema via.. probabilmente gli ci rimarrà l'indolenzimnento della botta[ direi che dopo stasera paghi tu la birra fratello!] si slaccerebbe lo scudo dall'avambraccio osservando di sottecchi la sua reazione..

FEHRER [Locanda | Stalle] Valstaf si guadagna stoicamente ogni goccia di sudore vorrà imperlargli corpo e viso dopo la riuscita del suo riequilibrarsi. Gli dà il tempo e il modo di riprendere fiato, certo non incalzando l'avversario, e, quando il Russo getterà via il bastone, annunciando il termine della contesa, lo Scandinavo farà altrettanto, sorridendo divertito alle sue parole dal tono secco. ''Giusto un po'''. Scioglie i lacci ch'assicurano lo scudo dal braccio sinistro, fissandolo con gesta conosciute e sicure alla schiena, lo stesso cuoio che s'intreccerà al busto del Fantasma Nero, e indica col mento i ceppi poco lontani, senza dismettere l'espressione ben poco seria. "...ma mi sembrava più rapido ed efficace farti male da me, piuttosto che carezzarti con quelli. La prossima volta useremo armi vere, non balocchi". Nella voce del vecchio Alfiere v'è un che di minaccioso e, dunque, il suo seguente tendergli la mano vorrebbe distendere quella tensione che la battaglia e i lividi creano. Il polso destro dell'uomo dell'Armrinn attende d'essere stretto come nel passato, e gli occhi del Leone brillano d'una promessa antica e recente. "Un giorno tu guarderai le mie spalle, e io guarderò le tue. E quel giorno è più vicino di quanto crediamo". [...] "Vieni, Fratello. Ti offro da bere".

VALSTAF [ retro locanda- stalle] Mette a terra lo scudos eguendo con lo sguardo ferher e i suoi movimenti scuotendo di lieve la testa con espressione perplessa..quindi alkza le spalle scrollandole con noncuranza [ un po? solo quanto serve..] adduce ribattendo mentre torna verso di lui trattenendo il dolo. poi ne ascolta la successivae il viso si apre in un mezzo sorriso affilato sghembo dando al fu alfiere uno occhiata complice[ con armi vere.. eri a fette al primo colpo fratello.. ma va bene... val bene qualche taglio se fa esperienza a farne il doppio ai nemici ] occhi che si abbassano sulla destra sua tesa alla quale farebbe eco la propria che afferra non la mano ma gia l'avambraccio dell'altro dandovi una forte stretta [ su questo hai ragione] potrebbero trovare a combattere molto presto, forse prima di quanto credono. Lo seguirebbe all'interno della locanda e solo dopo il primo passo il russo si ferma e si volta verso di lui dando un unico..[ bentornato nella Libertà fratello..] come unico aggiungere al filo intessuto in precedenza da lui stesso. per poi seguirlo nella sala comune, la birra rossa di filippa allevia tutti i lividi.. anche quelli invisibili.
Valstaf
00sabato 12 luglio 2014 16:22
Re:
Fehrer, 12/07/2014 15:47:

Commento:

Grazie al mio (sfigato) compagno di dadi.




Puoi dirlo forte fratello! [SM=g27814] [SM=g27814] Acc ma non è che è qualcuno che me l'ha gufata? [SM=g27832] [SM=g27832] [SM=g27832] [SM=g27832] [SM=g27832]

Farsi prender a botte da te è cmq un piacere alla prossima!:)
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:16.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com