Eridu

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BRESCIAGGHER
00domenica 15 febbraio 2004 11:15
Eridu, era una sorta di città laboratorio, il luogo della creazione. Una città di pionieri venuti dallo spazio. Nell’Enuma Elis, vi è l’inizio di una storia che narra di come Marduk, sceso dal cielo vi costruì la prima città:

Enuma Elis
“…Nessuna casa, nessuna dimora degli Esseri Celesti in un luogo sacro, era stata eretta, nessun giunco era spuntato, nessun albero è stato creato, nessun mattone era stato posto, nessuno stampo per mattoni costruito, nessuna casa era stata eretta, nessuna città era stata costruita, nessuna città era stata creata, nessuna creatura vivente era stata posta al suo interno… Poi Eridu fu costruita, la casa degli Esseri celesti fu costruita, fu costruita la città sacra, la chiamarono “gioia dei loro cuori”. Poi vennero creati gli Anunnaki, furono creati uguali, poi vennero creati gli uomini…”

Questa narrazione costituisce un mito dell'origine; narra la creazione della prima città del mondo, riferendosi ad un luogo sacro ad una città particolare, Eridu. Da quel momento gli Esseri Celesti dimoreranno sulla Terra.
Dopo essersi insediato sulla Terra, Marduk da vita agli Anunnaki e di seguito agli esseri umani.

Eridu è l'antico nome attribuito ad un sito ora conosciuto come Abu Shahrein. Eridu significa “gioia del cuore”. I sumeri lo scrivevano con il segno “NUN” che si presenta come una sorta di missile. La posizione geografica di Eridu è un'unica. È uno dei siti più a sud dell’attuale Irak, proprio al limite della pianura alluvionale, molto vicino alle zone paludose: zone di transizione fra terra e mare, con i loro mutevoli corsi d'acqua, le loro isole e i fitti canneti. Allo stesso tempo il deserto occidentale, che si estende per centinaia di chilometri, nient'altro che dune di sabbia distese desolate disseminate di rocce, è abbastanza vicino da costituire una minaccia per il sito invadendolo con la sua sabbia. Questa locazione faceva sì che Eridu avesse accesso immediato a tre ecosistemi del tutto diversi, la pianura alluvionale, il deserto e le paludi, e alle loro diverse economie: l'agricoltura, la pastorizia nomade e la pesca.

Il testo che è stato citato inizialmente proviene da una tavoletta Cuneiforme risalente al periodo neobabilonese. Il suo ritrovamento avrebbe presso le rovine di Sippar, ad opera Hormuzd Rassam; forse apparteneva alla collezione di un culto sacerdote, essendo scritto sia in sumero che in babilonese. La tradizione che vuole Eridu come la città più antica risalente ai primissimi testi scritti, alla fine del quarto millennio a.C.
Ma una tavoletta che riporta la lista dei re sumeri comincia con queste parole: “…Quando la Regalità discese dai cieli, Eridu divenne la sede della Regalità. Aulim regno per 28.000 anni come sovrano; Alalgar regnò 36.000 ann. Dopo tale regno Eridu venne abbandonata e la sua regalità trasferita Badtibira…” L’antichità di Eridu faceva parte della conoscenza tradizionale tramandata nel tempo fino ad essere considerata una realtà, che gli studiosi del mondo occidentale fanno fatica a digerire.
dipi14
00lunedì 16 febbraio 2004 13:07
xokx
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