Ciclismo: trovato morto Marco Pantani

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nickturbine
00domenica 15 febbraio 2004 10:27


(ANSA) - ROMA, 14 FEB - Marco Pantani e' stato trovato morto questa sera in un residence di Rimini. Il cadavere del ciclista e' stato trovato in una stanza del residence 'Le Rose' di Rimini. Sono stati i gestori dello stesso residence a dare l'allarme. Sul posto si trovano gia' uomini della squadra mobile della Questura di Rimini ed e' atteso a momenti l'arrivo di un medico legale. Restano per il momento sconosciute le cause del decesso.

nickturbine
00domenica 15 febbraio 2004 10:28
Morto Pantani: Bossi, 'e' un grande dolore'

(ANSA) -SCHIO (VICENZA), 14 FEB -Il leader della lega, Umberto Bossi, ha accolto la notizia della morte di Pantani con sbigottimento:'Si e' fatto morire', ha detto. Bossi era sinceramente costernato per la notizia datagli dall'Ansa. 'Tanto era forte - ha sottolineato - quanto era debole dal punto di vista psicologico'. Per il ministro delle Riforme 'e' un grande dolore. Incarnava il mito dell'uomo solo, la speranza degli uomini di alzarsi in volo: quando l'hanno colpito si e' piegato'.

nickturbine
00domenica 15 febbraio 2004 10:28
Morto Pantani: vicino al corpo trovati ansiolitici

(ANSA) - RIMINI, 15 FEB - Il corpo di Marco Pantani e' stato trovato a terra, di fianco al letto, poco distante da una confezione di ansiolitici. Altre confezioni, alcune piene, altre mezze vuote, sono state ritrovate al piano inferiore del piccolo residence. Lo ha detto il Pm di Rimini Paolo Gengarelli, che ha fatto il primo sopralluogo con il medico legale. La morte del Pirata risalirebbe alle 17. Il magistrato non si e' sbilanciato sulla causa del decesso: l'autopsia dovrebbe svolgersi lunedi'.
nickturbine
00domenica 15 febbraio 2004 10:30




14 febbraio 2004
Addio Pirata!
'Quando partiva in salita nessuno riusciva a resistergli ed aveva riportato l'amore per il ciclismo lungo le strade del Giro, nei bar e aveva esaltato falangi di tifosi di tutte le età. Per la prima volta da tempo un italiano era ritornato ad essere protagonista al Tour'



MILANO - Il primo ricordo che ci ritorna in mente è il Mortirolo, un camoscio che zampettava su una salita impervia, tra due ali di folla che si chiedeva chi fosse, era sbucato all'improvviso, in quel Giro del 1994, dove aveva trionfato a Merano e quel giorno all'Aprica, da quel momento il suo personaggio aveva iniziato a crescere fino a divenire una leggenda vivente.


La bandana che portava in testa e l'orecchino gli avevano portato in un amen il soprannome di Pirata, e un po' il suo aspetto lo ricordava. Nativo di Cesenatico, nel 1995 al Tour aveva trionfato all'Alpe D'Huez, la cima che significava la laurea, uno scalatore così non si vedeva da tempo immemorabile, le sue progressioni erano irresisitibili, aveva una marcia in più degli altri, nessuno poteva resistergli, lui scatto dopo scatto avrebbe annientato chiunque. E prorpio in quella bollente giornata di luglio aveva lasciato ad un minuto e ventuno secondi Miguel Indurain, che allora sembrava essere imbattibile.


Si ripeté nel 1997 lasciandosi alle spalle Ian Ullrich, ma l'anno d'oro è stato il 1998 quando mise a segno la doppietta che solo a pochi campioni è riuscita nella carriera: arrivare in maglia rosa a Milano e in maglia gialla sui Campi Elisi. L'apoteosi.


A Piancavallo diede la prima scossa, rimontando e poi staccando Pavel Tonkov, mi ricordo davanti ad una vetrina ad assistere a quella clamorosa scalata, sembrava avesse il turbo, e con me c'erano un'altra decina di persone che facevano un tifo da pazzi, per strada. Questo aveva fatto Pantani, riportato la gente a seguire il ciclismo in qualunque posto, a parlare di quello sport come non si faceva dai tempi di Bartali e Coppi.


A Selva di Val Gardena aveva lasciato la vittoria a Guerini con quella bontà d'animo e la semplicità che lo contraddistingueva, poi a MonteCampione la seconda botta a Tonkov, irrimediabilmente staccato. Un trionfo.


Poi il Tour, e gli appassionati davanti al televisore ogni pomeriggio, se pensiamo che fino a poco tempo prima era stata abolita la diretta della corsa francese...Ed allora al bar sulla spiaggia, via alle discussioni ed alle urla ogni volta che il Pirata si alzava sui pedali, una clamorosa corsa sui tornanti che portavano a Deux Alpes e la maglia gialla a Parigi, momenti indimenticabili, gioie che pochi, e poche volte nella vita riescono a provare.


Ma la vita si sa porta sorprese ad ogni angolo, così l'anno dopo al Giro d'Italia venne espulso per il suo tasso di ematocrito troppo elevato, dopo un controllo a sorpresa, e quell'episodio ha cambiato la sua vita, il suo umore, e ha imboccato la strada che lo ha portato questa sera nel residence di Rimini dove la parola fine è stata scritta sulla sua vita.


Ebbe ancora un paio d'acuti al Tour del 2000, al Mont Ventoux e a Courchevel, ma ormai era diventato triste, la tipica giovialità romagnola si era persa, e lui aveva cominciato ad isolarsi. Ancora lo scorso anno ci aveva provato, a rientrare in corsa, ma non era più lui, ma ben al di là del fatto sportivo, proprio come uomo. E questa sera, la sera di San Valentino, quando gli innamorati festeggiano, lui ha salutato la vita. Ancora non si hanno notizie sull'accaduto, l'unica certezza è che non si tratta di morte violenta. Noi vogliamo ricordarlo sui pedali che scatta di continuo e fa il vuoto dietro di sé, mentre urliamo in mezzo a tanta altra gente, felici per le sua vittoria.


Addio Pirata e grazie per i momenti di gioia collettiva che ci hai fatto vivere.


(R.P.)

http://sport.libero.it/
luce123
00lunedì 16 febbraio 2004 10:07
è UNA NOTIZIA CHE HA SCONVOLTO LO SPORT ITALIANO [SM=g27813] [SM=g27813]
ONORE AD UN GRANDE UOMO....:smstretti

MARCO sarai sempre nei nostri cuori...:giao:

[Modificato da luce123 16/02/2004 10.08]

[Modificato da luce123 16/02/2004 10.08]

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