Seba87
00giovedì 19 ottobre 2006 19:03
Oasis receive Outstanding Brit Award
The band will be honoured next February
Oasis are to be awarded the Outstanding Contribution To Music gong at next year's BRIT Awards.
The band will receive the honour during the ceremony at London's Earl's Court venue on February 14.
BPI Chairman Peter Jamieson said: "Oasis set the standard for many of the young rock bands who are currently enjoying success in the UK charts. As the BRIT Awards goes live for the first time in nearly two decades, it is appropriate that we should honour one of the most exciting live acts the UK has produced."
Previous recipients of the Outstanding Contribution Award include The Beatles, U2, Paul Weller, Tom Jones, Sting, David Bowie, Fleetwood Mac, Eurythmics and The Who.
Oasis have previously picked up BRITs in 1995 for Best British Breakthrough Act and in 1996 for Best British Album for '(What's The Story) Morning Glory?', Best British Group and Best British Video for 'Wonderwall'.
The band, who in last year's Guinness Book Of World Records were declared to be the Most Successful Act of the Last Decade in the UK, are due to release their greatest hits collection 'Stop The Clocks' on November 20. The album will be preceded by an EP of the same name the week before.
Meanwhile, for the first time in its history, the BRIT Awards will feature a live vote for the Best British Single category.
Viewers will be able to vote for their favourite of the five shortlisted singles, with the winner announced at the end of the show.
The nominations for the 27th BRIT Awards will be unveiled at the Hammersmith Palais in London on January 16, 2007.
Angy23
00domenica 11 febbraio 2007 18:53
Nella sua unica intervista pre-Brits, Noel Gallagher degli Oasis è più acido che mai a preposito dei suoi rivali pop. Parla con Neil McCormick sulla fama, il denaro, il cambiare il mondo del pop - e il suo fastidioso fratellino.
Noel Gallagher ha quattro Brit Awards, benché non sappia dove siano. "Di solito sono in uno stato così euforico dopo aver avuto un premio che li do al primo che passa - il cameriere che arriva con un uovo di quaglia 'Ecco, tienitelo.' "
Ai Brit 2007 il prossimo mercoledì, gli Oasis vinceranno il premio per il Contributo Straordinario (come cavolo si dice in italiano??). Nella sua sola intervista prima della cerimonia, comunque, lo schietto leader della bandnon si dimostra un grande rappresentante della causa.
"E' uno show TV, no? E' il grande incontro per le major. Io adoro le cerimonie. Puù venir fuori una notte colossale, mai premi in sé non significano veramente niente.
"Non è come quando vinci un Oscar, e puoi farti pagare 40 milioni di dollari per il tuo prossimo film. Il prezzo dei biglietti non si alzerà improvvisamente ai concerti degli Oasis. Anche se non è una brutta idea!"
Le ragioni di Gallagher per accettare l'award sono decisamente concrete. "Continueranno a chiedercelo ogni anno. Quindi lo prendiamo adesso, quando siamo sulla trentina, o aspettiamo fino a quando sembreremo uno dei Pink Floyd?
"Con il massimo rispetto per i Duran Duran, Eurythmics, Bob Geldof e i Bee Gees, quando l'hanno avuto, la loro stella è tramontata considerabilmente. Abbiamo avuto due singoli numeri uno l'anno scorso, (non son sicura) ce la giochiamo con i ragazzi giovani, abbiamo ancora un bell'aspetto."
E' divertente sentire le dichiarazioni introduttive di Gallagher con "col massimo rispetto" quando non ne mostra assolutamente. Resta fiduciosamente mordace riguardo i vecchi avversari come il frontman dei Radiohead Thom Yorke, il cui tetro album solista elettronico l'ha visto venire nominato per il Best British Male.
"Thom Yorke si è seduto al piano cantando 'Questo è fottuto' per mezz'ora. Lo sappiamo tutti, Mr Yorke. Chi vuole cantare le novità? Non importa per quanto tempo stai lì seduto giocherellando, dicendo 'Siamo tutti condannati', alla fine la gente vorrà sempre sentirti cantare Creep. Riciàpet (in dialetto bresicano: riprenditi Laughing )"
Anche gli amici e gli alleati entrano nel marchio dello zimbello brevettato da Gallagher: "E' lo stesso con gli U2. Suonate One, chiudete quella cazzo di bocca riguardo l'africa."
E per quanto riguarda le questioni di famiglia: "I capelli di Liam sono davvero linghi al momento. Sembra un pazzo, il che in effetti è vero. E' ancora un ragazzo molto stupido. Parla col culo 23 ore al giorno. E' come uno sketch nel Fast Show. Dici 'Hey Liam, che ne dici di mettere un coro in quella canzone?' 'Geniale, yeah, un fottuto coro, amico. Mitico.' Poi qualcuno dirà, 'Coro? E' un po' pomposo, no?' 'Yeah, no, i cori sono merda, amico, fottuta spazzatura.' Quindi ti puoi divertire abbastanza con Liam in studio."
Con il suo sorriso geniale e dall'occhio increspato (?) e la sua pronuncia ingannevole Nord-comica, Noel sembra avere talento per dispensare insulti senza in realtà causare un'offesa.
Forgiato in un ambiente turbolento, da classe operaia, è ostinato come se fosse tra i suoi amici al pub. Approcciabile dalla nascita, e non incline a prendersi troppo sul serio, per una rock star del suo rilievo, è quasi completamente senza arie e abbellimenti.
"Mi piace tenerlo reale. Liam lo considera surreale, e da qualche parte tra i due, andiamo d'accordo."
Con il loro atteggiamento da spacconi e le canzoni monumentalmente orecchiabili, gli Oasis erano un fenomeno negli anni '90, trascinando il rock britannico fuori dalla depressione.
Forse insaspettatamente, è l'impatto culturale del gruppo che Noel cita come suo contributo straordinario. "Abbiamo ispirato un sacco di ragazzi a comprarsi una chitarra e andare in una band, prima di tutto.
Guardate tutte le band candidate per dei premi ai Brits:Arctic Monkeys, Kooks, Kasabian, oserei dire che ogni nuova band che conta negli ultimi anni ha citato gli Oasis come loro influenza.
"Prima che arrivassimo, il successo era una brutta parola. Abbiamo tipo rinvigorito l'ambizione. Per quanto cazzuto fosse il messaggio, guardando indietro ora, era 'Le cose fanno schifo, quindi potremmo anche celebrare qualcosa - celebriamo l'essere giovani'
"C'era un'euforia nella musica e nel modo in cui veniva trasmessa e, quando la folla cominciò ad ingrandirsi, si teneva viva da sola fino a quando diventò meno sul gruppo e più sull'essere con tutte quelle persone, saltando su e giù, ubriachi di musica"
Sostenitore com'è delle giovani band (che sono raramente soggette alle strigliate riservate per i suoi contemporanei), lui non è completamente convinto della nuova alba del Britpop.
"Non direi che è un periodo d'oro per la musica inglese. E' un periodo un po' marrone. Ci sono un sacco di bei pezzi alla radio, ma non sembra esserci qualcosa che li avvolga e tenga tutto insieme.
"I giovani appaiono energici (nel senso del vestire), jeans stretti, grosse acconciature, cravatte e giacche, che è solo metà della battaglia. E' mandato giù dal fatto che tutto sono troppo eclettici. E' come 'Yeah, amico, adoro i Bloc Party emi piace davvero anche il nuovo album di Jay Z, e quel Devandra Banhart - genius.' Qui c'è la morte del cool. Non puoi essere un mod e un rocker. Devi scegliere da che parte stare"
Per un rock-and-roller così intelligente e bellicoso, i valori di Gallagher sono stranamente conservatori. "Non sono mai stato interessato a spingere in avanti la musica.
"La vita è così caotica negli Oasis, comunque, che non so mai chi c'è nella band questa settimana. Non voglio essere anche sperimentale - 'Proviamo questo in uno stile punk cybersonico urbano.' No, dateci un amplificatore Marshall e quella chitarra. So dove sono con quello, grazie mille"
Che è il perché gli Oasis, per tutti i cambiamenti di line-up, per tutte le iniziali promesse quali il più eccitante fenomeno musicale dai Beatles, sono essenzialmente rimasti invariati lungo gli anni, aderendo alla semplice filosofia che si riassume in "Non puoi discutere con un buon pezzo"
Istintivamente contrario all'autoanalisi, Gallagher descrive lo scrivere canzoni come "una chiamata" e dice: "Quando invecchio, non inseguo aggressivamente le canzoni. Tutte quelle grandi appaiono soltanto."
Afferma di non pensare molto al significato delle parole, nondimeno riconosce dei temi ricorrenti - "fuga, amore e speranza". E' solo l'assoluta qualità della scrittura di Gallagher che impedisce agli Oasis di scivolare nell'estraneità, o di atrofizzarsi creativamente nella moda dello Status Quo. Anche se ci sono arrivati sicuramente vicino.
Nonostante la sua aspra critica a tutti e svariati, Gallagher ammette di buon grado di aver smarrito la sua cara freddezza, credibilità e creatività "un paio di volte"
"Il primo segno è quando i vestiti cominciano ad andar male. Alla fine degli anni '90 - cappotti di pelliccia e fottuti occhiali da sole. Avevo una Rolls Royce che non potevo guidare. Ricordo che pensavo 'Ho solo firmato quattro anni fa - come sono finito con una di queste?' (qui sinceramente non ho capito molto bene cosa intende...)
"Ma sono contento che che sia andata così. Lo volevamo, e abbiamo spinto fino al punto che non poteva ingrandirsi di più, non poteva impazzire ancora, non potevi avere altra pelliccia in questo cappotto se avessi provato, gli occhiali non potevano essere più riflettenti, sono riflettenti all'interno.
"Poi c'è stato una specie di passo indietro e s'è detto 'Questa è una cazzata, sono diventato una roba da ridere' - se solo nella mia camera da letto"
Nonostante le tensioni del suo rapporto con Liam, insiste che gli Oasis non si scioglieranno mai. "Se non fossimo stati parenti, gli Oasis sarebber ofiniti dopo un paio di dischi.
Ma ho sempre dovuto sorbirmi Liam. C'è sempre Natale e le feste di compleanno dei bambini. E, per quanto male possa a volte essere stare nella band insieme, penso che sarebbe stato peggio per entrambi a non lavorare assieme. E non so perché lo dico, perché in teoria sarebbe una beatitudine, ma mi pare di sapere che ,in fondo, non funzionerebbe."
Questo è il perché il suo a lungo proposto album solista non è vicino ad uscire.
"In qualche modo non mi vedo al Borderline che suono un'armonica a bocca a 150 persone di mercoledì. Ogni volta che scrivo una canzone, le immagino in stadi di calcio con un sacco di gente che va fottutamente fuori di testa. E questi sono gli Oasis."