A grande richiesta di Wal
Mi vergogno di essere
italiano e cristiano
Alex Zanotelli
E' agghiacciante quello che sta
avvenendo sotto i nostri occhi in questo nostro
paese.?I campi Rom di Ponticelli (Na) in fiamme, il
nuovo pacchetto di sicurezza del ministro Maroni, il
montante razzismo e la pervasiva xenofobia, la caccia
al diverso, la fobia della sicurezza, la nascita delle
ronde notturne offrono una agghiacciante fotografia
dell'Italia 2008.?«Mi vergogno di essere italiano e
cristiano», fu la mia reazione rientrato in Italia da
Korogocho, all'approvazione della legge Bossi-Fini
(2002). Questi sei anni hanno visto un notevole
peggioramento del razzismo e xenofobia nella società
italiana, cavalcata dalla Lega (la vera vincitrice
delle elezioni 2008) e incarnata oggi nel governo
Berlusconi (posso dire questo perché sono stato
altrettanto duro con il governo Prodi e con i sindaci
di sinistra da Cofferati a Dominici...). Oggi
doppiamente mi vergogno di essere italiano e
cristiano.?Mi vergogno di appartenere ad una società
sempre più razzista verso l'altro, il diverso, la
gente di colore e soprattutto il musulmano che è
diventato oggi il nemico per eccellenza.?Mi vergogno
di appartenere ad un paese il cui governo ha varato un
pacchetto-sicurezza dove essere clandestino è uguale a
criminale. Ritengo che non è un crimine migrare, ma
che invece criminale è un sistema
economico-finanziario mondiale (l'11% della
popolazione mondiale consuma l'88% delle risorse) che
forza la gente a fuggire dalla propria terra per
sopravvivere.?L'Onu prevede che entro il 2050 avremo
per i cambiamenti climatici un miliardo di rifugiati
climatici. I ricchi inquinano, i poveri pagano. Dove
andranno? Stiamo criminalizzando i poveri??Mi vergogno
di appartenere ad un paese che ha assoluto bisogno
degli immigrati per funzionare, ma poi li rifiuta, li
emargina, li umilia con un linguaggio leghista da far
inorridire.?Mi vergogno di appartenere ad un paese che
dà la caccia ai Rom come se fossero la feccia della
società. Questa è la strada che ci porta dritti
all'Olocausto (ricordiamoci che molti dei cremati nei
lager nazisti erano Rom!). Noi abbiamo fatto dei Rom
il nuovo capro espiatorio.?Mi vergogno di appartenere
ad un popolo che non si ricorda che è stato fino a
ieri un popolo di migranti («quando gli albanesi
eravamo noi»): si tratta di oltre sessanta milioni di
italiani che vivono oggi all'estero. I nostri migranti
sono stati trattati male un po' ovunque e hanno dovuto
lottare per i loro diritti. Perché ora trattiamo allo
stesso modo gli immigrati in mezzo a noi??Cos'è che ci
ha fatto perdere la memoria in tempi così brevi? Il
benessere??Come possiamo criminalizzare il clandestino
in mezzo a noi? Come possiamo accettare che migliaia
di persone muoiano nel tentativo di attraversare il
Mediterraneo per arrivare nel nostro "Paradiso"? E' la
nuova tratta degli schiavi che lascia una lunga scia
di cadaveri dal cuore dell'Africa all'Europa.?Mi
vergogno di appartenere ad un paese che si dice
cristiano ma che di cristiano ha ben poco. I cristiani
sono i seguaci di quel povero Gesù di Nazareth
crocifisso fuori le mura e che si è identificato con
gli affamati, carcerati, stranieri. «Quello che avrete
fatto ad uno di questi miei fratelli più piccoli lo
avrete fatto a me».?Come possiamo dirci cristiani
mentre dalla nostra bocca escono parole di odio e
disprezzo verso gli immigrati e i Rom? Come possiamo
gloriarci di fare le adozioni a distanza mentre ci
rifiutiamo di fare le "adozioni da vicino"??Come è
possibile avere comunità cristiane che non si
ribellano contro queste tendenze razziste e xenofobe?
E quand'è che i pastori prenderanno posizione forte
contro tutto questo, proprio perché tendenze
necrofile??Come missionario, che da una vita si è
impegnato a fianco degli impoveriti della terra, oggi
che opero su Napoli, sento che devo schierarmi dalla
parte degli emarginati, degli immigrati, dei Rom
contro ogni tendenza razzista della società e del
nostro governo.?Rimanere in silenzio oggi vuol dire
essere responsabili dei disastri di domani.?Vorrei
ricordare le parole del pastore Martin Niemoeller
della Chiesa confessante sotto Hitler:?«Quando le SS
sono venute ad arrestare i sindacalisti, non ho
protestato perché non ero un sindacalista. Quando sono
venute ad arrestare i Rom non ho protestato perché non
ero un Rom.?Quando sono venute ad arrestare gli Ebrei
non ho protestato perché non ero un Ebreo… Quando alla
fine sono venute ad arrestare me non c'era più nessuno
a protestare».?Non possiamo stare zitti, dobbiamo
parlare,gridare, urlare. E' in ballo il futuro del
nostro paese, ma soprattutto è in ballo il futuro
dell'umanità anzi della vita stessa. ?Diamoci da fare
perché vinca la vita!???
24/05/2008