Addio, Hugo Chavez

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giambo64
00giovedì 7 marzo 2013 13:02
E' morto un grande uomo, artefice di un cambiamento straordinario in un continente che fino a pochi anni fa era dominato da giunte militari fasciste al soldo dei latifondisti e delle multinazionali, con sfruttamento indiscriminato delle terre e degli uomini.
Oggi praticamente tutto il Sud America ha visto la nascita di governi di sinistra spinti al potere dalle immense masse di poveri e sfruttati, svegliati da un eterno torpore soprattutto da Hugo Chavez, artefice in Venezuela di questa rivoluzione pacifica con un popolo che grazie a lui ha ricevuto condizioni di vita umane, con lavoro, assistenza medica e istruzione per tutti.
Hanno cercato in tutti i modi di farlo fuori, anche con un golpe nel 2002, ma la gente ebbe il coraggio di scendere in piazza e i fascisti furono costretti ad arrendersi.
Solo il cancro lo ha sconfitto, ma per i giusti la sua figura sarà sempre viva.
Vorrei proporre alla nostra giunta cittadina di dedicare il suo nome alla futura strada a mare in costruzione.
papupi
00giovedì 7 marzo 2013 13:13
R.I.P.
lordtiranus
00giovedì 7 marzo 2013 13:25
Addio Comandante!
¡Viva la vida, muera la muerte!
euge1893
00giovedì 7 marzo 2013 14:06
Chavez è stato il solito, patetico, dittatoruccolo sudamericano così ben impersonato da Woody Allen in uno dei suoi film più noti.
Mi rendo conto che in questi giorni chi alza la voce per mandare a fare in culo il prossimo viene visto con benevolenza, ma credo che le nostre strade dovrebbero essere intitolate a ben altri statisti.
giambo64
00giovedì 7 marzo 2013 14:57
Chavez è stato sempre eletto presidente in libere elezioni, certificate da molteplici centri di osservazione internazionali, tra i quali l'Unione europea e il Giappone.
Semmai lui è stato vittima di un golpe, per fortuna fallito grazie all'insurrezione popolare.
I dittatori non vincono le elezioni con poco più del 55% di voti, se fanno delle elezioni farsa ottengono dei plebisciti.
Prima di lui un altro uomo aveva vinto libere elezioni in sud America ed aveva portato speranza in Cile, Salvador Allende, poi deposto e ucciso dai fascisti di Pinochet.
Quella che seguì fu vera dittatura, non travisiamo la storia.
euge1893
00giovedì 7 marzo 2013 17:17
Se è per questo anche Hiltler nel 1933 prese il potere a seguito di elezioni regolarmente vinte.
Comunque se per te Chavez è un esempio di democrazia illuminata, tanto da meritare l'intitolazione di una strada, non so proprio che dirti: abbiamo sensibilità divergenti al riguardo.
giambo64
00giovedì 7 marzo 2013 17:54
Tralascio i paragoni sulla storia dei due personaggi, sarebbe inutile rimarcare le differenze per un esempio veramente fuori luogo.
Mi limito a farti notare che Chavez era stato rieletto regolarmente alla fine di ogni mandato e che anche l'opposizione ha ammesso le sconfitte in elezioni regolari, certificate da organismi internazionali al di là di ogni sospetto.
Ti faccio altresì notare che una sua proposta di modifica della costituzione sottoposta a referendum era stata respinta dalla maggioranza degli elettori, cosa questa che evidenzia la presenza di democrazia.
Ti risulta che qualche proposta di un dittatore sia stata respinta da un referendum?
Trammax
00giovedì 7 marzo 2013 18:49
Aggiungo: il fatto che il personaggio fosse inviso agli USA (e alle multinazionali del petrolio, che mal vedevano la possibilità sfumata di mettere le mani sui cospicui giacimenti venezuelani) non vuol dire automaticamente che fosse un dittatore.

Sotto questo profilo, gli USA sono gli ultimi a poter impartire lezioni: sono sempre intervenuti a sostenere i dittatori più brutali, da Fulgencio Batista ad Anastasio Somoza, da Augusto Pinochet al generale Videla ("E' un figlio di puttana, ma un nostro figlio di puttana" sostenava il "buon" Henry Kissinger), purchè fossero garantiti i loro interessi (il rame in Cile come il petrolio in Venezuela) e nessuno disturbasse il "loro cortile di casa" come consideravano l'intero subcontinente americano. [SM=g27996]

Chi vuole schiarirsi le idee può andare lunedì sera alle 17 alla Berio ad ascoltare la testimonianza di Hebe de Bonafini, rappresentante delle instancabili Madri di Plaza de Majo, le madri e vedove dei desaparecidos argentini, alcune ormai ottuagenarie.

Sono un pò stanco da farmi raccontare dagli stateghi di Washington e dai loro reggicoda europei chi sono i bravi e i cattivi. [SM=g27988]


(ispettore)
00giovedì 7 marzo 2013 20:08
non so
Non so molto di Chavez,sicuramente piaceva molto poco se non niente del tutto ai politici statiunitensi ed a molti imprenditori-non tutti,però,lo osteggiavano,tanto che un grosso industriale di origine italiana ne era amico-,però il Venezuela non è proprio un paradiso,c'è criminalità - come in altre parti del Mondo- e moltissimi vivono di furti e si uccidelagente per motivi molto futili. Che io sappia,il Venezuela anche prima non era un Paese povero,solo,la ricchezza così come le opportnità erano riservate ad una casta molto ristretta,adesso non so se la situazione sia cambiata significativamente. Davvero parecchi osservatori consideravano Chavez simile a Berlusconi,anche fisicamente!,
Trammax
00venerdì 8 marzo 2013 11:18
Ispettore, tutto il centro-sud America - Venezuela compreso - non è precisamente la Scandinavia, con poche eccezioni (Costarica)la storia di quei paesi è costellata di violenze. Solo che quando la scarsa trasparenza democratica riguarda paesi di provata fede occidentale o ben diposti ad applicare le ricette di quei galantuomini del FMI o della Banca Mondiale (come l'argentino Menem, reaponsabile del più spaventoso disastro economico che abbia coinvolto il suo paese) nessuno si sogna, almeno in occidente di fare le pulci, mentre i capi di governo di ascendenza "bolivariana" e non disposti a svendere le risorse del paese alle multinazionali diventano automaticamente "caudillos".
giambo64
00venerdì 8 marzo 2013 12:30
Chiaramente il personaggio Chavez va giudicato nel suo contesto, che non è quello europeo.
La povertà in Venezuela è realmente povertà, ovvero fame.
Fame frutto di un sistema tipico del sud America, con ricchi proprietari terrieri a capo di giunte militari fasciste.
Ha ragione Max, il cortile di casa americano è stato gestito con ogni genere di crimine contro l'umanità, pur di evitare nuove Cuba.
C'è da dire che dopo la caduta del muro la morsa è stata allentata, ed è venuta fuori la voglia di riscatto dei poveri.
Chavez ha il merito di aver aperto la strada.
Direi comunque che, come è giusto non generalizzare dicendo che è tutto buono, è anche giusto non generalizzare dicendo che gli americani sono solo cattivi, mettere sullo stesso piano Obama e Reagan è francamente fuori luogo.
Chavez ha commesso sicuramente errori, tra questi metto senza dubbio i buoni rapporti con l'Iran e con il suo leader.
Però rimane un dato fondamentale, la redistribuzione della ricchezza.
Un uomo che ha avuto il coraggio di togliere ai ricchi per dare ai poveri (poveri veri, ripeto), ha tutto il mio rispetto e la mia ammirazione.
euge1893
00venerdì 8 marzo 2013 15:12
oh vedo che il giudizio è un po' meno agiografico adesso [SM=g27988] .
Si vede che noi reggicoda dei brutti e cattivi statunitensi stimoliamo il ragionamento ed il senso della misura delle persone intelligenti come giambo.
lordtiranus
00venerdì 8 marzo 2013 15:26
Re:
Trammax, 08/03/2013 11:18:

mentre i capi di governo di ascendenza "bolivariana" e non disposti a svendere le risorse del paese alle multinazionali diventano automaticamente "caudillos".



Infatti così titola anche questo "articolo" del Corriere
Hugo Chávez, l'ultimo dei caudillos

Trammax
00venerdì 8 marzo 2013 16:21
E particolarmente stomachevoli anche i commenti all'articolo, degnissimi di questo "grande quotidiano", mentre l'articolo in sè riesce anche ad essere equilibrato, infatti non nega il fatto che le elezioni che lo hanno portato al potere non erano truccate, cosa non comune in quel continente.

P.S. Euge, quando ho citato i "reggicoda europei degli USA" non mi riferivo evidentemente a te, ma alle posizioni ufficiali espresse in sintonia con quel paese. [SM=g27988]
(ispettore)
00venerdì 8 marzo 2013 21:32
Debiti
Il problema è che gli USA,dopo aver dato un contributo determnante nella sconfitta del nazismo ,cosa che non era scontata,dato il vantaggio tecnologico dei tedeschi in fatto di armi,vuoi come numero di soldati e mezzi bellici,vuoi come l meno evidente,ma altrettanto determinante sostegno finanziario,hanno conquistato anche il diritto di contare molto nella politica mondiale.
Chavez è stato,temo fa,anche accusato di fare sparire gli oppositori oppure di farli uccidere sotto l'apparenza di fatti di criminalità comune,così come di inrattenere rapporti molto stretti con Putin
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