Re: Re:
Delirious Rose, 29.06.2013 17:15:
A parte che una IVG illegale è sempre pericolosa, a naso direi che i medicinali solitamente usati per stimolare il parto (ossitocina & co), farebbe l'affare. Come erbe, il famigerato infuso di prezzemolo, ma dev'essere ben dosato o il tuo personaggio ci rimette come minimo il fegato. Anche un cataplasma di argilla può sortire l'effetto (tempo fa lessi di una donna che, con questo metodo, evitò il raschiamento -l'aborto era naturale e ritenuto).
Per il quando, suppongo che gli effetti si vedrebbero qualche ora o qualche giorno dopo.
Quanto al come, secondo la mia esperienza personale (valida fino a 5-6 settimane, non di più e per un aborto spontaneo): inizierebbe con delle perdite marroni per un paio di giorni, seguito da una forte emorragia presentante grumi scuri. Il tutto, ovviamente, accompagnato da forti dolori addominali, simili a quelli da ciclo ma molto, molto più intensi (la prima volta stetti così male che ero più di là che di qua). Per cui l'amico farmacista potrebbe darle degli antidolorifici a questo punto, magari per via endovenosa per evitare rigetti (io vomitai le pillole ed espulsi le supposte). Alla fine, tutto passerebbe per una "mestruazione più abbondante del solito, particolarmente dolorosa ed in ritardo".
Nel caso in cui a questo punto il tuo personaggio fosse ricoverato, la procedura è la seguente: ecografia transvaginale per verificare che l'utero sia pulito e per verificare che non si tratti di una gravidanza extrauterina, ricerca delle beta all'arrivo in PS e ripetuta 48 ore dopo per sincerarsi che siano scese a dovere.
Anche io sono d'accordo sul fatto che un tipo d'aborto come descritto (piu' o meno naturale) dovrebbe avvenire verso le 5/7 settimane di gravidanza (2/3 settimane di ritardo sul normale ciclo mestruale).
I casi che conosco di aborti volontari al primo trimestre, ma dopo le 10 settimane, sono di persone che sono state ricoverate (credo un giorno) il tutto e' avvenuto chirurgicamente, la prima sotto anestesia totale e la seconda locale. Non ricordo nessuna delle due parlare di ossitocina o capsule.
Ho un dubbio sulla visita medica ed altre procedure in caso di aborto volontario: siccome prima delle 10 settimane c'e' un'altissima probabilita' di aborto spontaneo, una delle due persone, mi sembra aver accennato che, durante la visita col medico generico, le sia stato consigliato di ripresentarsi prima della fine del primo trimestre e nel frattempo di "pensarci su", quasi costringendola ad intraprendere un aborto chirurgico.
L'infuso di prezzemolo (soprattutto se la storia e' ambientata nel futuro) mi sembra una cosa improbabile.
Per quanto riguarda le capsule vaginali, da quel che ne so sono la prima scelta dei medici, in quanto meno drastiche delle flebo (almeno per in casi di parto indotto). Sono somministrate con intervalli di 4/6 ore fino ad un periodo di tre giorni (chi le prende deve stare 2 ore immobile, ma nel caso la determinata capsula non avesse fatto effetto, la persona puo' nuovamente alzarsi, camminare e comportarsi normalmente fino alla somministrazione della successiva).
Le flebo con l'ossitocina sono lasciate per ultime e si cerca di non esagerare, visto che il dosaggio non e' mai del tutto calcolabile e troppa ossitocina accelera le contrazioni provocando molto stess e dolore.
Molto dipende anche dalle tue scelte narrative e dalla situazione in cui si trovano i tuoi personaggi: le tempistiche di effetto delle capsule sono variabili e richiedono assistenza praticamente continua (non si sa mai per certa quale capsula sara' quella definitiva, potrebbe bastarne solo una e magari 12 potrebbero non essere sufficienti).
Da un certo punto di vista mi verrebbe da dire che, in una condizione estrema e clandestina se il farmacista avesse la possibilita' di accedere ad alcune fiale di ossitocina e non avesse tempo di assistere la ragazza, per dire, la vedesse in una sola occasione, o i due fidanzati non avessero il tempo materiale per stare dietro alle capsule, sarebbe proprio quella la scelta migliore (a livello di tempi e narrativa: un dolore straziante all'improvviso che dura una sola notte, potrebbe attrarre la compassione del lettore e sostenere il passo della storia).
Qui ritorniamo a tutto quello che ha gia' scritto Delirious Rose e, come dice bene lei, si parla di dolori fortissimi, arrivare quasi dal nulla, che potrebbero ricordare una mestruazione, ma che non lasciano nessuna tregua. Le contrazioni sono ravvicinate al massimo, provocando praticamente un unico dolore continuo e prendono tutto il corpo, non dando nemmeno la possibilita' di muoversi, ragionare o parlare.
Convalescenza: le perdite successive vanno da un minimo di 2/3 settimane ad un massimo di 8. Partono con delle perdite abbondantissime (2/3 volte piu' abbondanti di una mestruazione normale), ma poi diventano piu' leggere in meno di una settimana. Anche qui, nel caso di una ragazza che stia cercando di nascondere la cosa, si potrebbe parlare di lunghissimi e frequenti periodi in bagno o di lavatrici in continua attivita' che possano mettere in sospetto parenti e amici.
Se invece parliamo di una ragazza in fuga, potrebbe essere spesso molto pallida, debole, con profonde occhiaie ed il continuo bisogno di fermarsi a riposare.