05/05/2010 17.52
(foto: Ti-Press/Francesca Agosta)
Tigers ad un passo dalla finale.
I bianconeri soffrono 20 minuti poi reagiscono e controllano
Ottima prestazione di Abukar, decisivo nei momenti delicati del match.
di Mattia Meier.
I Tigers vincono e sono ad un passo dall'ennesima finale di questi ultimi anni. Ma quanta fatica per avere la meglio su un Basilea davvero ostico.
Whelton decide di inserire in quintetto Stein al posto dell'infortunato Mladjan e di tenersi l'energia di Efevberha dalla panchina. Con il doppio playmaker in campo i bianconeri partono bene trovando subito buoni tiri (9-4), poi però gli Starwings si svegliano.
Se Hollins sparacchia senza costrutto da ogni posizione, meglio fa invece Brown il quale con i suoi tiri da tre tiene a galla i suoi, mentre Sloan sotto il suo canestro fa piazza pulita (3 stoppate in dieci minuti). I Tigers si appoggiano allora ad un ottimo Abukar ma l'allungo non arriva nemmeno quando Whelton mette in campo Efevberha, e così un generoso fallo tecnico di Musard appioppato a Brown regala agli ospiti la possibilità di chiudere avanti la prima fazione (25-26).
Le cose per i padroni non vanno meglio dopo il mini-break; l'attacco si blocca producendo solo tanta confusione e uno contro uno a profusione, mentre in difesa sul pickandroll Sloan fa quello che vuole e con 9 punti tra il decimo e il ventesimo mette in seria difficoltà i lunghi luganesi, incapaci di trovare contromisure adeguate.
Gli Starwings provano così a scappare sfruttando anche il momento buono di Hollins (32-37 al 16'), ma Lugano, soprattutto con Brown, non molla e torna in parità a quota 41, prima di due fischi dubbi di Carlini agli svizzero-tedeschi che oltre a dare il +5 alla compagine di Koller manda su tutte le furie Joe Whelton.
Furia che deve essersi abbattuta pure sui giocatori negli spogliatoi, visto il piglio con cui Stein e compagni ritornano sul parquet. Non a caso i bianconeri ci mettono poco meno di due minuti per piazzare un 10-2 di parziale che li riporta avanti (51-48) e allo stesso tempo cambia l'inerzia dell'incontro.
Gli ospiti sotto i colpi del Lugano infatti poco a poco cedono, anche perchè la difesa avversaria non concede più nulla. Così dopo l'ultimo tentativo di resistenza (57-52 al 25'), gli Starwings crollano di schianto mentre i Tigers salgono decisamente di giri. E in quel momento la partita finisce; dal +5 il divario comincia ad allargarsi tanto quanto Abukar e Efevberha abusano della difesa basilese, e dopo un paio di giri d'orologio il 2-0 nella serie è cosa fatta per i vicecampioni svizzeri (69-53), tanto che nell'ultimo quarto Hollins (autore di una prestazione balistica a dir poco inguardabile) e compagni nemmeno provano ad abbozzare un tentativo di rimonta.
«Sono molto soddisfatto del nostro secondo tempo - spiega a fine match Joe Whelton - Ho sempre saputo che questa sarebbe stata una partita diversa rispetto alla precedente, e l'avevo detto anche ai ragazzi di aspettarsi una loro reazione dopo il -30 di sabato. D'altronde, come ho già avuto modo di dire, io ho grande rispetto per gli Starwings, una squadra che gioca sempre con grande grinta. Il primo tempo? Abbiamo avuto qualche problema difensivo, poi dopo la pausa ci siamo adeguati e tutto è andato meglio». Ed ora la quarta finale consecutiva per i Tigers è davvero dietro l'angolo.
by Corriere del Ticino.
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Il Lugano raddoppia alla... distanza.
I Tigers in gara 3 a Basilea cercheranno di sfruttare il primo match-ball a disposizione.
Coach Joe Whelton: ‘Nei primi due quarti abbiamo concesso troppo, poi c’è stata la giusta reazione’.
di Dario Bernasconi .
Il Lugano fa sua gara 2, dopo un primo tempo di porte aperte e una ripresa che non ha lasciato scampo agli avversari. Infatti i ragazzi di Whelton hanno subito costantemente per quasi tutti i primi due quarti, con allunghi, è vero, ma prontamente rintuzzati da Sloan e compagni. Complice una difesa lenta, sempre in ritardo sui vari Brown e Sloan. Ma, come spesso accade, il tè fa miracoli e al ritorno in campo si è visto il vero Lugano: un micidiale 12-2 piazzato in entrata di terzo quarto, ha dato subito l’impressione che sarebbe stato l’inizio della fine per i basilesi. E così è stato. Mentre in attacco il trio Stockalper, Abukar ed Efevberha facevano faville, in difesa tutti collaboravano ad affondare le iniziative avversarie: eloquente il parzialone di 31-10 che ha mandato al tappeto Hollins e compagni. Nell’ultimo quarto il Lugano ha avuto solo il compitino da svolgere, vale a dire ha controllato il gioco, allungando fino a +22 a una manciata di secondi dalla fine.
«Sono contento della prestazione dei miei per quanto proposto nel secondo tempo – commenta l’allenatore Joe Whelton –. Nei primi due quarti abbiamo concesso troppo agli avversari e non mi sono piaciuti i rimbalzi che abbiamo lasciato agli altri».
2 a 0 è un bel margine. «È vero, ma bisogna fare tre punti per arrivare in finale e dobbiamo provarci subito già sabato in trasferta».
Dal canto suo Koller non si lamenta troppo: «I ragazzi sono questi e quindi, senza Hasquet e McCrory perdiamo due rotazioni importanti».
Due tempi dalla faccia diversa? «Il Lugano ha cominciato a correre e quando corre è impossibile resistere. Cercheremo altre strategie in casa, dobbiamo cambiare l’inerzia della serie».
Effettivamente va detto che il Lugano ha fatto una partenza lenta, ma ha avuto ottime percentuali al tiro. Purtroppo ha concesso un mare di rimbalzi offensivi a Delic e compagni che non si sono fatti pregare.
Un parzialino di 6 a 0 ha dato un esiguo vantaggio ai bianconeri, 21 a 15, prontamente recuperato da un ottimo Brown. Il secondo quarto è stato molto favorevole agli ospiti, con alcune fischiate dei grigi che non sono state capite da nessuno, come un fallo tecnico a Brown per nulla trascendentale. Fatto è che gli Starwings hanno tenuto il vantaggio attorno ai 5 punti, chiudendo sul 41 a 46 il quarto e il primo tempo.
Poi, come detto, i Tigers si sono finalmente vestiti da tigri, anziché porgere l’altra guancia, e hanno fatto a fette i basilesi. Senza trovare il canestro per quasi 4 minuti, Sloan (0 punti nel secondo tempo) e compagni sono via via spariti dal campo. Il Lugano è salito prima a + 5, 55 a 50 al 3’ per piazzare poi un 11 a 0 che ha praticamente chiuso la gara. Un Lugano che comunque ha concesso un po’ troppo alla squadra di Koller, anche se bisogna dire che, mentalmente, per una squadra con una ridotta esperienza, si può pagare lo scotto di una gara 1 vinta con 31 punti di scarto. Sabato a Basilea i luganesi scenderanno in campo per sfruttare il primo dei tre match-ball.
by LaRegione Ticino.