33^ di Campionato 2009/10 : SAV Vacallo - FR. Olympic : 75 - 70 .

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00lunedì 19 aprile 2010 22:45
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00lunedì 19 aprile 2010 23:11




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(foto Keystone)


Ottima conclusione di regular season.


Nei playoff il derby sarà tra SAV e SAM, Lugano con il Ginevra.



Nessun problema per i Lugano Tigers nella 33a e ultima giornata del campionato di DNA maschile. All'Elvetico i bianconeri, con una gran difesa di squadra (in particolare delle guardie, Stockalper e Mladjan), hanno affondato gli Starwings (che la prossima settimana sfideranno in finale di Coppa a Friborgo la SAV) con il punteggio di 93-66. Gli uomini di Whelton hanno iniziato a prendere il largo prima della pausa principale, trascinati da un Efevberha immarcabile.

Impresa della SAM Massagno, che ha espugnato il campo del Monthey per 82-75 dopo un inizio folgorante (9-26 dopo 10'). Con questi 2 punti i biancoblù tornano 7i e nei playoff affronteranno dunque la SAV Vacallo, pure vincitrice. Partiti male (36-42 alla pausa) contro il Friborgo, i gialloverdi hanno recuperato nella seconda parte di gara e, concedendo solo 28 punti, alla fine si sono imposti per 75-70. Gli altri accoppiamenti dei quarti sono: Lugano-Ginevra Devils, Friborgo-Monthey (chi passerà sfiderà la vincitrice del derby ticinese) e Birstal-Nyon.


by RSI




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00lunedì 19 aprile 2010 23:11




(foto Ti-Press)






Bel colpo, tre ticinesi ai playoff .




La SAM però perde Fitzgerald (infortunio), che non verrà sostituito.

Dopo trenta giornate si è conclusa la stagione regolare - Il Ticino conferma la forza del basket nostrano qualificando tutte e tre le ticinesi per i playoff.
Nei quarti che inizieran­no il 17 aprile sarà derby SAV-SAM, Lugano con i Devils .
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di Mattia Meier.



Terminata la stagione regola­re, per il basket di casa nostra è il momento di tirare alcune som­me. Le trenta giornate dei tre tur­ni preliminari hanno confermato la forza della pallacanestro tici­nese; Lugano e Vacallo, rispetti­vamente primo e secondo, in vet­ta alla graduatoria, poi la SAM settima. Tre squadre su tre qua­lificate per i playoff, un bel colpo, non c'è che dire.
Un colpo che cade nell'anno del­le «frontiere aperte», una decisio­ne della Lega nata dall'idea di ele­vare il livello della pallacanestro elvetica. Ma dopo 30 turni di «re­gular season» si può affermare che ad aumentare è stato più il li­vello di difficoltà del campiona­to, con quattro-cinque squadre potenzialmente in grado di am­bire al titolo (gli anni passati soli­tamente erano due-tre), che quel­lo del basket svizzero inteso co­me miglioramenti da parte dei giocatori dal passaporto rosso­crociato.
Sì perchè a parte i soliti noti (stia­mo parlando dei vari Mladjan, Stockalper, Vogt e via dicendo) e qualche piacevole sorpresa (Pet­kovic, Kazadi) i «nostri» si sono visti spesso portare via minuti da giocatori che dalla loro avevano solo la scritta USA sul passaporto piuttosto che un bagaglio tecni­co nettamente maggiore. E la sta­tistica sulla ripartizione del mi­nutaggio di gioco, la quale dice che nessuna squadra del nostro campionato ha concesso più del 50% dei minuti disponibili agli svizzeri (Friburgo è la migliore con il 46.5 % concesso, Lugano 31.5%, Vacallo 20.8% e SAM 7.3%), fa capire come la via intra­presa dai dirigenti non sia forse quella giusta, soprattutto se lo scopo è vedere crescere e miglio­rare giocatori indigeni.
Intanto però, tra due settimane iniziano i giochi che contano. E il Ticino ancora una volta proverà a fare la voce grossa. I Lugano Ti­gers hanno confermato le indica­zioni di inizio stagione dominan­do la stagione regolare, grazie ad un gruppo ricco di talento (il più ricco del campionato). Il succes­so di sabato contro gli Starwings, (e quelli in campionato con Va­callo, Friburgo e Nyon) ha riba­dito quanto siano intrattabili i Ti­gers, in attacco ma soprattutto in difesa, quando in giornata. E, co­me dice Whelton, è difficile im­maginare che nei playoff venga a mancare la voglia vista sabato.
Come il Lugano, anche la SAV ha confermato sul campo quanto, sulla carta, si prospettava per i mo­mò. Una stagione non facile quel­la dei gialloverdi, costretti a fare a meno di Dacevic per quasi due mesi. Ma nonostante l'assenza dello «zar» (e quella di Crnogo­rac) la truppa di Pastore ha conti­nuato per la sua strada, arrivando fino a Montreux e conquistando­si la terza finale di coppa Svizze­ra consecutiva. Come l'anno scor­so la SAV ha ribadito di essere la squadra con il gioco collettivo mi­gliore, un sistema che punta più sul gruppo che sull'individualità, e passare in difesa contro Gibson e compagni non è mai evidente.
Bene, infine, pure la SAM. Tre i passaggi chiave della stagione di Massagno: l'arrivo di Aiolfi in panchina che ha ridato entusia­smo e fiducia alla squadra, l'in­gaggio di Gray e soprattutto di Hi­nes, con la sua esperienza e la sua leadership importante tanto in campo quanto fuori. Aiolfi poi durante la stagione ha concesso alcuni minuti importanti a giova­ni come Murati e Rokitzky, rice­vendo indicazioni incoraggianti per il futuro. L'infortunio di Fitz­gerald è però una mazzata, e Bru­schetti assicura che non verrà in­gaggiato nessuno per sostituirlo.



by Corriere del Ticino



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00lunedì 19 aprile 2010 23:12









Playoff, ora si fa sul serio .




Dopo la fase a orologio la classifica riflette i pronostici di inizio stagione.

Vacallo e Lugano tra le favorite per il titolo, Massagno oltre le più rosee previsioni.





di Dario Mec Bernasconi.



È finita, finalmente. Dopo i 10 turni della fase a orologio, che ha richiesto una compressione di date e conseguenti incontri infrasettimanali (con una miseria di spettatori e spese supplementari), ci ritroviamo più o meno al palo, vale a dire nella situazione della ventesima giornata. Lugano, Vacallo e l’Olympic nell’ordine, Starwings che ha sorpassato Nyon, e via via Monthey,Massagno e Ginevra che ha rimontato Boncourt. Losanna e MGS già alla canna del gas. Servirà la lezione o il prossimo anno avremo una doppia andata e ritorno così giocheremo anche due volte in settimana, tanto per far rendere gli investimenti? Vedremo e facciamoci sorprendere, considerato come fra Federazione e Lega si fa a chi ne combina di peggio.

Dopo i tre turni abbiamo una classifica che, in fin dei conti, riflette i pronostici di inizio anno. A parte il Nyon, eterno incompiuto (si fa per dire, parliamo delle ultime tre stagioni), le altre sono dove si pensava potessero essere. I cambi di giocatori intervenuti sull’arco dei mesi hanno comunque modificato alcune compagini, mentre altre hanno saputo dare continuità a quanto fatto in estate, confermando in pratica la bontà delle scelte o, in ogni caso, hanno dato la precedenza alla necessità di fare i passi secondo la gamba, senza spese supplementari.

Vediamo un po’ il cammino percorso e cosa c’è da aspettarsi per il futuro. Cominciamo dal fondo dove Meyrin ha mantenuto sino alla fine l’ultimo scranno: una squadra alla quale è sempre mancato qualche attimo positivo per girare a suo favore diverse contese. È arrivata ultima ma ha giocato meglio rispetto alla scorsa stagione e non ha avuto molta fortuna in più di una gara. Losanna si è persa nei suoi meandri, fatti spesso di anonimato e con qualche acuto a dire che poteva esserci qualcosa di meglio. Boncourt è andato alla deriva, fino a separarsi da un bravo coach come Le Minor.

Una squadra che ha patito una marea di infortuni per mezza stagione e poi non ha potuto o saputo ritrovarsi. Che fosse allo sbando lo dimostra il fatto che il cambio di coach non è servito a nulla. Da ricostruire, visto che è già in vacanza come il Losanna, mentre MGS si fonderà con Ginevra per l’ennesima macedonia ginevrina.

E veniamo alle compagini arrivate ai playoff. Ginevra ha risalito bene la china e, con l’ingaggio di Wells ha fatto un ulteriore salto qualitativo. Wells ha dichiarato di volere il Lugano nei quarti, e sarà accontentato. Quanto contenti siano gli altri non è dato a sapere, ma non credo molto.

Massagno ha trovato una posizione insperata a inizio campionato, il settimo posto. Il cambio di coach, l’arrivo di Hines e il cambio in regia con Gray per Hamilton, hanno trasformato la squadra. Aiolfi ha trasmesso la sua filosofia di gioco, concentrandosi molto sugli allenamenti e sulla condizione. Hines è stato il faro, nel senso che con lui in campo anche gli avversari si sono trovati di fronte un big da contenere e non uno svizzero, giovane o maturo, bravo o meno che fosse. Una differenza sostanziale che la regia di Gray ha ulteriormente amplificato. Il fatto di partire con 5 statunitensi è stato molto efficace in termini di squadra, senza dimenticare che anche i nostri hanno avuto discreti spazi. Ma la locomotiva americana ha prodotto un risultato storico che i biancoblù tenteranno di abbellire cercando almeno una vittoria contro Vacallo.

Il Monthey ha fatto quel che doveva: squadra con pochi cambi e cambiamenti, ha mostrato anche buona stoffa in più di una occasione. Se pensiamo che è in ricostruzione, la strada è quella buona e il lavoro svolto da dirigenti e dal coach Petit positivi.

Il Nyon è un po’ la delusione ma il campionato ricomincia ora. Molti avversari sostengono che con Nyon non c’è certezza. Dopo la partenza di Petitpierre, la squadra non ha avuto grandi sussulti. Ultimamente però ha recuperato anche Southall, pedina essenziale e quindi, con una maggior disponibilità di tutti, in particolare di Johnson, a voler giocare assieme, non gli è precluso ogni traguardo.

Gli Starwings sono in finale di Coppa e hanno risalito fino al quarto posto. Koller ha plasmato via via la squadra, adattando il gioco ai vari pezzi del puzzle. La compagine basilese è di quelle che sono in grado di battere chiunque in una partita secca: sono invece dubbioso che possa vincere una serie.

Non va dimenticato che si gioca con la stupidissima serie 2+2+1, e se ne perdi subito una in casa, la peggio qualificata ha poi due gare interne per passare il turno. Gli Starwings hanno come cliente il Nyon, la squadra jolly del campionato. Non sappiamo quanto la finale di Coppa di sabato abbia influito sull’ultima di campionato giocata all’Elvetico, ma il Basilea visto a Vacallo era un’altra cosa. E c’è da credere che nei playoff sarà un cliente difficile.

L’Olympic, vinta la Coppa della Lega, si è come disunito e ha incontrato cinque sconfitte: e se contro Lugano, Vacallo e Starwings ci può stare, contro Losanna e Ginevra un po’ meno. Ha salvato il terzo posto, ingaggiando un pezzo da novanta come Droughan, che lo metterà di fronte al Vacallo se passerà il turno contro Monthey .Non si sa come si ritroveranno, dopo questa fase anonima, ma certamente si ritroveranno, perché l’Olympic gli appuntamenti non li manca che di rado.

Vacallo ha mantenuto tutto quanto si sapeva: grande difesa, grande gioco di squadra e innalzamento del livello di gioco con l’ingaggio di Erwin. Pastore ha in mano un orologio che raramente perde secondi. I gialloverdi hanno tenuto fede al loro pedigree e sono in finale di Coppa e secondi in campionato. Il carattere, la maturità agonistica e l’esperienza hanno permesso loro di arrivare dove sono malgrado la lunga assenza di Dacevic, gli infortuni a Schneidermann e Gibson, alla precarietà di Crnogorac e di Lukovic. I dirigenti non hanno voluto prendere nessuno (e Droughan resta il sogno perduto) e così non è rimasto altro che innalzare il livello di gioco: e hanno avuto ragione.

Infine il Lugano, capolista e candidato al titolo, non fosse altro per i risultati ottenuti e per il fattore campo. Scaricato Carettoni per Whelton, la squadra ha cambiato molto negli ultimi mesi, con l’ingaggio di Mihajlovic, oltre a Stein e Brown a dare quello che Walton non sapeva dare. Una squadra completa in ogni reparto, con quattro big come Stockalper, Mladjan, Abukar ed Efevberha capaci di risolvere qualsiasi situazione. Se Sanders ritroverà fiducia, Vandermeer, Stein e Brown saranno sui loro livelli migliori, sarà dura per tutte le avversarie. Whelton confida in questa minipausa per far recuperare le energie. Soprattutto in questi dieci giorni cercherà di migliorare la difesa, sull’onda di quanto visto contro gli Starwings. I bianconeri sono favoriti, ma attenzione: i playoff sono una competizione spietata e i più forti non sempre sono quelli mentalmente più pronti. Come sempre, la testa può fare molto di più delle gambe e della tecnica.


by La Regione Ticino






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00lunedì 19 aprile 2010 23:13




(foto Sam Massagno Basket)




Lugano, SAV Vacallo e SAM Massagno chiudono in bellezza .




Nell’ultima giornata prima dei playoff le ticinesi centrano l’en plein! Difesa insuperabile dei Tigers per gli Starwings, SAV (che batte il Friborgo) e SAM (passata a Monthey) si affronteranno nei quarti.





di Marco Galli.



En plein delle ticinesi nell’ultimo turno della fase ad orologio del massimo campionato. All’Elvetico i Tigers di Joe Whelton hanno dato una severa lezione agli Starwings, disputando una delle migliori partite a livello difensivo. Dominio assoluto dei bianconeri, imprendibili (anche per le loro rapide verticalizzazioni) in tutti i settori del campo e subito avanti nel punteggio grazie al talento offensivo di diversi giocatori, fra i quali è emerso il play Brian Brown.

Per gli Starwings (orfani di Hollins, infortunato), che sabato prossimo giocheranno la finale di Coppa Svizzera con la SAV Vacallo a Friborgo, poco da dire se non qualche buon guizzo di Tony Brown e Delic.

La SAV Vacallo a Chiasso ha dovuto spesso rincorrere il Friborgo (trascinato dall’eccellente Draughan). Nella fase conclusiva del match Smiljanic e compagni hanno operato il sorpasso grazie ad una “tripla” di Crnogorac. Un successo meritato e beneaugurante in vista della finalissima del trofeo nazionale.

Infine, gran bella vittoria della SAM Massagno sul campo del Monthey. Pur perdendo al 1’ del secondo quarto Fitzgerald (si sospetta la distorsione del ginocchio…), la formazione diretta da Aiolfi ha disputato un grande incontro, giocando molto bene collettivamente ed in difesa.

Fra due settimane, dopo la pausa per la citata finale di Coppa Svizzera, il via ai playoff: il Lugano affronterà i Devils di Ginevra (le prime due partite le disputerà in casa, best of 5), mentre sull’altro fronte arriva il derby tra la SAV Vacallo e la SAM Massagno.



by Ticinonline







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00lunedì 19 aprile 2010 23:14


(foto Ti-Press)



SAM, confermata la rottura dei legamenti per Dan Fitzgerald .




Lo statunitense si era infortunato durante l’incontro con il BBC Monthey ed i tempi di recupero sono stimati a 6-8 mesi.
Per gli imminenti playoff la società non è alla ricerca di un sostituto.




La Società Sambasket Massagno comunica che il responso medico odierno ha purtroppo confermato per Dan Fitzgerald la diagnosi iniziale, stabilita la rottura del legamento crociato del ginocchio a seguito dell'infortunio occorso al giocatore all'11° minuto di gara della partita BBC Monthey-SAM Massagno.

Il giocatore dovrà essere sottoposto ad intervento chirurgico, i tempi di ripresa sono ipotizzati in 6-8 mesi prima di poterlo vedere nuovamente in campo. La Società é molto vicina al giocatore e spera che ogni cura necessaria possa garantirgli una ripresa al 100% delle sue possibilità una volta trascorso il periodo di convalescenza.

Si conferma che la società non é alla ricerca di alcun sostituto, la squadra era formata ad inizio stagione da 4 giocatori statunitensi e 8 giocatori svizzeri. Il quinto straniero, Sam Hines, arrivò quasi per caso a cavallo delle ferie natalizie e si aggregò al gruppo sostituendosi al partente Fässler (tra l'altro appena rientrato dall'estero).

L'infortunio di Fitzgerald, per quanto grave nell'economia della squadra, non fa che riportare il contingente a quello di inizio stagione, nel rispetto delle cose e dei giocatori svizzeri che sempre hanno dimostrato a più riprese il proprio valore sul campo e che meritano ogni opportunità per giocare le prossime partite, quelle più belle, di playoff.



by Ticinonline

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