Re: NANNI: “TORNARE QUI È UN ORGOGLIO”
Giornata di presentazione anche per Nicola Nanni, di ritorno a Cesena dopo un’esperienza nelle giovanili bianconere: “Per me Cesena significa tantissimo: il percorso qui non l’ho mai sentito concluso e ho sempre seguito la squadra, anche quando ero altrove. Essere di nuovo qui è davvero un orgoglio: questa piazza merita più della Serie C. Io sono arrivato qua la prima volta a sedici anni e ho fatto la trafila delle giovanili, arrivando in Primavera. Quei due anni a Cesena sono stati molto importanti per la mia crescita”.
Nanni ha poi aperto una parentesi sul suo debutto contro la Virtus Verona, certamente positivo dal punto di vista dell’impatto, anche se con un pizzico di rammarico: “Sono contento di come ho debuttato domenica, anche se mi dispiace non essere riuscito a concretizzare l’occasione che ho avuto e segnare il gol della vittoria. I miei compagni mi stanno aiutando molto ad entrare nelle dinamiche della squadra e per questo ringrazio loro e il mister. Mi è dispiaciuto non aver portato a casa i tre punti e non aver segnato, ma cercherò di dare il massimo per andare in rete nelle prossime partite”.
Chiosa finale sulle esperienze di carriera, che lo hanno visto impegnato sia con la maglia della Nazionale che nel campionato di C: “Le esperienze con la maglia di San Marino mi hanno sicuramente aiutato a crescere, perché ogni partita mi ha insegnato qualcosa a livello caratteriale, oltre che tecnico. Quando si gioca contro avversari di livello internazionale è inevitabile fare dei passi avanti, anche se poi le avversarie come Belgio e Scozia possono essere proibitive. Anche il salto dalla Primavera alla Serie C è stato difficile, ma ho avuto compagni che conoscevano bene la categoria e mi hanno aiutato. Quest’anno avrò la possibilità di lavorare con ragazzi come Caturano e Bortolussi che mi potranno dare una grossa mano a fare un ulteriore salto di qualità. Condividere il campo con loro è prezioso, perché l’apprendimento è molto più rapido. Io in campo do sempre tutto, ci metto fisicità e mi piace anche fare il lavoro sporco: ovviamente mi sento più punta centrale che ala, ma non mi precludo nulla. In questo senso deciderà il mister dove mettermi, avrò bisogno di tempo per adattarmi al nuovo modulo, ma i compagni mi stanno aiutando molto ad inserirmi”.