[IC]: il rinnovamento

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Kuldran McInnis
00martedì 12 settembre 2006 18:55
[IC]

"VUOI TENERE ALTO QUELLO SCUDO ???!!! CREDI CHE QUELLE BESTIE ASPETTERANNO CHE TU LO RECUPERI ???"

urlo al ragazzo affaticato.

"Maledizione, ancora tendono a stancarsi" mi ritrovo a pensare.

un sorriso appena accennato inarca la bocca del veterano, addolcendo la sua espressione severa. Espressione dietro la quale nasconde una notevole apprensione per quei ragazzi, la voglia di trasmettere loro qualcosa di più di semplici tecniche di combattimento. Le battaglie si fanno sempre più dure e il suo lavoro recente lo impegna troppo: quei ragazzi non hanno più bisogno di lezioni collettive, non soltanto. Ma ora c'è dell'altro da fare...

Il rude uomo di montagna, trasformato in un custode di Elea, si guarda intorno, e si compiace: ha davanti a lui la nuova generazione di guerrieri, ragazzi il cui sguardo racchiude la libertà delle nuvole e la rabbia della terra. Una rapida carrellata alle truppe fa sbuffare di orgoglio l'uomo delle montagne: Fierezza e Coraggio albergano in quei cuori, mentre si misurano gli uni con gli altri, scherzano su quel colpo magistralmente parato da uno di loro, sulle lamentele che la ragazza di uno di loro gli farà quella notte, a fronte della debolezza dei colpi che il ragazzo stesso continua a vibrare...

Fierezza e Coraggio che ogni tanto sono offuscati da imprudenza e avventatezza. Ma si sa, lui stesso quando aveva 20 anni.....

THUMP !!!

una sonora pacca sulle spalle scuote Kuldran dai suoi pensieri...e dalla sua postura !!

"MA CHE DIAV..." ringhia mentre si volta

"dovevo saperlo che eri tu ragazzino", rimbrotta Kuldran

Lizard...

L:"sta diventando facile prenderti alle spalle, vero nonno Kuldran ???" sghignazza il ragazzo
K:"continua con questa storia del nonno e ti giuro che proverò la durezza di questo scudo su quel sasso che tieni sul collo !!!" gli ribatte, continuando a reggere la spalla sinistra
L:"ue, se ti ho fatto male toccandoti appena allora stai davvero cadendo a pezzi!!??" ridacchia lo stendardiere
K:"falla finita, è tutto merito di Sturward !!!"
L: "tuo fratello ??? e che c'entra ??"
K: "guarda qui"

Kuldran accompagna le ultime parole mostrando con un gesto lo spallaccio dell'armatura all'amico. Lo stato del pezzo è pietoso, se il ragazzo avesse picchiato con un alito di forza in più, l'avrebbe certamente staccato dal resto della corazza. Il resto stesso della corazza non versa in buone condizioni.

L:"maledizione, ancora regge ??? ma come fai a tenerla ancora ??"

K:"te l'ho detto. Mio fratello aveva iniziato un lavoro, ma è dovuto andare...mi sta per far diventare zio" ridacchia divertito.
L:"oooooooooooooo" gli fa eco il ragazzo
K:"e io non posso aspettare il suo ritorno, dunque mi sono fatto insegnare in 3 settimane come proseguire il suo lavoro, a fianco del suo apprendista Yosper, così avrò quello che mi serve per tempo !!! E accidenti se è un lavoro duro !!! Ho la spalla dolorante”
L: “e cosa ti serve ???”
K: “lo vedrai ragazzo, lo vedrai” gli risponde, mettendogli una mano sulla spalla e accompagnando il tutto con un taglientissimo sorriso, “ora vado, ho ancora da fare; ci pensi tu a questi ragazzini, per favore ??”
L: “ma veramente…”
K: “grazie mille, sapevo di poter contare su di te !!!” senza neanche aspettare la sua risposta, l’uomo volta le spalle all’amico, procedendo a grossi passi verso la fucina del campo
K: “e ricorda: vacci giù duro quando abbassano gli scudi !!!” lo catechizza da lontano.
L: “ma tu guarda se io….”

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--Nella fucina--

Ogni volta che entro mi sembra di varcare la soglia dell’inferno; “ma come diavolo fa mio fratello a lavorarci tutte quelle ore ??!!” mi sorprendo a pensare, con incredibile ricorrenza. Il crepitare delle fiamme e il rumore dei carboni ardenti fanno da sottofondo musicale, interrotti dal solo martellare incessante e regolare di Yosper. Mi avvicino al ragazzo curiosamente, per vedere come procede. L’odore acre di metallo lavorato e incandescente riempie l’aria e il calore inizia a far bruciare gli occhi. Alcuni dicono che i migliori fabbri sono diventati quasi ciechi !!!

K: “Yosper, stai ancora lavorando ??? Come procede l’intreccio ???”
Y: “Sì, signore, stavo continuando a…”
K: “QUANTE VOLTE TE LO DEVO DIRE !!!??? LA SMETTI DI DARMI DEL SIGNORE ???
Y: “D’accordo sig….”

Un mio sguardo fra il severo e lo spazientito lo ammutolisce.

K: “fammi un po’ vedere…….”. il lavoro procede alla grande, inizio a vedere distintamente la forma del busto nell’intreccio davanti a me. E’ un vero capolavoro. Si vede che la mano di mio fratello ha trasmesso la sua arte a questo ragazzo, è come se un dio avesse soffiato su quella corazza, rendendola leggera e agile nella sua danza sotto il martello e le pinze di Yosper.

Y: “venga sig…ahem, vieni, lavoriamoci insieme !!!”.
K: “ok, ma sarò molto più lento.”

Inizio a intrecciare anelli già costruiti da Yosper, seguendo la trama che mano a mano diventa più chiara ai miei occhi. Tirandola ogni tanto per saggiarla mi rendo conto che anche applicando tutta la forza non riesco a deformarla.

Y: “a questa corazza dovrai la vita, cerca di rispettarla mentre la assembli e anche dopo”
K: “Questa è solo l’inizio, presto vedrai un nuovo Kuldran…”

Yosper scatta come un cobra girando la testa per osservarmi con un’aria sorpresa, che a dir la verità mi diverte…
K: “Vedrai ragazzo, vedrai…” chiudo divertito, con un leggerissimo ghigno di sottecchi. Dallo sguardo, sembra quasi che il ragazzo si stia intimidendo

K: “Calma ragazzo, non sei tu che devi temere, non sei tu…”

[Modificato da Kuldran McInnis 12/09/2006 18.59]

Alathing
00venerdì 15 settembre 2006 16:07
IC
Alathing Continuava a camminare per tutto l'accampamento, A pochi giorni ci sarebbe stato un nuovo attacco, E sentiva che stavolta..Qualcosa sarebbe cambiato.


Aveva come la paura di lasciarsi dietro tutto quanto, Alle spalle..Rivedeva i momenti passati con i Ribelli, Dopo tutto.. qualcosa nella vita si cambia.
Le risate, La birra che non avrebbe mai Bevuto, Le feste sopra le vittorie.. La depressione sulle sconfitte, La morte dei compagni... Alla fine... Era sceso alla riflessione che il premio della guerra era quello che provava. I sentimenti


I sogni la notte lo turbavano Non era difficile da Capire..Ma da accettare. Alathing aveva il presentimento che nella prossima Battaglia... Avrebbe Spirato.

Entro' nella Fucina Dell'accampamento, Doveva Salutare una persona cara che ultimamente, Stava notte e Giorno In quel posto.
Entrando si senti' soffocare il Viso dal Calore, Il suono dei Martelli pesanti sui Calchi di Ferro Entravano in testa, Quasi Parvero i suoni delle spade in guerra.. E la violenza era la stessa.
Con la mano posta davanti al viso per ripararsi dai Piccoli Pezzi incandescenti di Metallo che danzavano nella rossa atmosfera..D'avanti a lui, Un uomo Brillava di Coraggio e Forza, e lo si vedeva a distanza che era lui.


" ..Padre.. " Sorrise Alathing... "Ancora qui?..Giuro che non voglio vedere Cosa state Creando.." Continuò Guardando le goccie di sudore che scendevano dalle tempie per lo Gote.."Volevo Parlarvi Di una cosa...Ma dopo.. Vorrei aiutarvi..è vero che mi concederete ciò che vi ho richiesto ??" Alathing sapeva che il Padre aveva sentito poco o niente, tra i battiti sulle incudini e la concentrazione che stava mettendo per costruire la sua nuova Armatura, Ma avrebbe Capito, Inspiegabilmente riusciva a capire AlAthing solamente Guardandolo Negli occhi...
Il giovane attendeva risposta mentre pensava al modo di dirgli..Che lui non sarebbe sopravvissuto tanto da vederlo Morire.

[Modificato da Alathing 15/09/2006 16.08]

Kuldran McInnis
00giovedì 21 settembre 2006 00:16
[IC]

"Maledizione, è più caldo dell'inferno stesso !!!"

"il sudore gronda sulla mia fronte. Ogni volta che entro in questa fucina ne esco con qualche chilo in meno, vorrei sapere come diavolo fa mio fratello a starci tanto tempo e con tanto gusto !!!"

Pensieri si affollano nei sentieri della mia mente, pensieri che mi aiutano a trovare la concentrazione per continuare il lavoro in quell'antro infernale. Gli anni avanzano e iniziano a farsi sentire, da ragazzo reggevo meglio il caldo !!! Yosper è molto cortese e ogni tanto mi offre un mestolo d'acqua; calda, ma pur sempre acqua, e con quella sete che mi ritrovo anche della brodaglia ocme quella va bene.

Le orecchie mi ronzano ancora dei colpi del martello di Yosper e le mani sono colme di piaghe, ma non le sento; il lavoro che sto portando a termine è troppo fondamentale, da esso dipende forse la mia vita stessa. Non posso affidarmi ad un colabrodo arrugginito !!!

Cos'era ??? Passi ??? No, adesso non devo perdere la concentrazione, o perderò il filo della trama della maglia e per riprenderlo saranno casini !!!

Dopo averne chiusi altri 3, ringraziando Imrin che quel lato fosse concluso, alzo lo sguardo, annebbiato dal sudore e dal calore, ma quella sagoma l'avrei riconosciuta anche da cieco.

K: "è un po' che non ci si vedeva, figliolo, e mi fa piacere vederti in salute !!!" non riuscendo a nascondere un sorriso accogliente
A: "già, padre, io..."
K: "mi stavi accennando a qualcosa che ti serve ?? Dimmi pure, io..."

Qualcosa di strano...il sorriso che adorna il viso del giovane quando i nostri sguardi si incrociarono ha lasciato il posto ad un velo di tristezza, come se il ragazzo stia per iniziare la sua ultima confessione. Non mi piace affatto quello sguardo. Piego la testa per incrociarlo e fissarlo nel mio, indagatore e compassionevole nei confronti di quel ragazzo dal coraggio di leone ma dalla giovinezza di cucciolo.

K: "Figliolo, puoi ingannare Blaster, Dusk, Hugh, Finarfim, ma non me !!! Yosper, per favore, possiamo fare una pausa ???"
Y: "come dite sig...oh scusate", si lascia andare ad un risolino "scusa Kuldran, come dici ??"
K: "noi facciamo una pausa al volo, ok ?? asciugati e poi continuiamo, anche per tutta le notte se serve !!!"
Y: "ok ok, come vuoi....io ancora ne ho"

mi asciugo il viso e pulisco le mani, o almeno provo, dato che sembra che quella polvere di ferro mi sia arrivata fino a dentro le ossa !!!

Appena ho fatto, mi avvicino al ragazzo, e lo scorto fuori, accompagnandolo con una mano dietro le scapole, facendogli strada. Una volta fuori, quel silenzio e quella frescura notturna sembrano il soffio di una dea, tanto sono piacevoli. Dopo pochi istanti di camminata, arriviamo ad un albero vicino alla tenda della fucina.

K: "ok, figliolo, ti ascolto..."

il suo sguardo si alza e incrocia il mio....non avrei mai voluto vedere quello sguardo !!!


Alathing
00giovedì 21 settembre 2006 20:20
[IC]

[ Ringraziò dell'attenzione, si sedette e gli chiese scusa del Disturbo, non era la prima volta che il giovane Alathing, veniva aiutato psicologicamente dal saggio Kuldran. L'assassino non sarebbe probabilmente diventato ciò che ora era, Un guerriero ha bisogno di una volontà mentale elevata per stare nell'esercito Ribelle,
E le parole di Kuldran erano un dolce canto che di Colpo... Finivano in un urlo muto che noi chiamavamo Nostalgia di essere Liberi. ]


"Prima di tutto,Grazie Padre, Grazie di portare nella fresca serata, che sembra sola, un po di amicizia, avevo bisogno di una voce Vicina "

[ Non fece finire di parlare Alathing, lo guardò come si guarda un mostro Caotico, in quel momento ero un suo nemico.
Ne avevamo già parlato, non dovevo ringraziarlo. E a lui la formalità dava fastidio,I suoi occhi si fecero iniqui. Lo capii
Daltronde erano anni che combattevamo Vicini, tra pianti e risate, tra bicchieri di birra e calici di sangue.

Tra storie raccontate di nuove reclute, che morivano pochi giorni dopo l'arrivo in prima linea, sotto spade di Violatori.
Alathing lo guardò abbassando lo sguardo, non fù intimorito da gli occhi, ormai erano suoi alleati.. ma era piuttosto preoccupato per cio che gli avrebbe enunciato a momenti]


"Padre, Andò direttamente al punto Sarà la mia Ultima battaglia che passerò al vostro fianco, io Cadro' sotto l'armata Caotica. Sapete dei miei maledetti presentimenti sono sempre Giusti. Sapete quanto provi spesso ad evitare il mio destino, e lui, a mano tesa mi sfida. Una Sfida la quale perdo sempre, Ma stavolta la posta in gioco è considerevole..Perdero' da uomo come mi avete insegnato.

[Non fece rispondere il padre che gia gli stava imprecando contro per la sconfinata negatività ] Io morirò, Ma lo faro' da uomo libero, ho lottato per ciò che ho voluto. Ho colto la bella serata per ringraziarvi, In cammino per la battaglia sareste stato troppo impegnato. Io moriro' Padre, Morirò Come sono morte tanti Guerrieri, Uno in piu Vicino ad Imhrin.. Ma la cosa che mi duole..è che sarà un in più lontano da voi..

Deglutì in maniera quasi silenziosa, un utopico tentativo che non riuscì che a fare il contrario.
L'epiglottite scivolò giù come una lama in un cuore.. Il cuore più feritò pero' Rimanne quallo Di Alathing che attendeva ora, La risposta del padre, Mentre il suono della gola era come un colpo di fucile sparato in lontananza...
La notte sembrava sempre piu fresca in quei momenti di Gelo, Mentre le goccie di lacrime Cominciavano a camminare per le gote.. Era un Addio. Era Certo
Kuldran McInnis
00lunedì 16 ottobre 2006 14:16
Finalmente…il ragazzo è cresciuto oramai, si è fatto uomo.

Le lacrime sul volto del giovane, sicuro di avermi dato l’addio, contrastavano col sorriso di piena soddisfazione che fa capolino sul mio volto. Mi avvicino al mio figliolo, con lo stesso rispetto con cui mi avvicinerei a mio fratello.

K: “guardami, ragazzo” esordisco, visivamente soddisfatto e sereno nel volto. Quando ho visto quel suo sguardo determinato ho avuto paura che fosse crollato, che non ce la facesse più…
A: “padre...” singhiozzando visibilmente “perché siete così sereno, perché ??? non avvertite il timore della certezza di quello che vi ho detto ???”

La sorpresa dimorava negli occhi del ragazzo, inconsapevole del significato delle mie parole e ancor più inconsapevole delle emozioni che si nascondevano dietro al mio volto tranquillo e fiducioso.

K: “no, ragazzo mio, sei tu che non avverti il cambiamento che è avvenuto, ma ai miei occhi è chiaro come la luce del sole !!!”

A: “!!!!!????”. Ormai il ragazzo è in piena confusione, mi guarda come si può guardare una persona ubriaca, una persona che non si riconosce più.

K: “vieni, siedi con me intorno al focolare di questo bivacco, è tempo che tu metabolizzi”. Così dicendo cingo le spalle del giovane col mio braccio, guidandolo verso il campo. Lui si appoggia a me in evidente stato confusionale; lo sento, sta cercando nel mio abbraccio una sicurezza di cui crede di aver un bisogno vitale, la sicurezza di un affetto, almeno per quel poco che gli resta da vivere...o almeno così crede lui !!!!!

Ci sediamo davanti al fuoco, lui con i gomiti sulle ginocchia e il viso raccolto nelle mani, per cercare di assumere un aspetto decoroso di fronte a me; nonostante tutte le volte in cui gli ho detto di non darmi del voi, non c’è niente da fare, è una testa dura !!! Mi siedo sul ciocco vicino al suo, in posizione eretta, la posizione di chi deve rivelare una verità che sconvolge.

K: “Alathing”
A: “Sì, padre” risponde di getto, incuriosito dal fatto che mi sono rivolto a lui chiamandolo per nome
K: “Tu non te ne sei reso conto, ma il tuo processo di maturazione è giunto al suo apice, ragazzo mio !!!”
A: “ma cosa...”
K: “Lasciami finire !!! Tu hai raggiunto la fase che io ho visto molto tempo fa sulla mia pelle: hai realizzato che quando combatti la morte è lì ad un passo !!! hai realizzato che il prossimo combattimento sarà l’ultimo, sai questo cosa vuol dire ???”
A: “???” il suo sguardo seguiva ogni mia sillaba, ogni movimento della mia mimica facciale.
K: “vuol dire che tu combatterai senza la paura che trattiene i colpi, perché sai che sarò l’ultimo. Combatterai senza risparmiarti, senza timore, e con un’efficacia letale, perché avrai come obiettivo quello di portarne il più possibile con te nell’abisso!!! E sai cosa accadrà quando la battaglia sarà finita ???”
A: “Dimmelo padre, te ne prego !!!”
K: “Sarai lì, in piedi alla fine dello scontro, a chiederti se sia stato proprio tu a causare tutte quelle perdite nelle file nemiche !!! Lo stesso accadde a mio fratello Sturward e a me, la prima volta che diventammo quello che la gente è solita chiamare “veterani”. Fu quando realizzammo questa verità che diventammo quello che siamo ora. Stesso discorso vale per Finarfim e Hugh...per noi, ogni battaglia è l’ultima. Se così non fosse, combatteremmo con la paura di chi vuole innanzitutto portare a casa la pelle, non con il coraggio di chi è disposto a schierarsi in pochi contro tanti !!!

Tu ormai sei un guerriero, figliolo, non più soltanto un eccellente assassino, ma un guerriero !!! Capisci la differenza ???”

Gli occhi del giovane sono gonfi di lacrime, ormai è sul punto di esplodere, ma cerca di darsi un contegno di fronte a colui che egli reputa la sua guida. Il leggero cenno della testa mi invita ad andare avanti

K: “Alathing, tempo addietro, tu sai bene quando, Finarfim ti legò al braccio i colori dei Mc Innis, e io ero lì a testimoniarlo. Per quanto mi riguarda, vorrei tanto che tu sia mio figlio naturale, ma l’importante adesso è un’altra cosa. Tu sei pronto, sei maturo, e se lo vorrai, d’ora innanzi, combatterai al mio fianco, abbandonando le ombre, per far sì che i nemici che prima temevano il tuo pugnale, ora possano temere anche il tuo semplice sguardo, la tua presenza !!! Combatterai insieme a me, Finarfim...con i Mc Innis!!! Rischieremo di morire sotto i colpi dello stesso acciaio, e ci faremo largo con la forza attraverso gli stessi corridoi di nemici, assaltando gli stessi punti della fila di scudi, forzando l’uno nel vuoto che avrà creato l’altro !!! Sei cambiato, figliolo, e in meglio. Sei cresciuto ed è ora che tu faccia la tua scelta. Pensaci con calma”

Mi ritrovo ad aver alzato la voce in un momento di enfasi, il silenzio dopo il mio discorso me ne fa accorgere. Lo stupore è dipinto nettamente sul volto di Alathing, di sicuro si aspettava un discorso di un taglio drammaticamente diverso. Per un paio di volte apre la bocca, a voler rispondere, ma nulla. Io lo guardo a braccia conserte, con un sorriso di compiacimento sul volto, conscio di aver dato un piccolo contributo affinché quel ragazzo diventasse un guerriero maturo. Senza mettergli fretta, resto lì in attesa di una sua risposta, finchè le labbra non gli si schiudono una terza volta e...

Duskathion
00mercoledì 18 ottobre 2006 13:15
Seduto con la schiena appogiata al tronco di una grande quercia Duskathion non ha perso nulla del discorso dei due ... un lieve sorriso increspa le sue labbra ... sa che prestissimo ci sarà battaglia ... e allora si scoprirà se le previsioni di Alathing si avvereranno ... o se invece ad aver ragione sarà stato Kuldran ...

Il comandante del Pugno gettà un'occhiata per terra e nota le sue asce ... quindi ad alta voce, senza neppure accorgersene:

"e come sempre sarete voi a decidere l'esito tra la vita e la morte ... "
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