[Germania] prof della baviera a disagio per il dialetto

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Lux-86
00venerdì 14 agosto 2009 17:38

L'uso sempre piu' diffuso del dialetto nelle scuole bavaresi sta mettendo a dura prova i nervi dei professori arrivati da altre regioni. Lo rivela "Der Spiegel", secondo il quale il grado di comprensione tra insegnanti non bavaresi e gli alunni autoctoni ha toccato il minimo, mentre il ministero dell'Istruzione di Monaco di Baviera non intende intervenire per modificare la prassi. Stefan Liebkind, un professore d'inglese e storia dell'arte arrivato dalla Saar, spiega al settimanale di Amburgo che nei primi giorni di insegnamento per venire a capo della situazione ha dovuto far ricorso ad un interprete, mentre gli studenti per aiutarlo gli consegnavano ogni settimana un foglietto con cinque parole in dialetto bavarese da imparare a memoria. "Ma anche questo e' servito a poco, poiche' solo dopo diversi giorni riuscivo ad immaginare il senso di una conversazione che avevo avuto", spiega l'insegnante. Ai colleghi che come lui non sono di origine bavarese, il portavoce del ministero dell'Istruzione di Monaco di Baviera, Nicole Steinbach, ha fatto sapere che "il dialetto e' un elemento irrinunciabile della cultura di gran parte dei nostri studenti e contribuisce a rafforzare l'identita' bavarese". A parziale consolazione degli insegnanti non autoctoni, la portavoce ha minimizzato il fatto spiegando che la prassi dell'uso del dialetto "non si verifica a tappeto in tutto il land". A mostrare preoccupazione per il diffondersi dell'uso del dialetto nelle scuole e' anche Klaus Wenzel, presidente dell'Associazione degli insegnanti bavaresi (Bllv), secondo il quale in molti istituti di istruzione regna ormai il caos linguistico. "Come fa un professore ad insegnare ad una classe di 30 alunni ? spiega ? se 10 di essi si esprimono in un dialetto stretto che non riesce a capire?". La soluzione pragmatica proposta da Wenzel per risolvere lo spinoso problema e' che "gli studenti possono parlare in dialetto tra loro, ma devono capire che quando si trovano davanti un nuovo professore devono adattarsi a comunicare nella sua lingua", che in fin dei conti e' pur sempre il tedesco. Con un insegnante bavarese non ci sarebbe alcun problema a parlare "Boarisch", aggiunge Wenzel, ma con gli altri la lingua di comunicazione deve essere il tedesco.



AGI

Questa notizia apre molte questioni interessanti a proposito del dialetto, come mai c'è questa "rinascita"? la Germania tendenzialmente anticipa gli altri stati, dobbiamo attenderci una cosa del genere anche qua?
DarkWalker
00venerdì 14 agosto 2009 21:07
mah, forse la cosa dovrebbe essere lasciata al buon senso, senza obblighi nè divieti.
Arvedui
00venerdì 14 agosto 2009 22:44
La rinascita dei dialetti è una cosa molto positiva, specialmente in questo periodo di globalizzazione. La notizia della riscoperta dei dialetti non può che farmi piacere.
Malduin
00sabato 15 agosto 2009 12:49
Il caso della Germania però è più complesso di quello dell'Italia.

Per esempio quello che il "Dialetto bavarese", in Austria è "tedesco standard" o "austriaco" ufficialmente insegnato, l'avere un vicino che parla il tuo dialetto come lingua ufficiale ha un certo peso...
Stesso discorso al nord, con la presenza dell'Olanda (l'olandese è difatto un diletto tedesco)

poi se sto qui viene dalla Saar vuol dire che è un mezzo francese :P
è come se noi mettessimo un sud-tiroler ad insegnare in provincia di Napoli...

Quella delle parole da imparere la si fa anche in università da me, non nei confronti dei professori, ma per i compagni di corso "stranieri".
Armilio1
00sabato 15 agosto 2009 18:12
Re:
Arvedui, 14/08/2009 22.44:

La rinascita dei dialetti è una cosa molto positiva, specialmente in questo periodo di globalizzazione. La notizia della riscoperta dei dialetti non può che farmi piacere.



Bhà, non se questa rinascita ( che in Italia poi sinceramente, se non si guardano le sparate della lega, non vedo) danneggia la comunicazione nella lingua ufficiale o l'insegnamento dell'inglese. Il ritorno al dialetto è un modo per far chiudere una società su se stessa, invece che aprirla al mondo. In questo momento parlare l'inglese (e in generale le lingue straniere) sta diventando importante quanto parlare l'italiano, e noi torniamo a parlare dialetto? dai...

Lux-86
00mercoledì 19 agosto 2009 22:30

che in Italia poi sinceramente, se non si guardano le sparate della lega, non vedo



nella mia esperienza personale invece sì, tutti quelli della mia età stanno cominciando a parlare dialetto!
-Kaname-chan
00venerdì 21 agosto 2009 16:15
Re: Re:
Armilio1, 15/08/2009 18.12:



Bhà, non se questa rinascita ( che in Italia poi sinceramente, se non si guardano le sparate della lega, non vedo) danneggia la comunicazione nella lingua ufficiale o l'insegnamento dell'inglese. Il ritorno al dialetto è un modo per far chiudere una società su se stessa, invece che aprirla al mondo. In questo momento parlare l'inglese (e in generale le lingue straniere) sta diventando importante quanto parlare l'italiano, e noi torniamo a parlare dialetto? dai...





Sono abbastanza d'accordo. Il dialetto è comunque un patrimonio culturale che non andrebbe distrutto, però un conto è capirlo, un altro è usarlo costantemente. Per me è proprio un richiudersi in se stessi e un segno di declino e paura verso il mondo esterno quando invece bisognerebbe essere, pur senza dimenticare le radici, il più aperti e innovativi possibile. Bossi se ne accorgerà quando il Grande Timoniere gli imporrà il mandarino [SM=x751545]
Armilio1
00venerdì 21 agosto 2009 17:03
Re:
Lux-86, 19/08/2009 22.30:


che in Italia poi sinceramente, se non si guardano le sparate della lega, non vedo



nella mia esperienza personale invece sì, tutti quelli della mia età stanno cominciando a parlare dialetto!



Perchè tu vivi a Como, in mezzo ai 100% padani!

Lux-86
00venerdì 21 agosto 2009 17:26
[SM=x751525]

A Milano neanche saprete cos'è il dialetto probabilmente [SM=x751545]
Malduin
00venerdì 21 agosto 2009 21:45
Re:
Lux-86, 21/08/2009 17.26:

[SM=x751525]

A Milano neanche saprete cos'è il dialetto probabilmente [SM=x751545]



La lingua usata dai contadini?

un Milanese di passaggio

Però, a parte gli scherzi, la gente sente il bisogno di un identità culturale....per questo si mette a parlare in dialetto...


DarkWalker
00venerdì 21 agosto 2009 21:52
più che altro gli italiani si sentono sempre bisognosi di qualcuno con cui fare gruppo/cosca. E' mezzo di distinzione più che di comunicazione.

Tutto il mondo è paese, ma Milano...per questo il dialetto viene lasciato ai grossi conglomerati di provincia tipo Roma
Tercio Real
00lunedì 24 agosto 2009 13:47
In Spagna nelle comunitá autonome si studiano ufficialmente nelle scuole pubbliche la lingua della propria comunitá autonoma.
In Catalogna si studia il Catalano, in Valencia il Valenciano, nelle Baleari il Baleare, nel Paese Basco l´Euskera, in Galizia il Galego. In Asturias invece il Bable non viene studiato perché non ci sono poi partiti nazionalisti asturiano con forza che richiedano questo.
Questo non é un problema, anzi é un arricchimento, il problema é quando quelle lingue sono fonte di divisione e incompresione, quando come in Catalogna si cerca di soppiantare il Catalano come lingua veicolare nei mezzi dello stato ufficiale, un´altra cosa é che un cittadino della Catalogna possa decidere ricevere in spagnolo o catalano tutti i documenti, lettere, fogli, scritti dello stato.
Sono ugualmente molto presenti nelle tv locali e regionali.


Tutte sono lingue della Spagna, sono solo fonte di distinzione quando dalla politica si cerca di soppiantare allo spagnolo come lingua veicolare e di comunicazione tra tutti.
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