n9p
00martedì 18 novembre 2003 14:26
“Mourner’s kaddish”
(messia onirico)
La mattina è dura doversi alzarsi… nel campo i minuti, i secondi, le ore sono anni…
La sirena… come un incubo al risveglio ci fa alzare… perché non finisce tutto qui?
Non farò lo stesso sbaglio di Mosè… la fede è l’unica cosa che mi rimane…
La fede incondizionata… quei porci non riusciranno a scalfirla… non riusciranno a distruggermi completamente!
LACRIME
D-o è sempre con noi… non ci abbandonerà mai…
La “piazza” del campo è stracolma… tutti allineati e con lo sguardo verso il basso, perso… è dura riuscire a sopravivere psicologicamente a tutto questo…
Il generale fa il suo solito discorso su quanto siamo inutili e cattiverie (gratuite) simili1
In fondo al gruppo di persone allineate due uomini piangono… ma senza farsi sentire… non pèuoi avere il “dono” dell’anima qua dentro… esseri inutili…
Recito mentalmente le preghiere del mattino…
L’unica cosa che mi è rimasta…
PREGARE
PREGARE
E pregare ancora!
Il discorso continua… oggi è più ispirato del solito…
Forse non manderà nessuno alle doccie…
PREGARE
Ti prego D-o fa in modo che oggi nessuno muoia!
Ti prego!
Il discorso è finito e devo andare a lavorare… io non sono adatto al lavoro fisico…
Un gruppo di un centinaia di uomini si sta dirigendo verso le doccie…
NO
Passano solamente qualche minuto e i soldati con il loro sorrisino ebete escono dalla postazione delle doccie…
Non posso non piangere…
Ma devo essere forte, non devono vincere
VINCERO IO
Yisgadal Ve’yiskadsh Sh’mey Robbo,
Be’ol’mo Deevro Chiraosey, Ve’yamlich
Malchoosey Be’chayeychown U’vyowmeychown
U’vchayey De’chol Baiss Yisraele, Ba’agolo
Uvisman Kareev Ve’imroo Omaine. Ye’hey
Sh’mey Robbo Me’varach Le’olam Ul’almey
O’lmayah, Ysborach Ve’yishtabach Ve’yishtabach Ve’yispoar
Ve’yisrowmam Ve’yisnasey Ve’yisador Ve’yisallay
Ve’yisallal Sh’mey De’Kaodsho, Be’rich Hao,
Le’ylo Min Kol Birchoso Ve’sheeroso
Toosh’bechoso Ve’ne’chemoso Da’ameeron
Be’olmo, Ve’imroo Omaine Ye’hey sh’lomo
Robbo Min Sh’mayo, Ve’chayim Oleynoo Ve’al
Kol Yisroale, Ve’imroo Omaine. Owseeh
Sholowm Bi’mrowmaw, Hoo Yaasseh Sholowm
Oleynoo Ve’al kol Yisroale, Ve’imro Omaine.
Lo recito nella mente… cento uomini morti per la semplice colpa di essere ebrei…
Un ragazzo si ferma dal lavoro… poverino, è malato, non so se riuscirà a vedere il domani…
E’ stanco morto, sta sudando freddo… sta arrivando il generale… gli faccio segno di alzarsi… non mi vede…
Lo sta malmenando, gli urla dietro insulti e gli sputa addosso…
Gli fisso, il generale mi urla dietro di smetterla di fissare…
Un uomo a cavallo di un leone?
In mezzo a loro due… è impossibile, inconcepibile, il generale si è fermato!
Che sia il messia?
E’ apparso in mezzo al campo dal nulla…